Prima di arrivare agli assaggi in “Rosso” che mi hanno colpito di più in questo 2016, vorrei dedicare qualche istante e molta attenzione anche ai Rosati, sin troppo bistrattati, citando quelli che nell’ultimo anno, a loro modo, in tempi diversi ed modalità diverse, mi hanno dato le sensazioni più positive.
Il mondo dei Rosati è, spesso, deviato stereotipi e più o meno errate convinzioni, che sembrano voler relegare questi Vini alle classiche beve d’estate, ad un concetto di prontezza ed immediatezza che non ne permetta una, seppur commisurata, evoluzione in bottiglia ed ancora un Vino al “femminile”. Ne ho sentite di ogni sui Rosati, ma come sempre generalizzare non serve ed assaggiare è l’unica via per crearsi una propria idea riguardo il Rosato, sia esso da uve rosse vinificate in bianco, da salasso o prodotto con la tradizionale vinificazione a lacrima.
Ecco i miei assaggi in Rosa più positivi dell’anno
Cerasa Salento Rosato Igp 2013-2014-2015 (in verticale) – Michele Calò e Figli;
Mjere Salento Rosato Igp 2013-2014-2015 (“” “”) – Michele Calò e Figli;
Primarosa Rosato Lizzano
DOC 2014 – Milleuna Vini;
DOC 2014 – Milleuna Vini;
Tenuta Paraida Copertino Rosato Dop 2015 – Vini Marulli;
Maccone Primitivo Rosato Puglia Igp 2015 – Angiuli Donato;
Rosato Puglia Igt 2015 – Polvanera
Rosa del Castagno Toscana Igt 2014 – Fabrizio Dionisio;
Kernos Rosato Toscana Igt 2014 – Poggio ai Chiari Colle / Santa Mustiola;
Kernos Rosato Toscana Igt 2014 – Poggio ai Chiari Colle / Santa Mustiola;
RosAntico Toscana Igt 2015 – Pomaio;
Rosato Toscana Igt 2015 – Sanlorenzo;
Rosato Toscana Igt 2015 – Castello di Argianao – Sesti;
Materia Toscana Igt 2015 – Tenuta la Macchia;
Rosato Umbria Igt 2015 – Roccafiore;
Codazzo Pergola Doc 2015 – Terracruda;
Rosato Rubeus Marche Igt 2015 – Le Vigne di Franca;
Profumo di Rosa Marche Igt 2015 – Centanni;
Cerasuolo d’Abruzzo Doc 2015 – Emidio Pepe;
Cerasuolo d’Abruzzo Doc 2014 – Valentini;
Etna Rosato “Alnus” 2014 – I Custodi delle Vigne dell’Etna;
Osa Frappato Rosato Terre Siciliane Igt 2015 – Paolo Calì;
Rosà Rosato Sicilia Dop 2015 – Gulfi;
Cirò Rosato bio Doc 2015 – Cataldo Calabretta,
Zeluiu Rosato Isola dei Nuraghi Doc 2015 – Tenuta Masone Mannu;
Costa Mezzana Rosato Alto Mantovano Igt 2015 – Cantina Valente;
Rosato Langhe Doc 2014 – Josetta Saffirio;
Chelò Rosato (di Rossese) 2015 – Du Nemu;
Chelò Rosato (di Rossese) 2015 – Du Nemu;
Merlot Kretzer Kotzner 2015 – weinhof Kobler Margreid;
Tra questi troverete Rosati in stile Provenzale, Vini nati da annate “storte” per i Rossi in cui si sia dovuta fare di necessità virtù, salassando le masse per poi accorgersi di ritrovarsi con un gran bel Rosé o semplicemente Vini voluti da un membro della famiglia e ad essi dedicato dal vignaiolo o dal produttore. Generalmente, però, il Rosato italiano non è paragonabile ai rosati francesi, come non lo sono i tagli bordolesi o i Pinot Nero nostrani (sempre parlando in senso lato), ma vantando più struttura e corpo, si avvicinano, spesso, a dei Rossi e questo comporta, con tutte le proporzioni del caso, una serie di valutazioni differenti sia nel potenziale evolutivo, di alcuni, che della loro versatilità nella beva, da non ridurre al solo aperitivo in terrazza d’estate, bensì da godersi con creatività osando abbinamenti più impegnativi.
Come per le bollicine ed i bianchi dei due articoli precedenti troverete, anche, questa lista non rappresenta una classifica, ma solo un riepilogo degli assaggi di questo 2016 ormai volto al termine, tra visite in cantina, eventi, degustazioni comparative ed hometasting mono e multi cantina.
Attendo vostri ulteriori consigli sui Rosati da assaggiare nel 2017!
Ora restano “solo” i Rossi ed un appunto sui passiti. Stay tuned! 😉
F.S.R.
#WineIsSharing
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