Come sapete, sin dalla nascita di questo Wine Blog ho scelto di non scrivere per altri “contenitori”, online e non, se non in rarissime occasioni in cui mi è stata concessa massima libertà di espressione. Questo perché, per me, è fondamentale poter portare avanti la mia idea di comunicazione enoica senza condizionamento alcuno, specie se il tema dei miei scritti è il territorio.
E’ proprio per il rispetto dimostrato nei confronti del mio pensare e del mio scrivere che ho accolto con estremo piacere la richiesta del Consorzio Vini di Romagna riguardo la possibilità di pubblicare un mio pezzo nel proprio portale che avesse come soggetti il Romagna Sangiovese Doc e il suo areale di produzione.
E’ stato davvero interessante poter riprendere in mano la zonazione dell’areale del Romagna Sangiovese Doc con le sue MGA e le relative diverse espressioni territoriali di vigna in vigna, di calice in calice.
Un territorio vasto che va da nord-ovest a sud-ovest, toccando trenta diversi comuni della provincia di Ravenna (Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Faenza, Riolo Terme) e di quella di Forlì-Cesena (Bertinoro, Borghi, Castrocaro Terme, Terra del Sole, Cesena, Civitella di Romagna, Dovadola, Forlì, Forlimpopoli, Galeata, Longiano, Meldola, Mercato Saraceno, Modigliana, Montiano, Portico San Benedetto, Predappio, Ronco San Casciano, Roncofreddo, Santa Sofia, Savignano sul Rubicone, Sogliano al Rubicone, Sorbano-Sarsina, Tredozio).
Le sottozone riconosciute (menzioni geografiche aggiuntive), però, sono “solo” 12; Serra, Brisighella, Marzeno, Modigliana, Oriolo, Castrocaro, Predappio, Bertinoro, Meldola, Cesena, San Vicinio e Longiano. Dei “cru” capaci di incidere radicalmente sull’espressione dei singoli vini, caratterizzandoli con peculiarità organolettiche riconoscibili e riconducibili alla singola area grazie a terreni, altitudini e micro-climi differenti.
Nel mio articolo tratto 5 punti focali:
– Il Sangiovese come varietale;
– Il Romagna Sangiovese Doc;
– Il territorio/areale di produzione con le sue sottozone;
– Il clima e il pedoclima;
– Il Romagna Sangiovese oggi.
Vi invito, dunque, a leggere l’articolo completo su www.consorziovinidiromagna.it, nella speranza che possa incuriosire molti di voi rispetto a questo interessantissimo territorio che negli ultimi anni ha manifestato un netto cambio di marcia in termini di qualità dalla vigna alla cantina, portando nel mio calice vini sempre più puliti, armonici e, soprattutto, identitari, specie in alcune sottozone.
Colgo l’occasione per segnalarvi, anche, l’anteprima dei vini di Romagna, giunta alla sua quattordicesima edizione: Vini ad Arte.
Il 17 e 18 febbraio il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza (RA) potrete assaggiare in anteprima i Romagna Sangiovese Riserva 2016 e le nuove annate degli altri vini del territorio.
F.S.R.
#WineIsSharing
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