Il Vino e le degustazioni verticali, orizzontali e degustazioni alla cieca

Sentiamo spesso parlare di degustazioni verticali ed orizzontali, ma cosa sono di preciso?
Le degustazioni verticali sono quelle degustazioni che hanno come oggetto lo stesso vino (stessa etichetta della stessa cantina), ma di annate differenti. Esistono anche degustazioni verticali integrali, cioè degustazioni di tutte le annate prodotte di quel determinato vino. Sono molto importanti per capire la longevità di un vino e/o la sua evoluzione o involuzione di annata in annata, oltre che per correggere eventuali errori nella valutazione generale di ciascun annata, che, se non confrontata direttamente con le altre, potrebbe indurre in errore. L’iter può essere dal più giovane al più vecchio o viceversa, ma il consiglio è quello di partire sempre dalle annate più giovani in modo da poter comprendere a pieno l’evoluzione organolettica del vino in questione.



In genere, quindi, le degustazioni verticali sono degustazioni di un unico vino, anche se esistono delle degustazioni verticali comparative o multiple, che mettono a paragone le stesse annate, della stessa denominazione, di diversi produttori.
Per degustazioni orizzontali intendiamo quelle degustazioni che prendono in oggetto diversi vini della stessa annata. La maggior parte di queste degustazioni orizzontali, vede stappare bottiglie di più vini della stessa denominazione, ma di diversi produttori. A volte, però, si possono fare degustazioni orizzontali di vini prodotti con un determinato vitigno in differenti terroirs per comprendere in che modo quell’annata ha impattato su quella zona attraverso l’interpretazione di quel vitigno. Si possono eseguire, inoltre, degustazioni orizzontali di vini completamente diversi fra loro per il mero piacere di capire in quel preciso momento quale vino è piaciuto di più di quell’annata (spesso con grandi etichette).

E’ fondamentale ripetere nel tempo sia le degustazioni orizzontali che quelle verticali, per verificare i cambiamenti dei vini nel tempo.



Da non dimenticare, anche, le “leggendarie” degustazioni alla cieca (o wine blind tasting), che tecnicamente, non sono altro che degustazioni di vino di una stessa tipologia assaggio in cui vengono messi a confronto diversi vini di una stessa tipologia di aziende diverse, serviti con etichette e bottiglie coperte, in modo da non rivelare il nome del produttore (in rari casi, meno formali, è il degustatore ad essere bendato). Questo al fine di rendere la valutazione dell’esperto la più oggettiva possibile.


Va beh… poi ci sarebbe la degustazione traversale, come a me piace chiamare le mie degustazioni-studio che non tengono conto di altro parametro che del mio gusto e delle mie sensazioni, riguardo un vitigno, una cantina o un territorio, eccovene un esempio: www.wineblogroll.com/il-verdicchio.

F.S.R.
#WineIsSharing

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