Barberani – Vini umbri intrisi di Amore, Storia e Natura

E’ sulle colline che guardano al Lago di Corbara, che Vittorio Barberani, nel 1961, inizia ad imbottigliare i propri Vini.
Siamo nella zona dell’Orvieto Classico, dove la famiglia Barberani, da sempre, ha saputo esprimere il suo legame con la tradizione del vino ed il suo attaccamento alla stupenda città di Orvieto.
Vittorio, fondatore dell’azienda, possedeva assieme ad i
suoi fratelli i tre bar piú importanti della città durante il
dopoguerra ed avendo avuto modo di apprezzare lui stesso il successo che i propri Vini ottenevano proprio in quegli esercizi, fu uno dei primi ad intuire le grandi ed ora indubbie potenzialità di quelle terre per la produzione vitivinicola.
Subito
fu un grande successo tanto che nostro padre Luigi, hai tempi già
avvocato in uno studio legale orvietano, si appassionò alla produzione
così tanto da abbandonare l’esercizio di avvocatura e alla fine degli
anni 60 dedicarsi anima e corpo nella produzione vinicola di qualità. 

Luigi, però, non fu solo alla guida dell’azienda, in quanto conobbe Giovanna, figlia di un commerciante veneto di vini, che
con entusiasmo entrò a partecipare e lavorare in azienda al suo fianco, condividendo l’Amore che li univa e la passione per il Vino.
E’ a Luigi che Orvieto deve una vera e propria riscoperta dell’antica tradizione della muffa
nobile,
territorio unico in italia per la produzione di vini prodotti con uva attaccata dalla botrytis cinerea, ma fu solo dopo anni di sperimentazioni, che uscì la prima annata (1986) dell’ormai celebre Calcaia, anche sicuramente tra i muffati più importanti d’Italia, se non il più importante. 
La Natura ed il rispetto per l’ecosistema in cui l’Azienda Barberani è inserita meravigliosamente, sono da sempre direttive focali di una Cantina che sia a livello produttivo che a livello architettonico è votata ad un’ineccepibile ecosostenibilità.


Veniamo ai giorni nostri ed alle persone che hanno reso possibile che io scrivessi di questa grande Azienda umbra, ovvero  Niccolò (Dottore enologo) e Bernardo (dottore in economia) Barberani, che oggi sono alla guida della Cantina e che, di certo non si sono seduti sugli allori, bensì hanno implementato, approfondito e migliorato tutto ciò che era già stato fatto da chi li ha preceduti.


Una visione del lavoro in vigna ed in Cantina rispettosa della tradizione, ma sempre votata al futuro.
Un’ulteriore plauso va ai due giovani winemakers in merito alla grande capacità comunicativa ed all’interpretazione dei nuovi media in perfetta sintonia con quella che è la natura dell’Azienda, con un profondo legame con il territorio e le tradizioni, ma allo stesso tempo la volontà di essere sempre al passo coi tempi e di mantenere gli standard qualitativi che competono ad una delle migliori realtà vitivinicole del centro Italia.
E’ grazie a Bernardo che ho avuto modo di assaggiare alcuni dei loro preziosi Vini dei quali vi accenno qualche mia impressione:


– Castagnolo Orvieto Classico Superiore Doc Secco 2013: un Vino davvero moderno, ma che allo steso tempo lascia intuire un profondo senso di appartenenza al territorio, in cui uve differenti (Grechetto, Trebbiano Procanico, Chardonnay e Riesling) si incontrano in maniera mai azzardato o sgarbata, bensì con grande equilibrio e freschezza. 
Un naso fresco ed accattivante, di un fruttato intenso (frutta bianca), con note piacevolmente floreali. Il sorso è davvero friendly, tanto da farmelo apprezzare anche come aperitivo. Secco e mai noioso, tira fuori un finale leggermente amandorlato che, come tutti ormai sanno, io cerco nei miei bianchi preferiti! Decisamente ed inaspettatamente lungo.




– Grechetto Umbria IGT 2013: partendo dal
presupposto che il Grechetto è il bianco umbro per eccellenza, qui
siamo di fronte ad un piccolo grande capolavoro, in quando da un Vino
che non sembra manifestare grandissime pretese, in realtà i
Barberani hanno saputo tirar fuori un raro esempio di personalità,
stile e piacevolezza. Un naso dalle evidenti note di mela verde, pera
e biancospino. Piacevolmente confermato il naso in un sorso
dall’attacco quasi morbido, ma che poi torna ad essere secco come
dovrebbe. Una sana e sincera interpretazione del vitigno a bacca
bianca più importante dell’Umbria.

– Luigi e Giovanna 2011: prodotto con uve Grechetto, Trebbiano Procanico in minima parte e Muffa Nobile, è palese sin dal momento in cui lo vedo nel mio calice che mi trovo di fronte ad un Vino più unico che raro, fatto di consapevolezza tecnica e di finissimi equilibri, ma soprattutto, intriso di Amore e Passione, quei sentimenti e quelle emozioni che questo Vino vuole celebrare. Al naso prevale l’ananas, con un sensualissimo sentore di frutto della passione, in perfetta accordanza sinestetica, ma si percepiscono anche lontane note di miele d’acacia, probabilmente date dall’apporto aromatico della muffa nobile e del legno. In bocca si conferma pienamente con armonia ed una lineare freschezza. Un vino suadente e persistente, che invoglia alla beva, nonostante la sua grande complessità. Non vi era miglior modo per celebrare 50 anni di lavoro, Amore e passione. Numerosi i riconoscimenti ricevuti da quest’etichetta di grande pregio ed ancor più grande valore emotivo per la famiglia Barberani.
  (per la bellissima storia di Luigi & Giovanna!)

– Polago Umbria Rosso 2012: un “classico” umbro, Sangiovese e Montepulciano. Davvero di buona beva, futtoso e leggermente vinoso, con quella nota rustica che non guasta mai per un Vino che fa della sua tipicità e delle “facilità” di comprensione le sue carte vincenti! Un’ottima bottiglia da abbinare a molti piatti della cucina umbra ed in generale del Centro Italia.

– Foresco Umbria Rosso 2012: un esercizio di stile, questa “taglio bordolese” all’italiana, che vede equilibrarsi vicendevolmente uve Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot, dando vita ad un rosso di spessore, dalla notevole eleganza. Colore inconfondibile, rubino acceso, con un naso di more di rovo e frutta rossa, con leggera e piacevole nota di cuoio, probabilmente dovuta ai 12 mesi in barriques. In bocca se ne percepisce l’importante struttura e sin da subito inizio a preoccuparmi, per un eventuale arresto per infanticidio, data la palese predisposizione all’invecchiamento. Un Vino sicuramente di respiro internazionale, tanto che ha parlato di “lui” anche la famosissima Jancis Robinson in un redazionale pubblicato sul prestigioso Financial Times. Davvero da provare.

– Aleatico Passito 2007: insieme al Luigi e Giovanna, questo passito rosso tipico della zona, è stato senza ombra di dubbio il Vino che mi ha colpito di più, per eleganza, equilibrata dolcezza e soprattutto per il calore e la passione che esprime in ogni suo sorso… unica pecca? Finisce subito!!!


Dagli acini dell’Aleatico, presente nelle zone del Lago di Corbara sin dal tempo degli Etruschi, la famiglia Barberani ha saputo tirar fuori un passito dallo stile inconfondibile e di grande classe, che difficilmente riuscirete a confondere con altri passiti…perché diciamocelo… il segreto del passito è l’armonia fra dolcezza ed acidità ed in questo caso abbiamo di fronte un complesso, ma piacevolissimo Vino che non risulta mai stucchevole o noioso, ottimo come vino da meditazione, ma perfetto anche con dolci che richiamino la confettura a frutta rossa (visciola o amarena) che ritroviamo in bocca ad ogni sorso.
Si parla tanto di Sagrantino, ma spesso ci si dimentica di una delle terre più belle, suggestive e ricche di storia e tradizione di tutto il Centro Italia, ma la famiglia Barberani ha saputo e sa tutt’ora veicolare al meglio una visione della vita e del lavoro fatta di ottimi prodotti, ospitalità, ecosostenibilità e socialità…concetti espressi trasversalmente dal contatto diretto con clienti ed appassionati, alla stampa, finendo con un’ottima attività sui social media, che vede la pagina facebook dell’Azienda essere tra le migliori in Italia in termini di visibilità ed apprezzamenti: www.facebook.com/barberani.


Una storia, quella dei Barberani, fatta di esperienze di vita, scelte importanti ed a volte rischiose, fatta di Amore e di rare suggestioni, improntata sul rispetto delle persone, dei valori umani e dell’ambiente,  che, oltre a donare a me medesimo grandi emozioni, riesce da anni a suscitare emozioni altrettanto forti e sincere in Italia ed all’estero, riscuotendo notevole successo, ma restando sempre ancorati ad un concetto di familiarità davvero apprezzabile!


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