#WineLover Vs #WineIgnorant – Ironiche considerazioni su quanto la passione per il Vino influenzi le nostre vite

Tutti noi WineLovers, sommelier, produttori o comunque individui correlati al mondo del Vino abbiamo sicuramente una percezione diversa in fatto a scelte di vita comuni e me sono reso conto parlando con amici, che di Vino si interessano quando sono a portar loro qualche bottiglia della quale non posso fare a meno di parlare… ma onestamente, ancora mi chiedo, se l’interesse sia reale, almeno in quegli istanti, o mi ascoltino giusto per darmi quei 15min (in realtà spesso sono ore!!!) di celebrità di cui parlava A. Warhol.

Ecco perché ho deciso esprimere le mie considerazioni in un articolo che non parlerà di Vino in senso stretto, ma del Vino come parte integrante della vita di chi lo ama e come discriminante per chi non solo non lo apprezza, ma si ostina a non volerne approfondire la conoscenza, per una serie di a me ignoti pregiudizi.

Dato per scontato che il WineLover abbia la casa piena di calici diversi per vini diversi, decanter e caraffe di diverso genere, cavatappi, termometri, cantinette ed una vasta scelta di gadgets enoici che, anche se spesso poco utilizzati, non possiamo fare a meno di avere o di “farci” regalare, ci sono domande più o meno quotidiana alle quali diamo reazioni diverse dalla “massa”, in quanto amanti del Vino.



Prendiamo ad esempio alcune decisioni, semplici, del quotidiano che vengono per forza di cose influenzate dalla nostra passione (io parlo per me… ma mi piace pensare e sperare che sia lo stesso per voi che seguite il mio blog), mettendo a confronto chi il Vino lo vive e lo conosce (WineLover) e chi non non è interessato ad esso (WineIgnorant...dove “ignorant”, non vuole essere assolutamente un’offesa, bensì sta a significare “ignorante nel senso che ignora” citazione molto colta che lascio indovinare a voi):



– Dove andiamo a cena stasera? 

WineLover: prima analizza il territorio in cui si trova, in secondo luogo cerca di ricordare se conosce personalmente o perché glielo hanno consigliato un Ristorante di buon livello e con una discreta cantina. Se si tratta di una scelta pianificata con giorni di anticipo, cerca di non improvvisare e di affidarsi alla sua esperienza ed alla propria conoscenza di territorio, guide e soprattutto persone del settore per trovare il Ristorante giusto per quella particolare serata, in quel particolare periodo dell’anno con quelle particolari persone… Sì…lo so… siamo pignoli!


WineIgnorant: Opzione 1 (quando va bene!): ho un amico che ha una pizzeria nei paraggi andiamo da lui! Opzione 2:  guardiamo su TripAdvisor e vediamo i commenti… 

Opzione 3: smartphone -> google -> ristorante a “nome città” -> ricerca -> chiamate random finché non se ne trova uno libero. 



Se si preferisce starsene a casa…

– Che si fa da cena stasera?
WineLover: che vino prendo in cantina? (Il WineLover è solito rispondere ad una domanda con un’altra domanda, che spesso porge a sé stesso) – Bene…scelto il vino (o i vini) possiamo trovare l’abbinamento giusto. 


WineIgnorant: Opzione 1: apre il frigo… e decide. Spesso vale lo stesso per il vino, rigorosamente preso al supermercato e meglio se in offerta. Chi s’è visto s’è visto!
Opzione 2: nel caso in cui si amasse particolarmente la cucina, viene dedicato molto impegno alla scelta degli ingredienti e delle pietanze da preparare, ma ci si perdere in un “bicchier di vino”, sbagliando l’abbinamento, con la “solita” scusa:-“Beh…io amo la cucina, ma di vino non me ne intendo!”…Ancor peggio quando ci si trova di fronte a Chef più o meno importanti che condividono questa posizione, che posso anche tollerare da un cuoco o una cuoca amatoriali, ma non da chi dovrebbe cucinare sapendo ancor prima di ideare il piatto quale sarà (o quali saranno) i Vini indicati per quel piatto…


Dove si va in vacanza?

WineLover: nel 90% dei casi (mi lasio il 10% per quelli di voi, che hanno giustamente bisogno di staccare almeno per un paio di settimane l’anno dal vino, ma che tanto poi… trovano lo stesso il modo di “incontrarlo”!) si opta per una località che abbia peculiarità enogastronomiche che ci incuriosiscono. Zone in cui ci sono Cantine che vorremmo visitare, in cui abbiamo amici che vorremmo andare a trovare in azienda e città in cui sappiamo esserci una buona scelta in quanto a ristorazione. Ovviamente non si disdegna il “lusso” di hotel, resort e residence, ma la preferenza volge spesso verso strutture agrituristiche e country houses di buon livello, cantine che hanno disponibilità ricettiva, in alcuni casi un’abitazione in affitto non sarebbe male. La cucina, almeno per me è fondamentale…anche se la si debba usare solo per la colazione, non se ne può fare a meno.

WineIgnorant: mare… mare… mare… lastminute.com .it .boh.. – bah…forse anche in montagna non sarebbe male… e una città d’arte? Guarda c’è un’hotel a Venezia con l’idromassaggio! Ovviamente, se non c’è la piscina non ci vengo! (Solitamente questa considerazione la fa la donna :-p non me ne vogliate!). In rari casi,  là dove turismo enogastronomico coincide con “moda” e “tendenza” si può optare per soluzioni che contemplino una maggior ricerca in questo senso.


Dobbiamo organizzare una cena importante, dove andiamo a comprare il vino?

WineLover: nella maggior parte dei casi deve solo scendere in cantina, ma nel caso in cui si tratti di un abbinamento specifico, o magari anche solo di una voglia particolare, sente per tempo la Cantina alla quale si vuole riferire. Difficilmente corre al supermercato, anche se anche questa strana “razza di umano” fa la spesa come tutti (magari ci mette qualche “ora” in più!) e cerca prodotti in maniera più consapevole. Perché diciamolo…conoscere il Vino significa anche conoscere tutto ciò che ci gira attorno ed avere per lo meno una consapevolezza maggiore della gastronomia e della cucina in genere. L’Enoteca è un’arma a doppio-taglio per l’amante del Vino, in quanto sa che oltre a pagare (giustamente) qualcosina in più quel Vino, si sta togliendo il piacere di acquistarlo da chi quel Vino l’ha prodotto con tanto di visita in Cantina.

WineIgnorant: supermercato più vicino… reparto “Vino e derivati”… di solito punta sui nomi più altisonanti e conosciuti (erroneamente), pensando che un Brunello da 15€ o un Amarone da 13,50€ possano fare quella che è la parola d’ordine in questi casi, ovvero  “bella figura”. Ne acquista una o in caso voglia strafare, prende un bianco ed un rosso, non sapendo che il “galateo del vino” vorrebbe si portassero sempre 2 bottiglie dello stesso Vino in quanto una potrebbe “sapere di tappo” o comunque avere difetti, in particolare nel caso dei supermercati, in cui i Vini vengono conservati in piedi, esposti alla luce e con temperature elevate.


Un regalo importante

WineLover: il primo pensiero va spesso al Vino, ma se il destinatario del regalo non è un appassionato, spesso si desiste, in quanto ci teniamo troppo al Vino per donarlo senza che esso possa essere apprezzato pienamente. Libri sul Vino, guide sul Vino, ma anche su percorsi enogastronomici e magari le tanto pubblicizzate smart-box con degustazioni in Cantina, potrebbero rappresentare un’idea da prendere in considerazione. Sicuramente parte dei nostri amici e conoscenti sono del settore o comunque condividono con noi la passione per il Vino, quindi calici e decanter (meglio se Riedel) possono essere ottime alternative al Vino. Se si è decisi per il Vino, solitamente si opta per bottiglie (2 o più di 2) che si possano bere la sera stessa insieme al destinatario del regalo (uno dei vantaggi di regalare Vino è che, ammettiamolo, lo stiamo regalando anche a noi! :-p), in quanto, anche qui, l’etichetta vorrebbe che andasse stappato in quella stessa occasione o al massimo in un’altra occasione organizzata appositamente per degustare il vino in questione.


WineIgnorant: se pensa al Vino è solo perché sa della passione del destinatario del regalo e, giustamente, si rivolge ad un’enoteca, cercando di trovare un vino che possa, anche in questo caso fargli fare “bella figura”…nella maggior parte dei casi spende troppo. Se poi la persona pecca di troppa sicurezza e di “originalità” può prendersi la libertà di regalare gadgets tra i più strani ed inutili tipo quello in foto.





I nostri profili social (Facebook, Twitter, Google+ ecc…)

WineLover: l’argomento focale di oltre il 50% (in alcuni casi oltrepassiamo il 75%) è ovviamente il Vino a parte rare eccezioni. Il resto lo destiniamo a viaggi, riflessioni personali, sfoghi e semplice social sharing da comuni mortali… perché siamo questo anche noi!!! I nostri Tweet sono spesso foto di bottiglie, calici ed etichette in contesti come degustazioni o semplici cene, corredate da giudizi sulla cena in generale o, nello specifico, sui Vini.

WineIgnorant: tutto quello che ho detto sopra, togliendo il Vino ed aggiungendo al suo posto foto e links di cani e gatti, cantanti e attori (spesso la stessa cosa di cani e gatti), sport e sportivi, oltre a “quintalate” di video virali e notizie, “meglio se”, tarocche (di questi tempi va molto di moda il necrologio del personaggio famoso di turno, che in realtà è ancora vivo e vegeto). I Tweet sono ovviamente i più disparati, ma quando sono corredati da foto di bottiglie o bicchieri, spesso sono di superalcolici volti ad esplicitare una bella sbronza o calici di spritz durante l’happyhour, nel bar più cool ed magari qualche dettaglio fashion… scusate… mi sono lasciato prendere la mano :-p


Leggiamo un libro?
WineLover: sicuramente abbiamo tutti altre passioni oltre al Vino…io ad esempio amo l’arte e leggo molto su argomenti e personaggi ad essa attinenti… ma sicuramente nelle nostre librerie figurerà almeno un’edizione della Guida dei Vini d’Italia & Co. (in realtà spesso sono tutte o quasi!), qualche libro sulla degustazione e sicuramente libri che hanno come tema centrale il Vino o il territorio.

WineIgnorant: di tutto un po’… sicuramente non legge libri sul vino e delle guide spesso ignora l’esistenza (e magari fa bene!). La sua libreria è basata sui propri gusti, un po’ come la nostra, ma di certo non essendo interessato/a all’argomento non legge di vino.


Il nostro sogno più grande? (Stavolta inverto le parti)

WineIgnorant: vincere al superenalotto e comprarmi una ferrari o qualsiasi altra cosa costosa che non abbia a che fare con il vino (uomo), una villa piena di vestiti e scarpe (donna). 
N.B.: Non ci crederete, ma questa è frutto di un test fatto su un campione di ben 10 persone :-p quasi come quelli delle scorse elezioni a livello di attendibilità!


WineLover: vincere al superenalotto… ed assaggiare tutti i vini del mondo… Il mio personale è comprare una piccola vigna… quindi andrebbe bene anche un gratta e vinci… se solo li giocassi! :-p



Concludo con una chicca…

Che caldo! Ho voglia di qualcosa di fresco…
WineLover: bollicine? Un rosato? Un bianco bello profumato? Sì… ma se dobbiamo prendere qualcosa dal frigo per dissetarci anche noi beviamo acqua all’occorrenza! Ho sentito di alcuni di noi, che addirittura cedono alla corruzione delle bevande gassate e dei cocktail spritzosi… da non credere! ;-p 


WineIgnorant: ho giusto una bottiglia di Chianti in frigo… ho letto su facebook che si può bere “Cool”… ehm… mi sa che la campagna “Chianti Cool” sta mietendo le prime vittime del “social-missunderstanding”. 


Potrei andare avanti all’infinito, ma voglio concludere sottolineando che ovviamente questi paragoni sono estremizzati e rappresentano solo un gioco sugli stereotipi legati a chi ama il Vino ed a chi il Vino non lo conosce, ma ciò non toglie che, forse, avere una passione così grande e così impegnativa, tolga anche a noi WineLover, spesso “eno-strippati”, la capacità di vivere con maggior leggerezza alcuni aspetti della vita, ma in fondo la nostra è una condizione psico-fisica, una filosofia, un qualcosa di cui non possiamo e non vogliamo fare a meno che, in ognuno di noi prende forme e direzioni diverse, ma che portano, tutte, ad un amore comune nei confronti di un mondo fatto di Natura e tecnologia, sacrificio e soddisfazioni, tradizione ed innovazione,  ma soprattutto persone fantastiche che sanno dare, spesso, più di quanto ricevono.

Un consiglio che mi sento di dare a tutti coloro che per scelta o per mancanza di voglia o di tempo non hanno mai approfondito la conoscenza del Vino, in quanto materia viva, espressione di un territorio e di propri abitanti, nonché parte integrante della cultura e dell’economia italiana, è quello di cercare di avvicinarsi ad esso anche con superficialità e leggerezza, ma di iniziare a conoscerlo, perché il Vino non fa paura, non è così complesso come sembra e soprattutto, non è solo degli addetti ai lavori…anzi… è di tutti e così deve essere! Oltre l’80% del Vino mondiale viene bevuto da chi non è né un sommelier né un operatore del settore, tanto meno un produttore…ma tutti noi WineLovers prima ancora di essere così innamorati del nettare di Bacco, eravamo, per la maggior parte, ignari di quanto questo mondo potesse darci in termini di conoscenza, esperienza, ma più di tutti in termini emozionali.


Con la speranza che l’articolo venga letto con la stessa ironia con il quale è stato scritto… auguro a tutti di vivere le proprie passioni al meglio, siano essete legate all’enogastronomia o meno!

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