Campania Stories 2021 – I migliori assaggi

Si è da poco conclusa la seconda edizione di Campania Stories in tempo di covid e, anche quest’anno, la pandemia non è riuscita a far cedere di un passo l’organizzazione della presentazione dei principali vini campani alla stampa nazionale e internazionale (con le dovute limitazioni).

MIGLIORI VINI CAMPANIA STORIES

Quest’anno è toccato alla terrazza della Costiera Amalfitana ospitare la rassegna dei vini campani, con una location d’eccellenza come il Campus Principe di Napoli di Agerola, istituto di alta formazione enogastronomica diretto dallo Chef pluristellato Heinz Beck. Un contesto perfetto per le degustazioni tecniche, rigorosamente alla cieca, degli oltre 300 campioni presentati da un nutrito pool di produttori (oltre 80 cantine) delle principali denominazioni campane.

AGEROLA CAMPUS PRINCIPE DI NAPOLI

Per quanto concerne le denominazioni parliamo di una regione che vanta:

  • 10 Igp (9 sub-regionali e 1 regionale) e corrispondono alle tipologie classificate con Indicazione Geografica Tipica, secondo la tradizionale piramide dei vini di qualità italiani, ovvero Campania, Beneventano, Catalanesca del Monte Somma, Colli di Salerno, Dugenta, Epomeo, Paestum, Pompeiano, Roccamonfina, Terre del Volturno;
  • 19 Dop, divise tra 4 Docg e 15 Doc, vale a dire Aglianico del Taburno (Docg), Aversa, Campi Flegrei, Capri, Casavecchia di Pontelatone, Castel San Lorenzo, Cilento, Costa d’Amalfi, Falanghina del Sannio, Falerno del Massico, Fiano di Avellino (Docg), Galluccio, Greco di Tufo (Docg), Irpinia, Ischia, Penisola Sorrentina, Sannio, Taurasi (Docg), Vesuvio.
WINE BLOGGER INFLUENCER SAVERIO RUSSO FRANCESCO

Proprio per dare l’opportuna rilevanza alle singole denominazioni e ai relativi areali ho ritenuto opportuno suddividere gli assaggi più convincenti fatti in occasione di Campania Stories 2021 in base alle categorie di riferimento. Qui di seguito tutti i vini che si sono distinti per aderenza alla propria identità di terroir, con alcuni picchi degustativi segnalati in blu.

VINI SPUMANTI E FRIZZANTI DA UVE A BACCA BIANCA

1930 – VSQ Metodo Classico Millesimato 2018 Brut Nature – Cantine di Marzo

Trentapioli – Brut S.A. – Asprinio d’Aversa Dop – Salvatore Martusciello

BIANCHI MONOVARIETALI E BLEND
Igp Campania Bianco, Beneventano Bianco, Paestum Bianco

Core Bianco – Campania Igp 2020 – Montevetrano

Iscadoro – Paestum Bianco Igp 2018 – Az. Agr. Casebianche

BIANCHI BASE CODA DI VOLPE
Dop Sannio, Dop Irpinia, Igp Roccamonfina

Irpinia Coda di Volpe Dop 2020 – Tenuta del Meriggio

Irpinia Coda di Volpe Dop 2020 – Traerte

BIANCHI VESUVIO
Dop Vesuvio Lacryma Christi del Vesuvio Bianco, Dop Vesuvio Caprettone, Igp Pompeiano Bianco, Igp Falanghina Campania

Pompeii – Pompeiano Bianco Igp 2020 – Bosco de’ Medici

Bosco del Monaco – Vesuvio Bianco Dop 2019 – Casa Setaro

BIANCHI COSTIERA AMALFITANA
Dop Costa d’Amalfi Bianco

Vigna Grotta Piana – Costa d’Amalfi Ravello Bianco Dop 2019 – Sammarco Ettore

Fiorduva – Costa d’Amalfi Ravello Bianco Dop 2019 – Marisa Cuomo


BIANCHI BASE PALAGRELLO BIANCO

Igp Terre del Volturno Pallagrello Bianco

Pallagrello Bianco – Terre del Volturno Bianco Igp 2019 – Masseria Piccirillo

Morrone – Terre del Volturno Bianco Igp 2019 – Alois

BIANCHI BASE FALANGHINA
Dop Falerno del Massico Bianco, Dop Galluccio Bianco

Petratonda – Galluccio Bianco Dop 2020 – Porto di Mola

IRPINIA
Dop Irpinia Falanghina, Igp Campania Falanghina

Vigna Santa Vara – Irpinia Falanghina Dop 2019 – Tenuta Cavalier Pepe

SANNIO FALANGHINA
Dop Falanghina del Sannio, Igp Falanghina Beneventano, Igp Campania Falanghina

Campania Falanghina Igp 2020 – Di Meo

Svelato – Falanghina del Sannio Dop 2020 – Terre Stregate

Falanghina del Sannio Taburno Dop 2020 – Fontanavecchia

Vigna Segreta – Falanghina del Sannio Sant’Agata dei Goti Dop 2019 – Mustilli

CAMPI FLEGREI
Dop Campi Flegrei Falanghina, Igp Campania Falanghina

Colle Imperatrice – Campi Flegrei Falanghina Dop 2020 – Astroni

Agranum – Campi Flegrei Falanghina Dop 2019 – Agnanum

CRUna deLAGO – Campi Flegrei Falanghina Dop 2019 – La Sibilla


BIANCHI BASE FIANO

Dop Sannio Fiano

Enzo Rillo – Sannio Fiano Dop 2020 – La Fortezza

CILENTO – COLLI DI SALERNO
Dop Cilento, Igp Paestum, Igp Colli di Salerno, Igp Campania

Ida – Colli di Salerno Igp 2020 – Viticoltori Lenza

Il Puro White – Colli di Salerno Bianco Igp 2019 – Villa Lupara

Asterias – Paestum Fiano Igp 2020 – Tempa di Zoe’2mila19 Bio – Cilento Fiano Dop 2019 – Vuolo

Pietraincatenata – Cilento Fiano Igp 2019 – Luigi Maffini

Quartara – Colli di Salerno Fiano Igp 2018 – Lunarossa

BIANCHI BASE FIANO
Irpinia: Dop Fiano di Avellino, Igp Campania Fiano

Refiano – Fiano di Avellino Dop 2020 – Tenuta Cavalier PepeBacio delle Tortore – Fiano di Avellino Dop 2020 – Passo delle Tortore

Fiano di Avellino Dop 2020 – Traerte

Fiano di Avellino Dop 2019 – Di Prisco

Fiano di Avellino Dop 2019 – Molettieri Salvatore

Xoròs – Fiano di Avellino Dop 2019 – Barbot Stefania

Particella 928 – Fiano di Avellino Dop 2019 – Cantina del Barone

Cupo – Campania Fiano Igp 2018 – Pietracupa

Tognano – Fiano di Avellino Dop Riserva 2018 – Rocca del Principe

BIANCHI BASE GRECO
Sannio e Cilento: Dop Sannio Greco, Igp Paestum Greco

Greco – Sannio Taburno Greco Dop 2020 – Fattoria La Rivolta

Irpinia: Dop Greco di Tufo, Dop Greco, Igp Campania Greco

Cutizzi – Greco di Tufo Dop 2020 – Feudi di San Gregorio

Greco di Tufo Dop 2020 – Sertura

Alexandros – Greco di Tufo Dop 2020 – Colli di Lapio

Vesevo – Greco di Tufo Dop 2020 – Vesevo

Miniere – Greco di Tufo Dop 2019 – Cantine dell’Angelo

Pietra Rosa – Greco di Tufo Dop 2019 – Di Prisco

Greco Pietracupa – Campania Greco Igp 2019 – Pietracupa

VINI ROSATI E ROSSI FRIZZANTI
Aree viticole: Colli di Salerno, Cilenti e Campi Flegrei

Gabry – Colli di Salerno Rosato Frizzante Igp 2020 – Lenza

Ottouve – Penisola Sorrentina Gragnano Dop 2020 – Martusciello Salvatore

VINI ROSATI
Aree Viticole: Vesuvio, Alto Casertano, Irpinia e Cilento

Vetere Extreme – Paestum Rosato Igp 2020 – San Salvatore 1988


ROSSI MONOVARIETALI E BLEND MISTI

Dop Sannio Barbera, Igp Campania Aglianico, Igp Campania Rosso, Igp Paestum Rosso, Igp Paestum Primitivo, Igp Colli di Salerno Rosso

Terra di Lavoro – Campania Igp 2018 – Galardi

Macchiusanelle – Campania Rosso Igp 2018 – De Beaumont


ROSSI BASE PIEDIROSSO

Dop Sannio Piedirosso, Dop Campi Flegrei Piedirosso, Igp Pompeiano Rosso, Igp Vesuvio Piedirosso, Igp Campania Piedirosso

Pompeii – Pompeiano Rosso Igp 2020 – Bosco de’ Medici

Agnanum Piedirosso – Campi Flegrei Piedirosso Dop 2019 – Agnanum

Terrazze Romane – Campi Flegrei Piedirosso Dop 2019 – Cantine del Mare

Vigna Madre – Campi Flegrei Piedirosso Dop 2018 – La Sibilla

Piedirosso – Campi Flegrei Piedirosso Dop 2017 – Contrada Salandra

Calidonio – Sannio Taburno Piedirosso Dop 2015 – Ocone


ROSSI VESUVIO

Dop Vesuvio Lacryma Christi Rosso, Igp Campania Aglianico
Vigna Lapillo – Vesuvio Lacryma Christi Rosso Superiore Dop 2018 – Sorrentino Vini

ROSSI BASE PALLAGRELLO NERO
Igp Terre del Volturno Pallagrello Nero

Pallagrello Nero – Terre del Volturno Pallagrello Nero Igp 2019 – Masseria Piccirillo
Tralice – Terre del Volturno Pallagrello Nero Igp 2018 – Il Casolare Divino

ROSSI COSTA D’AMALFI
Dop Costa d’Amalfi Furore, Dop Costa d’Amalfi Ravello, Dop Costa d’Amalfi Tramonti, Igp Campania Rosso

Ravello Rosso Riserva – Costa d’Amalfi Ravello Rosso Riserva Dop 2017 – Marisa Cuomo

ROSSI BASE AGLIANICO
ALTO CASERTANO: Dop Galluccio Rosso, Igp Roccamonfina Rosso

Cecubo – Roccamonfina Rosso Igp 2015 – Villa Matilde Avallone

SANNIO: Dop Aglianico del Taburno, Dop Sannio Aglianico, Dop Sannio Solopaca Classico, Igp Beneventano Rosso, Igp Campania Aglianico

Manent – Sannio Aglianico Dop 2018 – Terre Stregate


IRPINIA: Dop Irpinia Campi Taurasini, Dop Irpinia Aglianico, Dop Irpinia Rosso, Igp Campania Aglianico

Irpinia Aglianico Dop 2019 – Sertura

Irpinia Aglianico Dop 2018 – Vigne Guadagno

Ion – Irpinia Campi Taurasini Dop 2018 – Barbot Stefania

Nonna Seppa – Irpinia Campi Taurasini Dop 2015 – Delite

IRPINIA: Dop Taurasi e Taurasi Riserva

Taurasi Dop 2017 – Donnachiara

Nero Né – Taurasi Dop 2016 – Il Cancelliere

Opera Mia – Taurasi Dop 2015 – Tenuta Cavlier Pepe

Taurasi Dop 2015 – Tenuta Scuotto

Taurasi Riserva Dop 2009 – Perillo

 
FRANCESCO SAVERIO RUSSO
In conclusione gli areali campani si confermano in crescita su tutta la linea, con una netta trazione bianchista in cui Fiano e Greco mantengono alta l’asticella, specie quando vengono presentati con un anno in più di bottiglia (2019).  La Falanghina vive di alcuni luminosi picchi ma nella media potrebbe convincere maggiormente, visto il potenziale del vitigno e dei suoi areali di riferimento.
Emerge fra i rossi la freschezza e la dinamica di beva del Piedirosso che abbinata alla mineralità vulcanica esalta un’identità forte che ha la fortuna di risultare particolarmente attuale senza snaturare la sua tipicità tradizionale. Il Taurasi vanta picchi notevoli e resta il grande vino rosso campano, seppur in alcuni casi possa risultare anacronistico. Credo che molte realtà stiano arrivando al giusto equilibrio fra forza, complessità e una beva più dinamica e priva di ostacoli, che anelano all’eleganza che l’Aglianico può e sa raggiungere in queste terre. A conferma di ciò, la maggior contemporaneità di alcune interpretazioni di Campi Taurasini fa pensare che il lavoro in “sottrazione”, orientato alla maggior freschezza e a una più agile dinamica di beva possa giovare anche a un vitigno tendenzialmente ostico in termini di “prontezza fenolica” come l’Aglianico. Intriganti le, seppur poche, interpretazioni di vitigni più rari come la Coda di Volpe e i Pallagrelli (bianco e nero), per quanto io continui a pensare che il ruolo originario ruolo di “gregari” (nei tagli migliorativi) potrebbe ancora oggi da vita a vini dalla forte identità territoriale, con equilibri sempre più difficili da raggiungere “in purezza”.
La Campania si dimostra ancora una volta una regione capace di stupire attraverso il suo caleidoscopio di espressioni e identità varietali e territoriali,  facendo pensare che, a differenza di molte altre aree del Sud Italia, qui si soffrano meno gli effetti dei cambiamenti climatici, grazie alla combinazione delle peculiarità analitiche dei vitigni autoctoni, della particolare vocazione delle più importanti zone vitivinicole e della sensibilità agronomica dei vignaioli locali.
Sono fortemente convinto che, di annata in annata, stia crescendo anche la consapevolezza dei produttori campani e che questa sia l’unica strada per ottenere il riscontro che queste cantine, questi vini e questi territori meritano.
Concludo ringraziano l’organizzazione e i sommelier coinvolti nel servizio per l’impeccabile gestione dell’evento che resta un’occasione unica per degustare uno spaccato importante della produzione regionale e per visitare territori e aziende di molti dei più importanti areali campani.
F.S.R.
#WineIsSharing

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