Care
università (a patto che gli studi citati siano reali) mettetevi
d’accordo!
Ogni giorno seguo le notizie sul Vino che trovo in giro per il web ed oggi ho letto una notizia riguardo la relazione fra intelligenza e consumo di alcol ed altre sostanze che creano dipendenza, che gira su alcuni noti quotidiani
online, ma mi sono subito ricordato che neanche un mese fa ne avevo
letta una similissima, ma in cui si sosteneva una tesi completamente
opposta su un altro quotidiano… le cose quindi sono due: o ci
prendono in giro al fine di accumulare visite (pratica ormai
stra-attuata e stra-appurata) oppure queste università si divertono
a fare ricerche contraddittorie tanto perché nel mondo non c’è
altro da ricercare…giusto? La cura contro il Cancro? Le staminali?
Proprio ieri sentivo che ancora siamo alla ricerca di una cura contro
l’HIV… però di ricerche inutili e, spesso, idiote le università
di mezzo mondo ne sfornano a iosa! Scusate lo sfogo, ora torno in me!
La prima notizia parlava di un studio svedese sull’alcolismo che
sosterrebbe che più probabile che le persone con un QI più basso
assumano quantità di alcolici maggiori rispetto a quelle dotate di
un QI superiore.
La ricerca, pubblicata su Alcoholism Clinical and Experimental
Research, è stata effettuata dai ricercatori del Karolinska
Institutet che hanno analizzato un campione di 49,321 uomini svedesi
nati tra il 1949 e il 1951, arruolati per la leva obbligatoria tra il
1969 e il 1971. Gli studiosi hanno analizzato i test relativi al QI
sostenuti dai soggetti quando si sono arruolati, il loro consumo di
alcol e di tabacco, le abitudini di consumo rilevate e le condizioni
mediche relative a ogni individuo.
I risultati dell’esperimento hanno indicato una corrispondenza
diretta tra i risultati peggiori conseguiti nei testi per la
valutazione del QI e il maggiore consumo d’alcol; di conseguenza i
ricercatori hanno concluso che “Un QI maggiore induce a
comportamenti più salutari per l’organismo”. Nulla di più ragionevole, no?
Una delle fautrici di questa encomiabile ricerca ha precisato,
però, che i risultati dello studio potrebbero variare a seconda dei
Paesi e delle culture prese in considerazione, specialmente per
quanto riguarda le donne: “Bisogna fare molta attenzione a non
generalizzare i risultati di questa ricerca ampliandoli fino a
comprendere anche le donne, considerando il fatto che i loro modelli
di consumo e le quantità di alcol assunte variano considerevolmente
se paragonate a quelle degli uomini”.
E in effetti sia uno studio del 2010 effettuato dalla London
School of Economics sia il nuovo studio pubblicato di recente sulla
Review of General Psychology, frutto di un’indagine condotta su un
gruppo di 1.500 volontari, sosterrebbero il contrario.
E’ proprio
di questa ultima ricerca che vi parlavo quando ho citato una notizia
letta oggi. Sembrerebbe che in questo caso il test di intelligenza
sia stato somministrato (si dice così in psicologia…chi sa se ci
vuole haccp :-p ) ad un campione di persone, che a sorpresa, ha
dimostrato che i più dotati intellettualmente, ovvero quelli con un
QI più elevato, sembrano essere quelli con il vizio dell’alcol.
Secondo lo psicologo John D. Mayer, della Western Reserve University,
infatti, le persone con un quoziente intellettivo più alto siano più
propensi ad un consumo di alcolici maggiore, unitamente a quello di
sostanze stupefacenti e tabacco.
Per concludere…io mi chiedo, ma queste ricerche che senso
hanno?!? Ah sì…quello di far scrivere un nuovo post a me! Contente/i? Ora avete le idee un po’ meno chiare?!?
Tornando seri per un istante, io so solo che chi abusa di alcol e/o di droga, scusate la demagogia, ma lo penso davvero, non può essere considerato poi così intelligente ed ancor meno se si pensa che entrambi abbiano un effetto negativo, appurato, sui neuroni.
L’equilibrio è tutto così nella vita, così nei rapporti, così nell’approccio al Vino… per quanto riguarda droghe ed eccessi di altre tipologie l’equilibrio risiede semplicemente nel starne equamente distanti!
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