Anche quest’anno si sta avvicinando il momento topico, in Italia, per i winelovers e gli operatori del settore (buyers, importatori, commercianti di Vino e ristoratori), ovvero l’apertura del Vinitaly. Oggi, però, vorrei segnalarvi i due più importanti eventi “satellite” che possono fungere da complemento degustativo e conoscitivo, ma anche alternativa concettuale al più grande salone del Vino al mondo.
Parlo, ovviamente, di ViniVeri a Cerea -VR- (7-9 aprile) e VinNatur a Villa Favorita di Sarego -VI- (8-10 aprile), due manifestazioni dalla filosofia molto simile, ma capaci di esprimersi in maniera differente e di mantenere una propria identità.
“ViniVeri 2016: vino secondo NATURA” è alla sua 14ma edizione e si propone di ospitare e proporre agli avventori una buona selezione di vignaioli e produttori agroalimentari accomunati da una politica produttiva di rispetto per la natura, il territorio ed il consumatore finale. I criteri produttivi non sono solo una questione ideologica, bensì constano di un vero e proprio statuto che ogni produttore ha firma, autocertificando il rispetto della “Regola” del Consorzio Viniveri, che potete consultare qui.
Importante e condivisibile, da me in primis, la scelta di dedicare l’edizione alla “rinascita dei territori colpiti dal terremoto”, con aiuti concreti a strutture e popolazioni di Marche, Umbria ed Abruzzo (nel sito troverete tutti i dettagli per contribuire all’iniziativa benefica).
Inoltre segnalo la degustazione “memorial” in onore dell’indimenticato Stanko Radikon, oltre ad altri eventi e focus molto interessanti.
Tra le realtà italiane che mi sento di segnalare potrete trovare:
Maria Pia Castelli – Marche
Vodopivec – FVG
Skerjl – FVG
Dario Princic – FVG
Podere la Cerreta – Toscana
I Mandorli – Toscana
Zampaione – Sicilia
Aldo Viola – Sicilia
Ferrandes – Sicilia
Casa Coste Piane – Veneto
Paolo Bea – Umbria
Giuseppe Rinaldi – Piemonte
Andrea Tirelli – Piemonte
Gino Pedrotti – Trentino Alto-Adige
De Fermo – Abruzzo
Casebianche – Campania
Il Pendio – Lombardia
N.B.: conosco alcuni dei produttori georgiani, francesi ed austriaci presenti, ma sarebbe inutile fare i nomi, assaggiate quanto più possibile per avere uno spettro più ampio di ciò che si sta facendo in queste nazioni in termini di rispetto.
Anche per quanto concerne Villa Favorita di Vinnatur quella che andremo a visitare sarà la 14ma edizione. Parliamo di un’associazione di vignaioli naturali a carattere più internazionale che risponde ad un’etica produttiva ben descritta nel suo manifesto che vi riporto in parte qui di seguito per poi linkarvi al sito ufficiale:
“L’associazione VinNatur riunisce vignaioli da tutto il mondo che intendono difendere l’integrità del proprio territorio, rispettandone la storia, la cultura e l’arte che sono state loro tramandate nel tempo, traendo ispirazione da una forte etica ecologica.
Produrre vino in maniera naturale significa agire nel pieno rispetto del territorio, della vite e dei cicli naturali, limitando attraverso la sperimentazione, l’utilizzo di agenti invasivi e tossici di natura chimica e tecnologica in genere, dapprima in vigna e successivamente in cantina…” —> continua qui
Quest’anno le cantine partecipanti saranno 170 e queste sono le aziende che ho avuto modo di conoscere negli ultimi anni e mi sento di condividere con voi:
Casa Raia – Toscana
Carlo Tanganelli – Toscana
La Pievuccia – Toscana
Poggio Concezione – Toscana
Giocoli – Toscana
Pacina – Toscana
Podere della Bruciata – Toscana
Giocoli – Toscana
Pacina – Toscana
Podere della Bruciata – Toscana
Marco de Bartoli – Sicilia
Cos Az. Agr. – Sicilia
Frank Conrellissen – Sicilia
Collecapretta – Umbria
Fattoria Mani di Luna – Umbria
Carlo Tabarrini – Umbria
Quarticello Az. Agr. – Emilia Romagna
Quarticello Az. Agr. – Emilia Romagna
Cascina Zerbetta – Piemonte
La Morella Az. Agr. – Piemonte
Cà del Vént – Lombardia
Tenuta Belvedere – Lombardia
Costadilà Az.Agr. – Veneto
Corte Sant’Alda – Veneto
Foradori – Trentino Alto Adige
Radoar – Trentino Alto Adige
Musto Carmelitano Az.Agr. – Basilicata
Terpin – FVG
Lusenti Az.Agr. – Emilia Romagna
Anche in questo caso vale la pena fare un bel giro di assaggi presso i desk dei produttori delle altre 6 nazioni presenti.
Ci tenevo a presentare questi due eventi ai più, in quanto, sin troppo spesso, si tende a ragionare per esclusione nel mondo del Vino, invece di cercare un approccio più inclusivo ed equilibrato. La riduzione e dove possibile l’abolizione della chimica in vigna sono ormai qualcosa che la maggior parte dei produttori con un minimo di senno abbia compreso vada portare avanti e un plauso va a chi ha già compiuto questa evoluzione. E’ bene assaggiare ogni Vino senza pregiudizi e senza farsi condizionare troppo da dogmi, dettami o pseudo-filosofie che a volte sconfinano nel misticismo, ma è palese che la via intrapresa dai produttori aderenti ad ambo gli eventi è inopinabilmente corretta. Confido che nel tempo la qualità dei Vini proposti sia sempre più omogenea, ma non standardizzata e piena di quell’identità varietale, territoriale ed individuare che dovrebbe essere ancor più enfatizzata in questa nicchia nicchia sempre più importante del Vino italiano ed internazionale (i Vini biologici, biodinamici e “naturali”).
Interessante, per chi non l’avesse già letta, la mia intervista ad uno dei più grandi esperti al mondo di agricoltura biodinamica Monty Waldin: http://www.wineblogroll.com/2016/03/monty-waldin-ed-il-vino-biodinamico.html.
Credo che la qualità di alcuni dei produttori che vi ho segnalato sia già arrivata a livelli importanti e ad un livello di pulizia che fan ben sperare, qualora fosse preso come esempio e punto di riferimento da tutto il movimento e l’intervista di Monty è fondamentale, per quanto a volte possa sembrare critica, per prendere coscienza di quanto si possa fare ancora in un paese vocato e potenzialmente illimitato come il nostro.
Più consapevolezza ed equilibrio e non ci ringrazierà solo il pianeta, ma anche il palato! 😉
F.S.R.
#WineIsSharing
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