La mia anteprima dell’Anteprima Benvenuto Brunello

Sono appena terminati i due giorni dedicati alla stampa dell’evento Benvenuto Brunello, che quest’anno vedeva come protagonisti l’anteprima del Brunello 2011 e la Riserva 2010, oltre ai Rossi di Montalcino 2014 (in alcuni casi 2013).

Premetto che resterò qui ancora un paio di giorni e che per me sarà una vera e propria full immersion durante la quale cercherò di assaggiare e comparare se non tutti, quasi tutti i Vini presentati dai produttori del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, ma ci tenevo, tanto per restare in tema, a condividere con voi un’anteprima dell’anteprima, citando alcuni assaggi ed alcune frasi che ne esprimono e ne possono trasmettere, a mio parere,  le sensazioni e le emozioni provate durante questo ennesimo enoico viaggio.


Il Marroneto Brunello di Montalcino
Madonna delle Grazie 2011:
 “La maturità inizia quando ti basta
sapere di avere ragione, senza sentire il bisogno di dimostrare che
l’altro ha torto.”
Alessandro e Lucia, ormai, sanno di aver
“ragione” liquida da vendere, dato che non sbagliano un
colpo e questa selezione vanta la sicurezza dei propri mezzi, ma al
contempo una umile e più che comprensibile voglia di non concedersi
tutto e subito, che lo rende l’assaggio dalla prospettiva più
nitida.

Salvioni – Rosso di
Montalcino 2014:
“La tradizione non
consiste nel mantenere le ceneri, ma nel mantenere viva una
fiamma.” 
Un Rosso tanto armonico e fine, quando forte e vivo
come il fuoco sacro che anima ogni produttore vocato. Perché si
parla sempre di terreni vocati, ma spesso si dimentica che la vera
vocazione e quella che dovrebbe ritrovarsi nel produttore, che
attraverso la sua passione trasforma la natura in emozione. La
famiglia Salvioni quella fiamma ce l’ha nel cuore e sembra destinata
solo a crescere.

Le Potazzine – Brunello di Montalcino 2011: “Tre cose non possono essere nascoste a lungo: il sole, la luna e la verità”… oltre alla bontà di questo Vino! La verità si fa liquida, diventando componente ideale, ma percettibile di ogni Vino de Le Potazzine. Anche questa 2011 riesce ad esprimersi, se pur infante, con la finezza di una ballerina del Bolshoi, la pulizia del cielo più terso, il tutto avvolto in un abbraccio sincero, educato, mai eccessivo. Un esempio di identità, coerenza e rispetto che ne fanno uno degli assaggi più intensi.

Fattoria il Pino – Brunello di
Montalcino 2011:
 “La libertà
significa responsabilità: ecco perché molti la temono”

Jessica non teme la libertà e sa prendersi le sue responsabilità
senza se e senza ma, ma con la giusta consapevolezza ed una buona
dose di umiltà (rime non volute, giuro!). Il suo Brunello ha scelto liberamente di essere
Brunello. Vini vivi, ma di grande pulizia e questo non è così scontato.

Podere le Ripi – Amore & Magia Rosso di Montalcino 2011: “Ognuno deve coltivare dentro di sé
una serie di qualità che possono sembrare in contraddizione, come
per esempio: innocenza, autocontrollo, fede, audacia…Attivare la
magia richiede molto coraggio, anche una certa purezza e un profondo
lavoro su se stessi.”
In questo Vino c’è qualcosa che lungi da me
definire sovrannaturale, ma di certo ha un grande impatto emotivo.
Dico questo, in quanto l’ascendente che ha avuto su di me e gli amici
con i quali ne ho condiviso l’assaggio, è disarmante, tanta è stata
l’unitarietà delle nostre reazioni: espressione stupita,
esclamazioni più o meno colorite, tutte volte a rimarcare un sano e
convinto apprezzamento con grande schiettezza e spontaneità.
N.B.: presto vi parlerò della Cantina Aurea, un progetto unico al mondo che unitamente alla conduzione biodinamica, rappresentano presente e futuro di questa azienda.

Cerbaia – Vigna Cerbaia Riserva 2010: “La continuità ci dà le radici; il
cambiamento ci regala i rami, lasciando a noi la volontà di
estenderli e di farli crescere fino a raggiungere nuove altezze.”
Una delle pochissime Riserve 2010 sulle quali non ho avuto riserve, passatemi il gioco di parole. Elena è una vignaiola che ha le pupille a grappolo, tanta è palese la sua passione. Conscia e rispettosa della passato, guarda al presente con costanza ed impegno ed al futuro con lungimiranza ed equilibrio, antemponendo alle mere dinamiche commerciali ricerca della qualità e sostenibilità.

Segnalazioni extra, che approfondirò nel prossimo articolo: Le Maciohe, Col di Lamo, Pietroso, Collelceto, Podere San Lorenzo, Castello di Velona, Casisano, San Polo e Tenuta Crocedimezzo, Sesti ed altri che riassaggerò nei prossimi due giorni per confermare o meno le mie prime sensazioni.


F.S.R.
#WineIsSharing

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