Un altro Vinitaly se ne va portandosi dietro una scia di profumi ed effluvi, di opinioni divergenti e sensazioni contrastanti, ma anche di colori brillanti ed emozioni travolgenti. Un Vinitaly, tra i più belli, se non il più bello per molti, me compreso, sia in termini di qualità degli avventori (a quanto pare alcune scelte dell’organizzazione hanno portato ad un’opportuna selezione “artificiale”) che per la loro quantità, specie nella giornata di lunedì, che da sola è valsa l’intera fiera, nonostante la prossimità alla Pasqua non agevolasse molto la presenza dei ristoratori italiani.
Personalmente ho potuto vivere questa edizione con il consueto blend di curiosità, nello scoprire nuove realtà seppur “solo” attraverso parole ed assaggi, e di gioia nel poter ritrovare, salutare e riabbracciare così tanti amici e conoscenti, tra colleghi media, operatori di ogni branca del settore e produttori. Non vi nego che l’emozione nel poter materializzare e personificare così tanti contatti, fino a pochi giorni fa, solo virtuali e riscontrare in molti di essi un così nitido apprezzamento riguardo la mia passione e ciò che faccio qui e sui social per e con il vino, sia stata una delle note più positive di questo mio personale 10° Vinitaly.
Come ho avuto modo di raccontare a qualche persona, proprio durante la fiera, questo è stato un vinitaly particolare per me, il primo post-terremoto, quello in cui più di tutti abbia potuto constatare l’importanza di ciò che faccio e delle parole confluite in questo strano contenitore, un po’ diario un po’ taccuino, un po’ libro, che ormai è parte di me da qualche anno. Sin dal primo giorno in molti, tra winelovers, operatori di settore e produttori stessi (magari di cui non ho mai scritto) mi avete fatto emozionare con la vostra attenzione e con la voglia di condividere visioni enoiche ed assaggi, cosa che non ho potuto fare con tutti, ma avrei voluto… perché del Vinitaly si può dire di tutto, perché il Vinitaly è sicuramente un tour de force stremante e logorante per certi versi, ma appena finito già ti manca e non vedi l’ora che arrivi la prossima edizione, per ricominciare a percorrere Km fra gli stand, per poter ritrovare nuovamente amici che vedi una volta l’anno e per fare nuove bellissime scoperte.
Vedere così tanta gente con il file delle mie cantine consigliate in mano mi ha riempito di orgoglio e sapere, da molti produttori, che in molti abbiano compreso dietro ad ogni mia scelta ci fossero valutazioni non solo di carattere degustativo-organolettico, ma riguardanti il rispetto in vigna ed in cantina e l’umanità, la personalità del singolo produttore è stata l’ennesima conferma della qualità del target che segue questo WineBlog, che in molti potranno vedere come un ibrido e che tanti criticheranno perché privo di punteggi o asserzioni negative o ancor più distruttive, ma che mai come quest’anno ha avuto successo tra tutti voi e di questo vi ringrazio, davvero.
In molti mi avete detto “continua così!” ed io vi rispondo che non potrei fare altrimenti! Nonostante tutto e tutti, so che gran parte di voi sta capendo il mio percorso, lo sta apprezzando e lo sta persino prendendo da spunto per un proprio percorso personale e per una propria crescita individuale nel mondo del vino – colgo l’occasione per ringraziare Elisa e Marco che mi hanno citato nella propria tesi di Laurea e Maria che si è avvicinata al mondo della degustazione seguendo questo blog ed i miei social… sono onorato e per quanto non creda di meritarmi tutto questo, vi ringrazio di cuore! Io non sono nessuno, ma mi avete fatto sentire davvero importante.
In questi ultimi anni ne ho sentite di cotte e di crude, ma mi piace pensare che chi mi conosca sappia il perché stia facendo tutto questo senza farne un mero lavoro e cosa mi spinga a dare il mio contributo mettendo prima di tutto i produttori ed il vino, nella speranza di avvicinare più potenziali winelovers possibili a questo meraviglioso mondo. La mia non mission non è creare una guida ne fungere da guru… la mia è pura e semplice condivisione e, credo, oggi, di poter affermare di avere quel minimo di esperienza diretta data dagli assaggi fatti, ma soprattutto dalle vigne e dalle cantine visitate, nonché, ovviamente, dalle vignaiole e dai vignaioli conosciuti che possa permettermi di dire la mia, nel rispetto del lavoro di ogni realtà coinvolta e con l’obiettivo di dar visibilità a chi, a mio parere, meriti di essere conosciuto attraverso un calice ed ancor meglio sul territorio.
Ecco perché continuo ad assaggiare, ad ascoltare, a raccontare e per quanto il Vinitaly non sia di certo un luogo in cui degustare “professionalmente” pensando di poter comprendere un Vino o di poterlo rispettare nella sua integrità e nitidezza espressiva, per via della temperatura, degli odori e della confusione io credo sia una grande occasione per conoscere in senso lato vini, cantine e persone. Il Vinitaly va preso per ciò che è, ovvero un incubatore di connessioni, è una vera e propria Agorà di quella meravigliosa Eno-Polis chiamata Italia del Vino.
Se da un lato ogni produttore stia iniziando a comprendere che questa fiera non possa essere solo una succursale dei propri uffici, in cui incontrare importatori e buyers su appuntamento, bensì possa essere un’occasione unica per proporsi, confrontarsi e far conoscere la propria realtà su più fronti, in primis i nuovi media, dall’altro è fondamentale che dal punto di vista degli operatori e dei media il Vinitaly venga sempre più visto come un primo step che porti ad una conoscenza più approfondita di ogni singolo produttore, vignaiolo ed ovviamente vino. E’ per questo che per me il Vinitaly è un modo per fermarmi a fare due chiacchiere con produttori programmati o scelti, a volte, casualmente in fiera o che semplicemente mi fermino e mi invitino al proprio stand per assaggiare i propri vini e raccontarmi la propria storia, con l’intento di trovare mete nelle quali recarmi nei prossimi mesi. L’occasione di avere un primo approccio con le singole cantine e con interi territori per poi poter programmare con maggior selettività e sicurezza visite e degustazioni è per me fondamentale e non c’è luogo migliore per potersi creare una tabella di marcia enoica se non questa manifestazione.
Gli appuntamenti erano tanti e sono consapevole di aver dovuto rinunciare a qualcosa, ma quando un amico o persino un produttore mi chiede di assaggiare qualcosa insieme io non mi tiro mai indietro, perché è la cosa più bella che possa accadermi e quella che racchiude in sè l’essenza del concetto del motore di questo blog e della mia passione ovvero la condivisione.
E’ mia intenzione, però, dare l’attenzione che ogni cantine ed ogni vino meritino nei prossimi mesi, in contesti meno caotici e più consoni ad un primo approccio a nuove realtà ed è proprio per questo che da domani si ricomincia con assaggi, viaggi e, soprattutto, confronti con tutti i produttori che vorranno avere un mio parere riguardo i propri vini e sul proprio lavoro.
Se questo è ciò che ho vissuto io, in attesa di condividere con voi gli assaggi e gli incontri più emozionanti fatti a Verona, è altrettanto importante per me sapere come l’avete vissuto voi, quindi ho ritenuto opportuno lanciare un piccolo sondaggio sui social riguardo le vostre opinioni su quest’edizione appena volta al termine del Vinitaly.
Credo sia più che utile per tutti, avere uno spettro il più ampio possibile riguardo la percezione delle diverse categorie coinvolte, chi dietro chi davanti allo stand, per poter definire in maniera più concreta quella che resta la più grande manifestazione del Vino italiano al mondo. Qualora vogliate dare il vostro contributo alla “sondaggio” ecco il link del mio post su facebook: www.facebook.com/opinioni-vinitaly/ (ad oggi le opinioni sembrano essere più che positive ed io non posso che concordare).
Last but not least, le scuse… scuse per gli amici che non sono riuscito ad incontrare – al Vinitaly le distanze tra le regioni si accorciano, ma passare da Sicilia e Piemonte può essere comunque un lungo viaggio :-p -, ma ho scelto di dare la priorità alle realtà che ancora non avevo avuto modo di conoscere, in modo da poter condividere nuovi vini, nuovi territori e nuove storie. Ci sarà, sicuramente, occasione di vederci e di assaggiare insieme molto presto!
Ora non resta che iniziare a buttar giù il resoconto di quelle che sono state le nuove scoperte e gli assaggi più convincenti di questo Vinitaly, quindi stay tuned! Li condividerò nei prossimi giorni.
Ora non resta che iniziare a buttar giù il resoconto di quelle che sono state le nuove scoperte e gli assaggi più convincenti di questo Vinitaly, quindi stay tuned! Li condividerò nei prossimi giorni.
F.S.R.
#WineIsSharing
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