Negli ultimi anni ho deciso di dare sempre più importanza alla vigna, ai territori, ai vignaioli e alle dinamiche che mi hanno fatto innamorare di questo meraviglioso mondo ancor prima e ancor più dell’assaggio di grandi vini. L’ho fatto perché avevo bisogno di andare oltre il mero calice, oltre la degustazione asettica di un vino che per quanto possa emozionare non potrà mai dirti e darti tanto quanto la vigna e i vignaioli. Sarebbe stato più semplice chiudersi in ufficio ad assaggiare “etichette”, partecipare a qualche degustazione, alle anteprime, agli eventi più importanti e fare scorte di materiale enoico da pubblicare. Avrei risparmiato tempo e denaro, energie e pneumatici, ma non sarei stato me stesso! Non potrei mai limitarmi a raccontarvi un vino senza conoscerne l’essenza e senza contestualizzarlo. Rispetto chi riesce a farlo, chi riesce a scindere il vino dal contesto in cui nasce, dalla storia sua e di chi lo fa, ma non potrei mai limitarmi a questo.
Io vivo di vino perché non saprei fare altrimenti!
Vivo di tutto ciò che continuo imperterrito a raccontarvi perché non potrei mai farne a meno e quando mi chiedete quale sia il mio fine, quali siano le motivazioni pratiche, pragmatiche, materiali che mi spingano ad essere in viaggio per più di 300 giorni l’anno io non so che rispondere. Non so rispondere perché tutti i motivi che mi vengono in mente sono legati alla sfera emozionale, alla passione, al desiderio di continuare a scoprire realtà che meritano di essere scoperte e raccontate.
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Francesco Saverio Russo – Wine Blogger Italiano – Vigna Tenuta del Travale – Calabria |
Ho viaggiato tanto, incessantemente direi! Ho desiderato con tutto me stesso toccare ogni singolo areale, conoscere ogni singolo varietale e tentare di incontrare tutti quei vignaioli e quelle vignaiole, tutti quei produttori e quelle produttrici capaci di insinuare in me il germe della curiosità. Una malattia incurabile la curiosità, se non temporaneamente appagandola, dissetandola trovando ciò di cui è ingorda: stupore.
In questa strana epoca in cui “tutto” sembra scemare verso una comunicazione, spesso, superficiale e vezzosa la vigna e il confronto costante con chi il vino lo fa è l’unico appiglio per chi ama questo mondo in maniera viscerale e, al contempo, nutre profondo rispetto per ciò che si cela dietro ad ogni singola bottiglia.
Rischierò di sembrare retorico, ma è un rischio che corro volentieri se può servire ad instillare anche una sola goccia di sincera passione in chi si sta approcciando a questo mondo ma anche e, soprattutto, in chi – a causa di una comunicazione fumosa e legata a mere dinamiche di marketing – si sta disaffezionando al mondo dei social e dei blog.
Credo fortemente nella positività del web nel collegare individui uniti dagli stessi interessi, da passioni comuni e dalla ricerca di contenuti che difficilmente avrebbero potuto raggiungere con tale facilità prima dell’avvento della rete e dei social. Eppure, è bastato un attimo per creare una situazione in cui è davvero difficile sentirsi a proprio agio se non si è avvezzi all’effimero… alla fuffa.
Nella mia vita, però, ho imparato a non lasciarmi trasportare dagli eventi, a non lasciarmi ammaliare dai canti di sirene che hanno negli occhi il simbolo dell’Euro e nel cuore numeri vuoti, scialbi, privi di valore reale.
Ho preso decisioni valutate dall’esterno come difficili, sconvenienti, persino stolte, perché “tanto gli altri lo fanno”, ma io sento di aver scelto bene ogni volta che cammino in un vigneto e incontro i passi di chi in vigna ci lavora, non ci cammina soltanto come me. Sì, perché in quei momenti sento di essermi guadagnato il rispetto e la credibilità che pochi hanno e, forse, è ora che io stesso me ne renda conto e lo dica con fierezza. Sono anni che dedico tutto il mio tempo al vino e se lo faccio è perché non potrei farne a meno, quindi premi, riconoscimenti e classifiche per quanto possano aver rinvigorito il mio orgoglio, lasciano il tempo che trovano. Vale di più il messaggio di un lettore che si affida a me per un ragguaglio, vale di più l’attestato di stima di un vignaiolo che si meraviglia vedendomi protrarre la permanenza in vigna ad oltranza, vale molto di più la consapevolezza di aver fatto tutto con dedizione e rispetto, con la coscienza pulita di chi sa di aver donato tempo, energia e sentimento al mondo che mi ha, a sua volta, insegnato a vivere e ancora, oggi, continua a farlo, giorno dopo giorno, vigna dopo vigna, cantina dopo cantina, assaggio dopo assaggio.
Nonostante abbia studiato e assaggiato tanto per affinare le mie capacità di degustatore sono sempre più convinto che che la forza di una vigna, dalla caparbietà di una barbatella impiantata nell’annata “storta” che vuole crescere alla vite centenaria che fa del tempo il suo più fedele alleato, rappresenti uno stimolo fondamentale per chi comunica il vino, ancor prima della qualità di ciò che troviamo in bottiglia. Reputo il vigneto un veicolo potentissimo di identità territoriale e culturale ma non basta farsi un selfie fra i filari, è necessario conoscerla, comprenderla o almeno provare a farlo. Da quando ho iniziato ad approfondire gli studi di agronomia, da quando ho cominciato ad apprezzare la vite per ciò che è nella sua essenza non vivo più intensamente solo i miei viaggi per vigne e cantine ma anche gli assaggi sono divenuti più completi, più impattanti perché la percezione del vino muta col mutare della nostra conoscenza. Eppure, più viaggio, più incontro vigneti e vignaioli più mi rendo conto di aver ancora tanto da imparare, da scoprire e, soprattutto, da vivere! Per questo continuerò a interpretare il vino così, come ho sempre fatto, nonostante le voci che mi vedrebbero vicino a qualche guida.
Non voglio essere considerato “unico” e non credo di meritarlo, ma sono lieto di essere riuscito a guadagnare la fiducia di un numero importante di persone appartenenti ad ogni comparto di questa tanto strana quanto meravigliosa enosfera attraverso la dedizione e il lavoro, la costanza e il rispetto.
Non mi resta che sperare che in molti possano trovare tempo e modo di dedicarsi al vino con la stessa passione e la stessa forza d’animo con le quali io mi dedico a tutto questo ogni giorno.
F.S.R.
#WineIsSharing
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