Come promesso concludiamo l’anno con i Rossi che, tra i Vini assaggiati in questo 2016, mi hanno colpito di più ed hanno saputo regalarmi un’emozione che serbo ancora nitida nelle memoria.
Troverete, ancora una volta, referenze in ordine sparso e non in ordine di “gradimento”. Ho tenuto conto solo e “soltanto” degli oltre 900 Vini Rossi assaggiati negli ultimi 12 mesi tra eventi enoici, degustazioni, visite in cantina ed hometasting, ma anche le bottiglie stappate a cena con amici winelovers in giro per l’Italia in maniera del tutto estemporanea, ma, probabilmente, rendendo ancor più onore al Vino, godendolo nella pura e semplice convivialità, a tavola. Qualche purista della degustazione penserà che non si possa tener conto di un Vino assaggiato in contesti del genere, con condizionamenti ed “elementi di disturbo” dati dalla presenza di persone, cibo, odori, distrazioni, ma sono sempre più convinto che sia proprio quella la vera prova del 9 di un Vino… la capacità di riuscire ad attirare la tua attenzione ed a regalarti sensazioni uniche e rimembrabili nei contesti più informali e, soprattutto, a tavola, là dove il Vino ha da stare, nella maggior parte dei casi. Poi, diciamocelo… sempre meglio di certi importanti eventi enoici in cui oltre al “danno” del non poter comprendere un assaggio a pieno, c’è la “beffa” del non poter neanche fare due chiacchiere in tutta serenità con i produttori (costi a parte! 😋).
Detto questo, eccovi i miei assaggi
in Rosso che si sono distinti, per ciò che io considero qualità
(come sempre, concetto opinabilissimo), in questo lungo 2016 enoico:
MigliarinaRossese di Dolceacqua 2012 – Roberto Rondelli;
Rosson Amarone della Valpolicella Classico 2010 – Terre di Pietra;
Checo Amarone della Valpolicella Classico 2006 – Damoli;
Amarone della Valpolicella 2013 – Giovanni Ederle;
Rosso del Veronese Igt 2010 – Le Guaite;
S. Giorgio Amarone della Valpolicella Classico 2010 – Carlo Boscaini;
Come sempre, è stata dura selezionare gli assaggi più positivi dell’anno, ma sarebbe da ipocriti non condividere con voi ciò che ho già scritto in questo wine blog, sui social o semplicemente ho ritrovato fra i miei appunti di degustazione. Il Vino è e continua ad essere condivisione pura per me ed a testimoniarlo ci sono molti di questi Vini, assaggiati grazie al consiglio di un amico winelover ad un evento, ad una dritta di un lettore o di una lettrice tramite email o sui social e, persino, dietro consiglio degli stessi produttori che, specie in alcuni contesti, sono stati lieti di indicarmi validi colleghi.
Non ho mai voluto determinare il mercato del Vino o indirizzare il vostro gusto, ma semplicemente rendere pubbliche le mie personali percezioni nell’assaggio, ma anche e soprattutto, nel conoscere persone, vignaioli che, sin troppo spesso, non hanno la visibilità che meriterebbero sia per le loro qualità in campo vitivinicolo che per quelle umane.
Spero che il prossimo anno sia ancor più denso di assaggi e di nuovi incontri, ma una cosa è certa… io continuerò ad assaggiare, a girare per cantine ed a condividere con chi vorrà leggermi le mie semplici esperienze di vita e di vino e sarò sempre aperto ai vostri consigli ed alle vostre critiche costruttive, con il rispetto e la serenità che fino ad ora ha sempre contraddistinto il fare mio e di chi ha reso Wineblogroll.com un piccolo grande luogo di ritrovo per gli amanti del Vino, senza estremismi, egocentrismi o prese di posizione assolutiste.
Buon anno a tutti!
Dimenticavo… se riesco, domani butto già anche la lista dei passiti che hanno, a loro modo, reso più “dolce” questo 2016! 😉
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