Il Vino Biologico d’oltralpe – Les Eminades

A volte capita di conoscere persone per caso…va bè…lo ammetto, quando conosco qualcuno che ha anche solo minimamente a che fare con il Vino non è mai per caso, dato quanto tempo dedico negli ultimi anni a questo tanto fascinoso quanto concretamente vario mondo.
Dicevo…a volte capita di conoscere persone…non per caso… ma comunque con una bella dose di fortuna… che ci stupiscono e ci confondono con quello “strano” connubio di professionalità estrema ed apertura al dialogo che, almeno personalmente, ho ritrovato solo in chi produce Vino.
Tra queste persone non posso che annoverare anche la saggia e gentile Patricia (di origini italiane), che con suo marito Luc Bettoni, nel 2002 decidono di prendere le redini del Domaine Les Eminades, a Cébazan importante centro vitivinicolo della Linguadoca-Rossiglione. Les Eminades è un’azienda biologica, che crede molto nelle potenzialità del proprio terroir nell’AOC Saint Chinian e che vanta vigne vecchie sino a 110 anni (quella di Carignan).
Ho avuto il piacere e (data la minima produzione) l’onore di provare 3 dei 6 Vini prodotti da questa coppia di produttori, in quanto per i restanti 3 dovrò attendere la prossima annata, visto che c’è chi è arrivato prima di me! Peccato!!!
Parliamo di 3 Vini molto diversi fra loro, ma che hanno una costante: la finezza.
Vini dall’equilibrio e l’eleganza che, aihmé, la Francia da sempre insegna, ma che non mi aspettavo da una terra, quella della Languedoc che fino ad ora mi aveva colpito sì per il grande rapporto qualità-prezzo di molti vini prodotti in questa zona, ma che ha da sempre quell’approccio rustico al vino.
Non è questo il caso di questi 3 Vini che vado a descrivervi in breve qui di seguito:



Montmajou (A.O.C. Saint Chinian – 2012): Bianco di uve Grenache (70%) & Marsanne, fresco di grande bevibilità, soprattutto in questo periodo dell’anno. Note fruttate e minerali, con un finale lungo e piacevole. Un Vino bianco che potreste tranquillamente stappare fra 4/5 anni ed essere sorpresi dalla sua evoluzione.



Cebenna (A.O.C. Saint Chinian – 2011): Rosso di uve Syrah, Grenache e Mourvèdre in parti pressoché uguali, con una netta, almeno a mio parere, prevalenza del Syrah sia al naso che al palato, cosa che conferisce a questo Vino un frutto davvero intenso, come intenso e vellutato è il sorso. Un Vino rosso con una buona acidità, che non temo di definire fresco. Anche in questo caso, se non siete curiosi come me, fatelo riposare un po’ in cantina e non ve ne pentirete.


Vieilles Canailles (A.O.C. Saint Chinian – 2011): Rosso di uve Carignan 100%, della particella del dominio che vanta le viti più vecchie, ovvero quelle impiantate nel 1902…stupendo! Dei tre è sicuramente il Vino che spicca di più, per maturità, garbo, ma soprattutto per la sua fiera ricchezza, che non stanca mai, anzi, sostenuto dalla sua freschezza lo rende uno di quei Vini che finiscono prima di sedersi a tavola (ogni riferimento a cosa è accaduto durante il mio home-tasting è puramente voluto!). Una rara dialettica fra complessità del bouquet e del sorso e la facilità della beva. Un Vino che stava per chiamare il telefono azzurro… tanto avesse ancora da crescere, ma sicuramente già ottimo per chi predilige il frutto ancora integro e quell’attacco leggermente grezzo, ma gustoso, che ha il Carignan, ancor più se vinificato BIO ed in purezza.


C’è poco da fare… a prescindere dal Bio o non Bio che, come tutti sappiamo, in Italia fa storia a sè, ma in Francia ha un suo perché, i Vini di Patricia e Luc sono veri, integri, ma soprattutto, tutti di grande freschezza, dote che, in particolare nei “vins de garde” apprezzo ancor di più.



Il fatto che una Cantina con questa filosofia e questa produzione abbia dedicato particolare attenzione all’Italia ed in questo caso al sottoscritto, non può che denotarne grande umiltà ed apertura, doti che trovo, purtroppo, sempre meno nelle aziende straniere, sempre più votate al mero profitto e poco attente al giudizio di chi compra, beve ed Ama il Vino, quindi che aspettate? Date un’occhiata al sito e fatemi sapere che ne pensate: www.leseminades.com

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