Tenute Ledda – Vigne e vini dal mare al vulcano in Sardegna

Il mio amore spassionato per la Sardegna e per le sue vigne è, ormai, noto ma c’è un passaggio del mio lungo e attento percorso alla scoperta della terra sarda che ho condiviso solo in parte e che oggi vorrei approfondire come merita.

tenute ledda

Parlo dell’incontro con Andrea Ledda, imprenditore sardo che dalla rinnovata passione per la vigna e per il vino. Il Sig. Ledda è un uomo distinto, sulla settantina, forte di esperienze nel mondo dell’imprenditoria nel campo dell’arredamento, ma è ancor prima un uomo fortemente attaccato alla sua terra e alle sue origini che lo vedevano vivere la campagna di Bonnanaro sin da bambino.

monte santu ledda

Origini che, parlando con Andrea, assumono le sembianze di vere e proprie radici, che pur essendo state allungate in lungo e in largo non hanno mai lasciato quei terreni. E’ per questo che da qualche anno la sua mission (per utilizzare un termine mutuato proprio dal mondo dell’imprenditoria) è quella di tornare alla terra con una visione prospettiva attuale e consapevole, al fine di valorizzare territori a lui cari attraverso l’impianto di vigneti nelle zone più vocate dai quali produrre vini dalla spiccata identità.

andrea ledda vino
Fonte: La Nuova Sardegna

Ecco nascere, così, le Tenute Ledda che comprendono tenimenti in zone differenti dell’isola. Nello specifico:

– un vigneto unico per la Sardegna per altitudine e matrice di terreno, a 745 metri slm sul vulcano spento di Monte Pèlao, fra Borutta, Bonnanaro, Thiesi, Bessude e Siligo. Basta salire fino a più di 700m slm, sulla cima del vulcano. per rendersi conto di quanta lungimiranza e sana follia ci siano volute per impiantare quel vigneto e, ancor prima, per arrivare a scegliere quel luogo per dar vita a questo progetto. Vi dico solo che tutti i muretti a secco che incontrerete, semmai avrete l’opportunità di visitare questo unicum enoico, sono stati “smontati” e rifatti di sana pianta per permettere ad una particolare macchina capace di macinare la pietra lavica al fine di formare il “letto” del nuovo vigneto che ospita varietali autoctoni. Da questo vigneto vengono prodotti vini che definire vulcanici potrebbe sembrare generico ma che, in realtà, vantano profili minerali unici nel loro genere, in virtù anche del fatto che non abbiamo grandi termini di paragone di termini di coltivazione di questi varietali in contesti pedoclimatici di questo genere. La grande fertilità, il sole che non manca mai e, soprattutto, le grandi escursioni termiche permettono un grande equilibrio acido/strutturale e un’esposizione aromatica molto nitida. Il Vermentino di Sardegna Doc Azzesu è, senza tema di smentita,  il Vermentino più interessante dell’intera isola per identità territoriale e per il grande ed armonico connubio fra la forza del vulcano e la freschezza dell’altitudine, fra la spinta espressiva del varietale e la finezza di un’interpretazione rispettosa del luogo in cui nasce e del concetto di vino che Ledda vuole portare in bottiglia.

vigneto vulcano pelao sardegna ledda

– In zona Ledda ha da tempo anche altri due vigneti, uno di sei ettari a Monte Santu e un altro di tre a Su Campu. In paritcolare il vigneto di Monte Santu rappresenta il cuore dell’azienda, in tutti i sensi, in quanto il Mejlogu (che significa “terra di mezzo”, dalla storia nuragica antichissima, e che storicamente vantava più di 1000ha di vigneto) è l’area dalla quale tutto è nato. Siamo sul crinale meridionale di un maestoso massiccio calcareo, a 400 metri di altezza, e l’occhio si perde nello scorgere i 6 ettari di vigneto che affondano le proprie radici in uno strato di argilla che sostiene un banco di sabbia silicea. Qui sono state impiantate uve Moscato, Vermentino, Cannonau, Muristellu. Il Cannonau di Sardegna Doc Cerasa (nome che evoca l’importanza della coltivazione delle ciliege in questa zona) è un benchmark per comprendere in maniera esaustiva e senza tema di smentita la vocazione di questo territorio. Un vino dai profumi fieri e intriganti, pieni nel frutto, arricchiti da note balsamiche mediterranee e lievemente speziate. Il sorso si presenta intenso ma non eccessivo nell’ampiezza; preferisce distendersi con notevole slancio e fine eleganza. Il tannino è appena percettibile e il finale sa di terra e di mare.

bonnanaro cantina

Vigna Matteu a Cannigione, nelle campagne di Arzachena, dove Andrea Ledda ha da pochi anni acquisito la tenuta dapprima di Sebastiano Ragnedda fondatore del Capichera, riuscendo ad evitare che anche questa splendida realtà finisse in mani russe. E’ impossibile non lasciarsi incantare dalla vista che alterna il mare a scogli granitici che si fanno montagne e proteggono le vigne dai venti, ma è solo camminando senza sosta al di là di un dosso che scorgo un altro appezzamento in cui le vigne vengono cinte da macchia mediterranea nella più autentica e rispettosa delle posizioni. Ad ogni passo continuavo e pensare “con questi terreni, questa escursione termina e questa consapevolezza nella disposizione e nell’allevamento degli impianti non può che venir fuori un grande vino”. E quel vino è il Vermentino di Gallura DOCG Soliànu è un compendio di sole, mare e granito. Luminoso nel frutto, sferzante nelle note di salsedine e pietra bagnata, la struttura è ben bilanciata dalla spina acida e il finale non può che essere fortemente sapido.

vigna matteu capichera ledda

Dopo aver “toccato con mano” le peculiarità uniche dei terroir delle Tenute Ledda non è stato difficile capire perché il principio dell’azienda non solo è quello della vinificazione separata di ogni vigneto ma anche di arrivare in bottiglia con le espressioni integre e distinte di ciascuna tenuta.

wine blogger saverio russo

Inutile dire che nei vini prodotti sul vulcano freschezza e mineralità si fondono in maniera estremamente naturale con una struttura forte e fiera. Vini di grande dinamicità che si distinguono da qualsiasi altra espressione di quegli stessi varietali altrove sull’isola.

vini ledda

Una realtà quella creata da “0” da Andrea Ledda, che stupisse passo dopo passo, vigna dopo vigna e vino dopo vino per l’integrità e la convinzione con le quali ogni scelta è stata fatta. Un “blend” di passione e consapevolezza, di tradizione e lungimiranza che si riversa in ogni vino prodotto.

Concludo con un particolare ringraziamento ad Andrea Pericu, “braccio destro di Andrea Ledda, che ha organizzato i miei tour nei vigneti delle Tenute Ledda in maniera impeccabile, dimostrando grande passione e professionalità da vendere.

 

F.S.R.

#WineIsSharing

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