Come creare una Carta dei Vini vincente… forse!

Ormai da diversi mesi mi giungono richieste da amici ristoratori e da imprenditori in procinto di aprire enoteche o di implementare la propria attività, riguardo la selezione dei Vini da inserire nella propria Carta dei Vini nel primo caso e nella loro proposta a scaffale nel secondo.

Ho deciso, quindi, di dare alcune personalissime dritte riguardo ciò che vorrei non venisse mai meno nella selezione del Vino di ciascuna attività ad esso correlata e nello specifico di Ristoranti ed Enoteche, appunto.
  1. Abbi le idee chiare! – Valuta il tuo target di
    riferimento in base allo standard dei Menù (qualità, ricercatezza
    e prezzi) proposti o alla posizione dell’Enoteca. Di certo un
    Ristorante o un’enoteca nel centro di un’importante città d’arte
    potrà permettersi maggiore agio nella scelta dei Vini da mettere in
    Carta, grazie al turismo da tutto il mondo, ma al contempo dovrà
    tener conto dei periodi di alta e bassa stagione. Un ristorante
    “fuori mano”, con una sua clientela affezionata, dovrà puntare
    sull’esclusività del proprio Menù, sull’originalità delle proprie
    proposte e su una Carta che rispecchi molto di più il territorio,
    senza, però, dimenticare una selezione di Vini da tutto il paese e,
    solo se lo standard lo permette, dal mondo. Garantendo da una parte
    una selezione di “sempre presenti”, che vi permettano di
    fidelizzare il cliente, dall’altra l’introduzione di novità in base
    alla conoscenza diretta della vostra clientela, sicuramente più
    semplice da “studiare” e comprendere di quella di un locale a
    vocazione turistica.
  2. Incontra, conosci ed assaggia il Vino! – Assaggia
    tutti i Vini che vorresti mettere in carta insieme all’equipe del
    tuo Ristorante o della tua Enoteca, cercando sensazioni positive
    nella degustazione. Questo sarà possibile invitando presso il tuo
    locale distributori, agenti e, là dove possibile, i produttori
    stessi, organizzando una degustazione, magari nel vostro giorno di
    chiusura, mirata, non solo alla mera valutazione organolettica del
    Vino, bensì ad un approfondimento di quella che è la storia che
    c’è dietro ogni singola produzione. Storia che vi sarà molto utile
    nel proporre un etichetta ed ancor più un’azienda al cliente. Se non siete ferrati in materia fatevi affiancare da un vostro socio o dipendente Sommelier o esperto di Vini. In caso non aveste nessuno di interno all’attività con queste capacità, potete richiedere la consulenza di un professionista.
  3. Territorio – Nel caso del Ristorante sarà
    importantissimo, a mio parere, selezionare al meglio i Vini della
    propria area, in base alla concorrenza, ricercando, quindi
    originalità ed esclusività, senza mai dimenticare la qualità. Non
    c’è cosa più triste di trovarsi in un ristorante con cucina tipica
    locale, senza la giusta selezione di Vini in abbinamento alle
    pietanze proposte nel Menù. Per quanto riguarda l’enoteca, ovviamente, la vostra offerta
    legata al territorio deve essere completa e manifestare la vostra
    conoscenza di tutte le denominazioni della vostra area. Per quanto
    riguarda il resto d’Italia, non potrete prescindere le principali
    macroaree regionali con le loro massime espressioni, andando a
    coprire tutte le Regioni in modo mirato e ponderato, in base alla
    vostra clientela ed il vostro target di riferimento. Per l’estero,
    Francia, Spagna, Germania, Sud Africa, Australia, Nuova Zelanda,
    Argentina, Cile e USA dovranno avere necessariamente un proprio più
    o meno piccolo spazio sui vostri scaffali. Ovviamente la Francia
    dovrà essere rappresentata in maniera, sicuramente, più importante
    a meno che non abbiate deciso di specializzare la vostra offerta
    verso uno o più paesi specifici.
  4. Sii preparato…sempre! – La Carta funzione solo se
    voi ed il vostro personale ne conoscerete il contenuto in maniera
    seria ed approfondita, in quanto la maggior parte della clientela di
    un Ristorante e di un’enoteca non sarà, come già detto, di
    intenditori e, quindi, potrebbe necessitare del vostro supporto
    nella scelta. Indicare dei suggerimenti di abbinamento senza per
    forza di cose denotare l’etichetta specifica, ma magari, elencando
    soltanto le caratteristiche del Vino potenzialmente consigliato ed
    il vitigno (o uvaggio) più indicato piuttosto che l’area geografica
    o la denominazione, potrebbe essere molto d’aiuto per il cliente
    neofita, ma anche per l’appassionato che, sarà ben lieto di leggere
    abbinamenti opportuni, studiati appositamente per il piatto in
    questione. Solo gli enosnobbisti se la potrebbero prendere per un
    suggerimento della “casa”, quindi se siete stellati, evitate,
    altrimenti non preoccupatevi…da voi loro non vengono! Per l’enoteca, ancora una volta, il discorso è ancora più
    serio, in quanto la vostra conoscenza deve necessariamente essere
    maggiore, non solo riguardo la singola etichetta e l’azienda che la
    produce, ma il cliente si aspetterà da voi anche una
    approfondimento riguardo il territorio di riferimento, nonché le
    note di servizio (Temperatura? Deve essere scaraffato? Quanto tempo
    prima devo stappare la bottiglia per una buona ossigenazione?
    Ecc…). Se volete cimentarvi anche nel suggerire abbinamenti
    culinari ad hoc di certo non dispiacerà ad una parte della vostra
    clientela, ma non esagerate mai nell’imporre le vostre opinioni
    riguardo qualcosa che, a prescindere da ciò che si creda, è
    tutt’oggi una scienza inesatta, ovvero l’abbinamento vino-cibo.
  5. Attenti ai punti della Patente! Nella Carta dei Vini
    del tuo ristorante, tieni d’occhio la gradazione dei Vini, per dare
    ai tuoi clienti la sensazione di poter essere più sereni riguardo
    le norme vigenti del codice della strada. Ovviamente un grado in più
    o in meno non cambia molto, ma purtroppo molti vostri potenziali
    clienti terranno presente anche questo particolare durante la loro
    scelta. Fermo restando che il criterio principale di selezione per
    Voi, non dovrà mai essere la gradazione, bensì la qualità e
    l’espressività del Vino e della Cantina in questione. A voi che
    avete un’enoteca questo non interessa!
  6. Stagionalità dei Menù Oltre ad una Carta
    dei Vini fissa, aggiorna, di pari passo con il variare del Menù e
    la sua stagionalità, anche l’offerta di Vini, abbinando alla Carta
    una Carta stagionale con proposte selezionate appositamente per il
    Menù. Nel caso il vostro Ristorante sia troppo piccolo ed abbia
    necessità di avere un’unica Carta, valutate la possibilità di
    proporre in abbinamento alla Carta una piccola proposta di mescita
    al calice di “novità” sulle quali avrete così un riscontro
    diretto, in vista di un prossimo potenziale inserimento. Per le enoteche suggerisco, sempre, di allestire un area tasting
    in cui proporre sia i Vini che vanno per la maggiore a livello di
    vendite per la vostra attività, che novità da proporre ai vostri
    clienti, in modo da poter percepire in maniera diretta i gusti degli
    stessi, in base alla loro reazione in degustazione.
  7. Vietato! – Evitate Vini da GDO, in quanto il cliente
    non deve mai sentirsi preso in giro e non c’è cosa peggiore di
    trovare in Carta un Vino da supermercato con prezzi ingiustificati
    ed ingiustificabili. Non è vero che per un piccolo ristorante o per
    un’enoteca prettamente turistica sia conveniente adottare questa
    politica, in quanto ci sono realtà piccole o linee base di aziende
    importanti a prezzi concorrenziali anche se fuori dalla GDO.
  8. L’ordine è tutto! – Nella stesura procedere in
    ordine crescente di prezzo potrebbe aiutare il cliente, ma non
    sempre è la cosa più idonea, in quanto il cliente medio-basso si
    fermerà sempre alle prime proposte, mentre raggruppando i Vini per
    tipologie, Regione e tipologia (ad esempio dividere i Vini giovani
    da quelli d’annata) potrebbe dar modo al cliente di leggere tutto
    con maggior interesse, senza farsi condizionare troppo dal prezzo. Per le enoteche è fondamentale che i Vini non siano posizionati
    in ordine di prezzo, ma sarà, altresì utile uno studio di visual
    marketing, che vi aiuti a disporre al meglio i prodotti in base
    all’area geografica ed alla qualità. Ovviamente per quanto riguarda
    i Vini più pregiati e quelli di annata, la conservazione è
    fondamentale. E’ inutile che sia io a dirvi che vedere uno Chateau
    d’Yquem del 1988 in piedi, dentro una teca, con un faretto puntato
    addosso (non a led) e rendersi conto che non fosse in esposizione,
    bensì stesse per essere venduta al malcapitato di turno per un
    regalo dell’ultimo momento, non è né onesto né accettabile. Quel
    giorno il cliente è stato fortunato perché c’era un tipo strano,
    che non capisce nulla di Vino, ma si diletta a scriverne per
    passione, ma confido che sia stato solo un caso, perché chi Ama il
    Vino deve necessariamente essere vero e sincero come ciò che
    propone.
  9. Sii conciso e selettivo: A prescindere dal livello
    del vostro Ristorante, a meno che non siate rinomati per una Cantina
    di alto livello o non abbiate intensione di diventarlo, non abusaste
    della pazienza del povero cliente, creando Carte dei Vini
    eccessivamente pesanti e prolisse. Sarà, invece, molto più
    apprezzata una Carta che offra una selezione ampia tanto quanto il
    vostro target di riferimento possa richiederlo, ma che tenga anche
    conto della sua fruibilità e dei tempi di servizio. Se diamo al
    cliente una Carta lunga come i Promessi Sposi non possiamo
    pretendere che dopo 5 minuti sia già pronto ad ordinare. A meno che non siate già certi, tramite esperienza diretta o
    accurati business plan, del successo della vostra enoteca non
    esagerate con le etichette proposte inizialmente! Ampliate la vostra
    selezione di 6 mesi in 6 mesi, così avrete il tempo di trovare gli
    equilibri giusti in base al periodo dell’anno ed alla tipologia di
    clientela.
  10. Carte Extra: Creare piccole Carte dei Distillati e
    dei Caffé, nonché dei Vini da Dessert potrebbe essere il tocco di
    classe che tutti i vostri ospiti gradiranno.
  11. Vini Bio: Inserire Vini biologici, biodinamici o
    naturali in Carta o allestire un’area dedicata nella vostra enoteca
    potrà rappresentare, in questo preciso momento, una carta vincente
    per la vostra attività. Inoltre, specificare quali siano i Vini
    adatti a vegani (il Vino è ampliamente tollerato dai celiaci a
    differenza della birra).
  12. Birra: L’Italia è sempre più al TOP per quanto
    concerne la produzione di Birra artigianale da pasto ed un’accurata
    selezione di birre, magari del vostro territorio (ormai ci sono
    microbirrifici in ogni regione italiana), conferirà alla vostra
    proposta uno spettro di scelta ancor più “guest-friendly”.
  13. Tempi e rimanenze: Datevi dei tempi ed aggiornate una
    o due volte l’anno la vostra Carta, previo inventario. Il consiglio
    è di smaltire le rimanenze organizzando serate a base di uno
    specifico Vino o una determinata denominazione (es.: avete delle
    rimanenze di varie tipologie di un Bianco che temete possa non
    garantirvi una buona longevità? Studiate un Menù ad hoc per quella
    tipologia di Vino ed organizzate una degustazione in cui il Vino
    sarà incluso nella vostra offerta. Ovviamente, questo vale solo per
    Vini non deviati ed ancora buoni, previa degustazione di almeno 3
    campioni). Se hai un’enoteca non puoi che tenerti sempre aggiornato,
    leggendo le Guide più importanti e le riviste internazionali, oltre
    ovviamente a seguire Wine Blogs come questo (pubblicità!!! 😀 ).
    Per quanto riguarda le rimanenze, se hai molto da smaltire, poniti
    una domanda e datti una risposta! Probabilmente stai sbagliando
    qualcosa nella gestione degli acquisti.
  14. Viaggia… so che sia il lavoro del Ristoratore che
    quello di chi gestisce un’enoteca è molto stressante e lascia poca
    libertà, ma girare l’Italia ed il mondo alla ricerca di realtà che
    possiate essere solo Voi a proporre, o magari a proporre per primi,
    non può che essere un validissimo motivo per prendervi una pausa
    dal lavoro. Inoltre, sarà importante conoscere anche le Cantine che
    già avete in Carta o a scaffale, per poterle proporre ai vostro
    clienti con ancora più enfasi e trasporto, regalando loro
    un’esperienza che vada oltre la mera degustazione.
  15. Istruisci il tuo team: Se inserisci una nuova
    etichetta in Carta, prepara il personale di servizio, con un
    briefing che permetta a tutti coloro che saranno in sala di poter
    rispondere alle domande del client neofita, ma anche a quelle (nei
    limiti delle competenze del personale) del cliente più esperto.
    Allo stesso tempo questo potrà servire ad “istruire” i vostri
    ospiti, che saranno lieti di conoscere nuove etichette, nonché
    informazioni riguardo la Cantina ed il servizio, a patto che il
    personale non si trattengo troppo nel descrivere un Vino, in quanto
    rischierebbe di avere l’effetto contrario. Sia per il personale di
    un ristorante che per quello di un’enoteca, avere almeno una persona
    all’interno dello staff che abbia frequentato un corso da Sommelier
    o da Degustatore/Assaggiatore di certo rappresenta un elemento
    importante, se non fondamentale.
  16. Sii equo! Non esasperare il ricarico sul prezzo di un
    Vino, ma sii equo. Non vale la pena rovinarsi la reputazione a causa
    di un ricarico eccessivo, che, tra l’altro, difficilmente
    corrisponderà ad un aumento del tuo introito. Offrire Vini di fasce
    di prezzo idonee al target della tua attività, sia essa un
    Ristorante o un’enoteca
    , con un ventaglio più o meno ampio, in base
    alle variabili del caso, sarà fondamentale per non destare facili e
    giustificate critiche che potrebbero ledere il tuo lavoro.
  17. Segui www.wineblogroll.com per tenerti aggiornato riguardo le Cantine più interessanti in Italia e non solo…ops…l’ho fatto di nuovo, ma non potevo finire con 17 consigli…sono scaramantico! 
  18. Ama il Vino! Se pensate al Vino come a merce di
    scambio o come un semplice oggetto commerciale dal quale trarre
    profitto probabilmente il Vino non vi ricambierà mai come vorreste.
    Amatelo, ascoltatelo e conoscetelo il più possibile e sono certo
    che dal vostro rapporto con esso ne potranno derivare solo grandi
    soddisfazioni umane e, perché no…anche economiche.
Ci tengo a sottolineare che questo è il punto di vista di un winelover, giramondo che ama la serata pizza e birra con gli amici, senza alcuna voglia neanche di aprire il Menù, ma che allo stesso tempo, sa cosa aspettarsi dal Menù e dalla Carta dei Vini di un Ristorante di alto livello. E’ un punto di vista “guest-friendly” o “client-friendly”, per quanto ami poco la parola cliente, che mira a dare semplici dritte, senza alcuna pretesa o sicurezza. Suggerimenti basati sull’esperienza diretta, sui viaggi e sull’umile conoscenza delle realtà più disparate, che mi hanno dato la consapevolezza di quanto a volte basti poco per aggiungere qualità e positività all’esperienza che l’ospite di un Ristorante o il cliente di un’enoteca possa vivere.
Ovviamente ho omesso molti dettagli e non ho affrontato minimamente il discorso relativo alla cura dell’estetica e dell’impaginazione della Carta dei Vini, in quanto credo che ognuno possa decidere riguardo queste peculiarità in base alle proprie capacità ed al proprio gusto.

N.B.: Per avere informazioni più dettagliate riguardo le Cantine e le etichette che a mio parere non possono mancare in un Ristorante o sugli scaffali (ancor meglio se rastrelliere) di un’enoteca, potete contattarmi tranquillamente in privato e sarà un piacere fare due confrontarci con passione e sincerità circa le vostre richieste ed esigenze.

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