Brunello di Montalcino Riserva 2012 Tenuta Greppo – L’ultima vendemmia di Franco Biondi Santi

Di ritorno dal mio ultimo viaggio a Montalcino ho scritto in maniera subitanea dell’anteprima del Brunello 2015 ma mi sono preso del tempo per ponderare le parole che avrei dedicato ad un’altra importantissima anteprima che ho avuto l’onore e il piacere di poter assaggiare, ovvero quella della Riserva 2012 di Biondi Santi.

brunello riserva 2012 dedicato franco biondi santi

Il Brunello di Montalcino Tenuta Greppo Riserva 2012 sarebbe stato già di per sé un vino unico come tutte le riserve uscite da questa storica cantina ilcinese ma questa annata è da ritenersi ancor più particolare in quanto rappresenta l’ultima vendemmia di Franco Biondi Santi, un uomo che ha segnato letteralmente la storia del vino italiano, che ci ha lasciati il 7 aprile del 2013. E’ proprio a lui che l’attuale proprietà ha dedicato questa Riserva che reca il nome di Franco Biondi Santi in etichetta.
Prima di condividere le mie impressioni sul vino, è proprio di Franco Biondi Santi che vorrei parlarvi, cercando di sintetizzare la sua articolata storia di vita, di vigna e di cantina seppur non basterebbero mesi per raccontarla tutta.
Ciò che mi ha sempre affascinato dell’esponente della quinta generazione della famiglia Biondi Santi è l’apprezzamento trasversale che tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo hanno avuto e hanno tutt’ora nei suoi confronti. Questo perché Franco Biondi Santi era un uomo di sani principi e di assoluto garbo e impeccabile ma mai ostentata eleganza; un uomo e un enologo (capo enologo dell’azienda di famiglia dal 1970) che ha sempre predicato i valori della purezza e della pazienza come basi fondanti di un approccio al vino capace di attingere al meglio della più radicata tradizione senza mai lesinare attenti sguardi al futuro.
L’amore per il vino traspariva in ogni suo gesto e in ogni suo pensiero:
“Apprezzare il grande vino è qualcosa che coinvolge sia l’intelletto che il cuore. Fa innamorare le persone. Risveglia grandi emozioni.” Franco Biondi-Santi

A lui si deve l’identificazione e la valorizzazione, tra 40 cloni di Sangiovese selezionati nelle vigne di Tenuta Greppo, dell’ormai noto Clone BBS-11.
Se in vigna il principio è sempre stato quello di procedere con grande rispetto nei confronti dei tempi e delle dinamiche della natura, senza mai calcare la mano ed evitando qualsiasi forma di forzatura, in cantina la volontà di Franco Biondi Santi è quella di produrre vini che vantino grande identità territoriale e varietale, preservandone la freschezza in termini di frutto e di acidità armonizzando queste peculiarità al corpo e al tannino di un grande Sangiovese.
“La natura é fondamentale per il vino come lo è per le persone. Essere naturali significa essere il più fedeli possibile alla natura. II mio vino é naturale perché é prodotto senza fare pressione sulla natura, permettendo al processo di procedere con la stessa lentezza necessaria per la realizzazione di cose naturali.” Franco Biondi-Santi
Una visione del Brunello che trascende il tempo e come tutte quelle prodotte da menti geniali resta sempre attuale perché mai succube di mode passeggere. E’ proprio per questo che questo enologo così “classico” e lungimirante, al tempo stesso, decise di accorciare i tempi di affinamento in legno del Brunello da 48 mesi a 36 mesi, privilegiando l’affinamento in bottiglia. Il risultato è palese in ogni bottiglia uscita da questa storica cantina: un bilanciamento raro fra freschezza e struttura, fra gioventù e saggezza, fra prospettiva ed eleganza.
Il Dottore era non ha mai  lesinato consigli e amava condividere la sua filosofia enoica attraverso insegnamenti, aneddoti e, ovviamente, versando nel calice di chi aveva la fortuna di poter apprendere da lui i vini che tanto amava.
“Ho sempre amato e insegnato ad altri ad amare i vini eleganti e ricchi di carattere; vini che possiedono un vero equilibrio tra corpo, profumo, tannini e acidità. Vini che invecchiando mantengono intatte le loro caratteristiche; vini che non sono troppo “lisci”, ma che “graffiano” un po’ mentre passano la gola. Vini che riflettono la tradizione di un territorio; vini che non copiano nessuno. Mi piace bere questi vini e condividerli con i miei migliori amici e collaboratori. Mi piace condividere la mia esperienza.” Franco Biondi-Santi

Tenendo conto delle sue parole, reputo la sua ultima annata un vino che gli sarebbe piaciuto molto perché rispecchia gran parte delle caratteristiche che amava ritrovare nel calice.
La Riserva 2012 del Brunello di Montalcino Docg Tenuta Greppo dedicata a Franco Biondi Santi non è da meno e stupisce per la sua estrema nitidezza nel frutto, per nulla penalizzato da un’annata tendenzialmente calda come questa. Un vino ancora agli albori del suo ciclo evolutivo ma già in grado di contestualizzare i primari in una speziatura naturale del Sangiovese e nelle note balsamiche che fanno da preludio al sorso fiero e slanciato, dinamico e profondo, con una trama tannica netta, fitta ma per nulla sgraziata.
La prospettiva è chiara e non potrà che optare per la strada della finezza e di quella complessità spontanea e garbata per la quale non occorrono elucubrazioni mentali ma semplicemente la consapevolezza della matrice territoriale, varietale e umana di questo vino.
Un pezzo di storia che ha l’aroma di un addio, il sapore di tempi che furono, ma che, al contempo, fa ben sperare per il futuro perché testimone di una transizione che poteva essere molto più drastica e incidente.
brunello franco biondi santi riserva 2012
Credo che in molti, tra gli appassionati dei vini della famiglia Biondi Santi, fossimo preoccupati per gli esiti possibili della nuova gestione e di un cambio drastico in termini stilistici, ma se tutto ciò che ho visto, sentito e assaggiato durante la ultima visita alla Tenuta Greppo resterà invariato potremo ancora emozionarci stappando bottiglie di Brunello e di Rosso di Montalcino (straordinario il Rosso 2016) che pur non potendo più contare sull’innata ed estrema sensibilità del Dott. Franco non si distaccheranno di molto dalla tradizione di questa realtà. Di certo l’empatia che Franco Biondi Santi aveva instaurato con le proprie vigne e i propri vini non sarà riproducibile, ma la speranza è che i suoi insegnamenti e la sua personalità possano continuare ad essere instillati in ogni bottiglia che uscirà dalla Tenuta Greppo.
F.S.R.
#WineIsSharing

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