Cantina Villa Parens – Eleganza in purezza nel Collio

Oggi torniamo in Friuli dopo qualche
mese di latitanza da questo wineblog di una terra che amo e vivo
sempre con estremo piacere. Lo facciamo grazie al racconto della
storia enoica di Giovanni ed Elisabetta Puiatti, definiti
ambasciatori di una filosofia della purezza e dell’essenziale.


La
loro cantina, Villa Parens, a Farra d’Isonzo (Collio), è oggi esempio di eleganza e semplicità
nel fare e nell’essere. I due fratelli proseguono il percorso nel
mondo del vino aperto e tracciato dal padre Vittorio Puiatti, firma
classica e famosa del Collio. Un’eredità importante ed impegnativa
che Giovanni ed Elisabetta hanno accolto e fatta propria con grande
personalità e coerenza.

cantina villa parens



Vittorio Puiatti è ancora oggi
considerato da molti il padre fondatore di una nuova identità
enologica della zona, primo ed ancora oggi riconosciuto, innovatore
degli anni ’60 – ’70.
Dal 2014 Giovanni ed Elisabetta Puiatti
sono ritornati con Villa Parens, inaugurando a Farra d’Isonzo la
cantina dove vengono vinificate le uve provenienti dai vigneti di
proprietà sulle colline di Ruttars, nel Collio friulano. Sono bastati davvero pochi istanti per comprendere quanto forte fosse e sia tuttora l’attaccamento a questo territorio ed all’eredità concettuale e pragmatica del padre e dietro ad una veste esclusiva si celano due persone di grande umanità e fierezza, che con sicurezza, ma al contempo palese umiltà, vogliono proseguire qualcosa che rischiava di andare perduto o di essere male interpretato da altri.
Dopo quasi un cinquantennio di numeri
che hanno raggiunto tutto il mondo con il marchio Puiatti (oggi non più di proprietà della famiglia Puiatti), infatti, Villa
Parens
per divergere dal nuovo percorso, si vuole concentrare su eleganza e raffinatezza, evoluzione e
rivoluzione, su uno stile unico e riconoscibile, con una produzione limitata, ma dalla grande espressività. Presenta
quattro vini: Ribolla Gialla, Chardonnay, Sauvignon, Pinot Nero, e
tre metodi classici: Blanc de Blancs, Rosè de Noirs e Blanc de Noirs
– quest’ultimo ancora in affinamento – che interpretano l’uva
nella sua naturale integrità. L’uomo interagisce con la natura per
seguire questa filosofia: il terreno, ponca (marna arenaria di
origine eocenica, frutto di stratificazioni millenarie ricche di sali
e microelementi che conferiscono al vino una specifica e
inconfondibile mineralità), il clima mite, la buona ventilazione ed
escursione termica, la vendemmia effettuata rigorosamente a mano, e
la vinificazione e la maturazione svolte solo in contenitori
d’acciaio danno vita ai Vini di questa cantina che rendere la
tradizione moderna e la contemporaneità tradizione futuribile. Con
il principio di “meno alcool niente legno”, i vini
Villa Parens hanno
un’identità forte, priva di incidenze esterne, se
non quelle della sana e talentuosa interpretazione di chi il Vino lo
fa, in vigna e di cantina.
Un’identità ed una personalità che
non accettano compromessi e che è finalizzata alla valorizzazione
del territorio, il Collio friulano, un patrimonio autentico ed
originale – dice Giovanni –“svilito dalla poca lungimiranza
con la pretesa di fare tutto dappertutto: un’illusione”
. È
necessario imporre quest’identità, andare a favor di natura e
riaffermare una tipicità che c’è, esiste e può sussistere, se e
solo se compresa, enfatizzata e condivisa.
Villa Parens si pone lo scopo di
rispettare la materia prima, per presentare qualcosa che sia genuino
e puro: “perché la perfezione sta nella natura”.
A testimonianza di questa filosofia enoica c’è l’esalogo della famiglia Puiatti, che opinabile o meno, rappresenta una presa di posizione ed una linea identitaria forte e per nulla aleatoria che rispetto ancor più là dove si traduca in ottimi Vini:

Esalogo Villa Parens – Giovanni Puiatti

NO macerazione sulle bucce per i vini
bianchi
per vini meno corposi e più eleganti
NO riposo sui lieviti
per profumi più fini e delicati
NO fermentazione malolattica per i vini
bianchi
per freschezza e longevità maggiori
NO all’uso del legno per tutti i vini
per rispetto dell’identità varietale
e territoriale:
per evolvere e maturare grazie a qualità
intrinseche e quindi autentiche

NO residui zuccherini
per vini secchi, sensazionali ed
emozionali

NO più di 12,5 gradi di alchool
per bere in modo sano ed
equilibrato
per abbinare, senza alterare, i sapori della grande
cucina



Ciò che ho apprezzato durante una
breve, ma incisiva chiacchierata con Giovanni Puiatti è stata la sua
equilibrata commistione fra intransigenza nei confronti di chi non fa
bene e la sua volontà di far crescere il Made in Collio, come sogno
che diviene progetto collettivo, incentrato sui concetti del “fare
bene” e dell’artigianalità-logica. Princìpi senza tempo che si
incontrano e si spalleggiano in quest’epoca in cui, spesso, si hanno
“poche idee e ben confuse”.
A Villa Parens l’obiettivo principale è
quello di valorizzare due uve, in particolare, la Ribolla Gialla,
unica uva autoctona, in cui credono, purtroppo, in pochi, visto
l’esiguo ettaraggio coltivato, ed il Pinot Nero, uva di grande
classe, probabilmente come nessun’altra, che richiede grande
maestria, tanto da essere considerata “la bestia nera di enologi e
vignaioli”, specie in Italia.
E’ proprio dei vini nati da queste due
uve che vorrei parlarvi:
vini villa parens

I Vini di Villa Parens

Ribolla Gialla 2015 (Cru Ruttars) – Villa Parens: una
Ribolla tra passato e futuro, in pieno stile Puiatti, con grande
delicatezza e profonda freschezza, intrisa di una mineralità
esaltante. Un Vino che simboleggia alla perfezione l’essenza della
classe, ovvero quella semplicità che diviene eleganza, quel
minimalismo che non prevede lacune. Una Ribolla che fa parla del
Collio, che sa di Collio e lo rappresenta come pochi sanno fare. Identitario.


Ivangelo 2013 (Riserva) – Villa Parens: questo è un
Vino davvero particolare, una Riserva che dimostra quanto sia
importate avere una base di estrema qualità per un metodo classico,
specie se base Pinot Nero. Ivangelo, infatti, non è altro che una
piccola parte della base del Blanc de Noir Millesimato, quindi di una
selezione delle migliori uve di Pinot Nero vinificate in bianco, che
Villa Parens ha deciso di proporre ferma, prima della
spumantizzazione. Un Vino che ha al naso tutta l’eleganza del Pinot
Noir, specie se servito poco al di sotto della temperatura di
servizio di un rosso, e che al sorso si fa ancor più fine, delicato,
senza spigoli, ma con una notevole tensione. Come il canto di un
usignolo è limpido ed energico, nella sua estrema delicatezza. Un
vino che si fa melodia e che, credo, possa raggiungere picchi davvero
elevati con qualche anno di riposo al fresco ed al buio. Nitido!


Pinot Nero 2015 Villa Parens: un Vino didattico nell’accezione più positiva del termine, tanto da averlo preso come esempio dell’espressività del Pinot Nero in purezza in una recente comparativa. Vino che mantiene un frutto vivo, quanto la sua freschezza, ma che dopo qualche minuto nel calice lascia scorgere la sua sottesa eleganza. Stappata volontariamente in epoca prematura proprio per percepirne la sua purezza, senza incidenze di affinamento né di evoluzione e devo dire che l’armonia e la piacevolezza che ha mostrato sono state davvero notevoli. Un gran bell’esempio di Pinot Nero di quelli che più si avvicinano ai cugini d’Oltralpe. Esemplare.



Rosé de noirs Dosaggio Zero 2013 – Villa Parens: potrebbe sembrare il classico esercizio di stile, la mera riproduzione di uno champagne rosé da Pinot Nero in purezza, in Italia, ma in realtà è tutt’altro. Questo Metodo Classico di francese ha sicuramente il varietale, lo stile e la classe, ma vanta un’identità che solo il Collio sa dare e coincide con una mineralità davvero entusiasmante. Se il naso si avvicina molto a quello di alcuni champagne rosé, è in bocca che si distingue per compostezza, precisione e questo finale sapido che sembra essere il filo conduttore e la firma del terroir di Villa Parens. Provate a chiudere gli occhi e con il pensiero tracciate un cerchio lentamente per poi attraversarlo velocemente con una linea retta… otterrete la rappresentazione grafica di questo assaggio, rotondo ed avvolgente al principio, tagliente e profondo nella sua evoluzione dinamica in bocca.

Eleganza vitale.


Per concludere, ci terrei a sottolineare che le scelte di Villa Parens prescindono dalle mode e dal tempo e questo fa onore a Giovanni ed Elisabetta Puiatti, a prescindere dall’opinione di ognuno riguardo l’utilizzo del legno, ad esempio. Apprezzo molto la coerenza e l’eleganza con la quale, questa realtà, stia portando avanti un percorso iniziato da Vittorio Puiatti, che rischiava di essere smarrito. Si parla tanto di purezza e di eleganza, beh… questa è una di quelle cantine in cui questi due termini divengono dogma e non solo marketing o parole al vento.



F.S.R.
#WineIsSharing

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