Renzi regala i più noti Super Tuscan ad Obama ed io rifletto sull’Expo 2015…

Manca pochissimo al 1° maggio e quindi all’apertura dell’Expo
universale di Milano
e leggendo un paio di giorni fa del dono di
Renzi ad Obama, ovvero 3 bottiglie di Super Tuscan, nello specifico
un Sassicaia, un’Ornellaia ed un Tignanello, mi è sorta spontanea
una riflessione.

Sicuramente la scelta è stata coerente con la toscanità di
Renzi, ma come sempre, votata, a mio parere, troppo verso i grandi
Brand del Vino
, che vanno sempre bene, ma ai quali avrei gradito
venissero affiancati prodotti di nicchia, magari meno “popolari”
e “costosi”, ma non per questo meno validi o degni di
essere donati al politico più importante del mondo.

Questi Vini sono già talmente importanti e universalmente
riconosciuti, che non hanno di certo bisogno di ulteriore pubblicità,
ma magari altre aziende avrebbero goduto volentieri di una vetrina
così importante, anche se istantanea e sarebbe potuto essere un
messaggio importante, per il tessuto della medio piccola
imprenditoria italiana quello di selezionare Vini di produttori più
“piccoli”.

Mi permetto di dire questo non come una vera e propria critica, in
quanto ognuno è liberissimo di donare ciò che vuole(anche
se…diciamolo…un presidente del Consiglio deve ponderare meglio di
Noi il dono da fare, data l’incidenza potenziale che esso può avere
in termini mediatici e quindi economici) e di certo la scelta fatta è
stata la più “politicamente corretta”, bensì perché noto
questa perpetua attenzione e propensione verso i grandi Brand da
parte delle dinamiche politico-economiche italiane, là dove chi
andrebbe sostenuto e sospinto verso un futuro foriero di
soddisfazioni è il piccolo produttore, purché di qualità e di
prospettiva.

E’ un po’ ciò che sto percependo (da produttori e stampa) stia
accadendo all’Expo2015, evento tanto atteso quanto denigrato da chi,
a ben d’onde, si aspettava di più, ovvero i veri rappresentanti
della qualità enogastronomica italiana, quei produttori
medio-piccoli che da anni lavorano senza poter, per vari motivi,
raggiungere apici economici, ma raggiungendo vette qualitative
ineguagliabili.

Sia chiaro… io sono un inguaribile ottimista… uno di quelli
che crede sempre in ogni iniziativa positiva, a prescindere da
ideologie politiche e da mere dinamiche economiche e vorrei ancora
poter essere positivo nei confronti dell’Expo milanese, quindi ho
deciso di richiedere l’accreditato per potervi parlare in modo più
diretto ed approfondito di quel che accadrà, in particolare, nel
padiglione del Vino
, ma più in generale nelle aree legate alle
eccellenze dell’enogastronomia italiana.

Pensare che un evento che miri alla promozione delle massime
espressioni di tutto ciò che è Cibo e Vino Made in Italy, privilegi
solo grandi e già ben avviate aziende, marchi da grande
distribuzione e che si vedano pregiarsi della “carica” di
main-sponsor aziende internazionali come Coca Cola & Mc Donald’s,
di certo non esattamente centrate con il claim dell’Expo, mi mette
davvero un po’ di tristezza.



Spero davvero che quella dell’Expo2015 si dimostri un’occasione
per tutti e che, anche se in maniera indotta ed indiretta, i benefici
legati al grande flusso di visitatori prospettato ed alla visibilità
dell’industria agroalimentare italiana possano contribuire ad
agevolare la situazione economica, soprattutto, di quelle aziende che
di più necessiterebbero di attenzione e sostegno.

F.S.R.
Wine is sharing!

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