Dalle Baccanali al Nudo “artistico” per promuovere il Vino italiano in Russia

Oggi in molti stanno parlando del presunto spot di un noto importatore/distributore di Vini italiani in Russia (del quale leggerete il nome guardando il Video), nel quale viene utilizzata la figura della donna in maniera quanto meno opinabile. 


Chiariamo subito che in realtà si tratta di una sorta di backstage di un calendario (se in stile “Pirelli” o “Camionista” decidetelo voi), pubblicato per l’azienda in questione, presumo per i propri clienti, ma dato che il video sta diventando virale può essere assimilato ad uno spot a tutti gli effetti.

Fermo restando che la figura femminile ed i nudi “video-fotografici” così detti “artistici” ormai sono ovunque, dai cartelloni pubblicitari agli spot televisivi, francamente l’abbinamento al Vino, almeno in Italia, potrebbe sembrare azzardato, per fattori culturali sia legati al rispetto della Donna, che alla nostra concezione del Vino. 


Sta di fatto che a pensarci bene, non è poi stato fatto nulla di così “innovativo”, dato che nei secoli decine e decine di pittori hanno interpretato il soggetto delle Baccanali contemplando il nudo di Donna come figura imprescindibile da esso, ma ciò che mi dispiace è che, purtroppo, dubito che in Russia possano interpretarlo in maniera così erudita (senza nulla togliere alla grande storia culturale ed artistica Russa), per via del semplice fatto che il maschilismo è ancora radicato nella mentalità di una nazione che non ha mai brillato per il rispetto della Donna (vi siete chiesti come mai non vi siano anche uomini nudi all’interno dello Spot?). L’Arte è parte integrante della nostra cultura ed è perfettamente abbinabile al Vino in ogni sua forma (qui parlai del Vino nella pittura), ma in questo caso, vedo davvero forzata un’interpretazione simile dello spot in qustione. Fosse almeno ben fatto… al di là della qualità delle immagini, riprese sicuramente con strumentazioni di ultima generazione, il video è davvero povero di contenuti e non ha nulla di artistico. Allusivo e probabilmente sessista e che non ha nulla a che vedere con il Vino e con la vitivinicoltura.


Lungi da me dare giudizi sulle scelte di un’azienda così import-ante (dai questa è bella!), che oltra a non competermi,  non sento né il bisogno né il diritto di dare, ma, per assurdo, da “esperto” di marketing, mi chiedo se, a prescindere da tutto, questo video sia efficace in termini di promozione?!?

Beh, nell’epoca dei social e de “l’importante è che se ne parli”, il fatto che ne stiamo parlando in molti (io ne ho letto su www.slowfood.it/slowine) io stesso gli stia dando uno spazio nel mio blog ne fa dedurre una grande mediaticità ed un potenziale di sharing altissimo, ma… funzionerà in Russia? Funzionerà in termini di vendite? Darà effettivamente un impatto positivo al Vino italiano in un mercato così importante?


Staremo  a vedere! Comunque, io, personalmente, avrei preferito altro… magari mettere al centro di tutto il Vino, non sarebbe stato male!Ehehehe…purtroppo, per deformazione professionale, dovrei appoggiare questo tipo di campagna pubblicitaria in quanto in grado di produrre tanta interazione, ma credo che la pubblicità, come qualsiasi altro aspetto professionale e della nostra Vita, debba iniziare a rivedere la propria etica e a far leva sulle emozioni vere e non su questo tipo di mera superficialità mediatica… non lo vedo tanto offensivo per la Donna in sè, dato che non c’è una reale strumentalizzazione, in quanto si tratti di modelle (suppongo anche ben pagate), ma del Vino, che non credo davvero venga valorizzato, bensì ridotto ad un istinto primordiale, che poco ha a che vedere con un altro tipo di passione, quella enoica, che sarebbe davvero stupendo veder rappresentata e veicolata all’estero, come peculiarità della nostra magnifica terra.


Voi che ne pensate? Io lo aborrrrrrooooo!!!


F.S.R.
#WineIsSharing

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