Ciao Laura…

Il post di oggi, non verrà compreso da tutti, ma io non sono mai stato bravo a gestire queste situazioni, forse perché mi sono capitate troppe volte e troppe volte non vi ero preparato, ma chi lo è mai?
Ho appena appreso che la vignaiola italiana che di più ho stimato in questi anni, per coraggio, tenacia, forza d’animo e sincerità, nonché per la sua capacità di produrre vini semplicemente eccezionali, se n’è andata… come le grandi stelle, come i grandi personaggi, lo ha fatto facendo ciò che amava fare… facendo vino, in quel meraviglioso teatro che è la cantina.
Ho raccontato Laura ed i suoi vini così tante volte, l’ho presentata a così tante amiche ed amici, produttrici, produttori e winelovers, eppure non riesco a darmi pace pensando che molti di voi non abbiano avuto modo di conoscerla. Per poche persone al mondo scriverei un articolo come questo, perché ho sempre reagito in maniera silenziosa, quasi apatica a questi avvenimenti, anche quando hanno toccato la mia famiglia, ma tra tutte le persone che ho conosciuto nel mondo del vino, Laura è stata quella che di più abbia rappresentato per me la forza e la verità, ma soprattutto l’umanità di chi riesca a fare vino, senza dimenticare neanche per un istante di essere Donna,  Madre e Moglie. Un’amica vera, di quelle che non serve vedere ogni giorno, ma che sai che si sono e ci saranno sempre… quando la salute vacilla, quando lo stato d’animo non è dei migliori, quando qualcuno ti delude e non sai dove sbattere la testa, quando ti colpiscono calamità inattese come il terremoto… lei c’era! Una di quelle persone che con la propria disarmante schiettezza, trasformano la verità in qualcosa di assoluto ed inopinabile, ma al contempo sai che non ti giudicheranno mai se non per ciò che hai di più irrazionale hai nel cuore.
Ricordo ogni istante, ogni chiacchierata, ogni messaggio, ogni assaggio… ogni emozione e mai dimenticherò la grandezza di una persona che lascia un vuoto immenso a casa, in cantina, nel mondo del vino e non solo.
I tuoi vini continueranno a parlare di te e spero che le tue vigne continuino a produrre quei piccoli grandi sogni in bottiglia, perché quella terra avrà sempre memoria della tua cura e delle tue attenzioni e quelle piante non smetteranno mai di ricordarti.

Sono arrabbiato, sconcertato e addolorato, ma so che mi manderesti a quel paese se mi vedessi con questo muso lungo e mi diresti di sfanculare chiunque provi a togliermi il sorriso… sorriso con il quale voglio ricordarti… un sorriso che avevi raccontandomi di te, della tua famiglia e della tua azienda, camminando in vigna, girovagando per la cantina, assaggiando i tuoi grandi vini.
Ora vai ad insegnare a fare vino agli angeli… ed avrò un motivo in più per andare in paradiso! 



Un abbraccio, per quanto poco conti, a Cristiano, le piccole e tutta la famiglia.


Grazie di tutto Laura! Grazie davvero…

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