Per me che provo, nel mio piccolo, a condividere e comunicare il mio modo di vedere e vivere il vino è importante avere continue opportunità di confronto con altri comunicatori, ma non sempre si tratta di wine blogger o media del vino in senso lato. Uno dei riferimenti più diretti e concreti di quelle che sono le dinamiche legate alla percezione generale del vino, del mercato e delle necessità o delle lacune comunicative che chi compra e beve vino può manifestare è, senza tema di smentita, l’enoteca.
Credo fermamente che il ruolo dell’enoteca e dell’enotecario, in quanto tramite tra il produttore ed il consumatore finale, sia fondamentale non solo come veicolo commerciale, ma anche e soprattutto come veicolo di informazioni riguardo il vino, chi lo produce, come lo produce e dove lo produce.
Non sempre, però, l’enoteca viene interpretata in questi termini da chi la gestisce e per questo diventa importante aumentare la consapevolezza di chi vende per elevare conseguentemente quella di chi compra.
In Italia c’è un’associazione che si propone di “divulgare la conoscenza e il consumo di vino di qualità” e si chiama Vinarius.
Ho incontrato l’attuale presidente dell’associazione enoteche italiane, Andrea Terraneo, qualche mese fa ad una degustazione, e mi è subito balenata in mente l’idea di condividere con voi una chiacchierata intorno e dentro al vino, riguardo Vinarius ed il mondo delle enoteche italiane più in generale.
Il ruolo dell’enoteca e dell’enotecario nella comunicazione del vino in Italia – Intervista ald Andrea Terraneo, presidente di Vinarius – Associazione enoteche italiane
Cos’è Vinarius?
Vinarius è un
associazione di enoteche operanti in Italia, specializzate nella
proposta di vini di qualità. Ci sono due sezioni: una raggruppa le
enoteche dedicate alla vendita all’asporto, l’altra è composta
dalle enoteche o wine bar o bar à vin, dedicate cioè alla mescita.
associazione di enoteche operanti in Italia, specializzate nella
proposta di vini di qualità. Ci sono due sezioni: una raggruppa le
enoteche dedicate alla vendita all’asporto, l’altra è composta
dalle enoteche o wine bar o bar à vin, dedicate cioè alla mescita.
Quando, perché e come
nasce?
nasce?
Nasce nel 1981 grazie ad
un gruppo di enotecari che avevano sentito la necessità di
predisporre un tetto sotto il quale dare ospitalità alle enoteche
(siamo nel 1981!) intese come luogo di vendita al dettaglio
specializzato nel consiglio e nella proposta di vini di qualità.
un gruppo di enotecari che avevano sentito la necessità di
predisporre un tetto sotto il quale dare ospitalità alle enoteche
(siamo nel 1981!) intese come luogo di vendita al dettaglio
specializzato nel consiglio e nella proposta di vini di qualità.
Qual è la mission di
Vinarius?
Vinarius?
Fin dall’inizio
Vinarius si attiva per “divulgare la conoscenza e il consumo del
vino di qualità”.
Vinarius si attiva per “divulgare la conoscenza e il consumo del
vino di qualità”.
E’ dunque rivolta ai consumatori ma per dare
un servizio sempre migliore ha sempre ritenuto molto importante
promuovere l’enoteca come luogo di proposta e di consiglio del
prodotto di qualità e di offrire ai propri associati numerose
occasioni di arricchimento professionale e culturale.
un servizio sempre migliore ha sempre ritenuto molto importante
promuovere l’enoteca come luogo di proposta e di consiglio del
prodotto di qualità e di offrire ai propri associati numerose
occasioni di arricchimento professionale e culturale.
Dallo Statuto:
Art. 4 – <<L’associazione
non ha fine di lucro e si propone i seguenti scopi: a) attendere alla
preparazione professionale dei soci e del loro personale e ai
relativi aggiornamenti; b) proporre formule, schemi, suggerimenti e
sperimentazioni per quanto riguarda le strutture ambientali; c)
assistere i soci nella programmazione e approvazione di campagne
pubblicitarie e azioni di pubbliche relazioni, nonché attuare le
proprie al fine di diffondere l’immagine propria e degli associati;
d) coordinare manifestazioni di ordine generale e specifico; e)
organizzare corsi e seminari al fine di educare il consumatore; f)
diffondere tra i soci l’informatica, le tecniche di comunicazione,
agevolando in tal modo l’attività dei soci ai fini di ridurre i
costi e di offrire ai consumatori migliori servizi; g) diffondere
l’immagine dell’associazione e degli associati come tali, al fine
di valorizzare i prodotti di qualità e distinguere i punti vendita
degli associati che, come tali, daranno particolari garanzie
qualitative differenziandosi dai non associati.>>
non ha fine di lucro e si propone i seguenti scopi: a) attendere alla
preparazione professionale dei soci e del loro personale e ai
relativi aggiornamenti; b) proporre formule, schemi, suggerimenti e
sperimentazioni per quanto riguarda le strutture ambientali; c)
assistere i soci nella programmazione e approvazione di campagne
pubblicitarie e azioni di pubbliche relazioni, nonché attuare le
proprie al fine di diffondere l’immagine propria e degli associati;
d) coordinare manifestazioni di ordine generale e specifico; e)
organizzare corsi e seminari al fine di educare il consumatore; f)
diffondere tra i soci l’informatica, le tecniche di comunicazione,
agevolando in tal modo l’attività dei soci ai fini di ridurre i
costi e di offrire ai consumatori migliori servizi; g) diffondere
l’immagine dell’associazione e degli associati come tali, al fine
di valorizzare i prodotti di qualità e distinguere i punti vendita
degli associati che, come tali, daranno particolari garanzie
qualitative differenziandosi dai non associati.>>
Quante enoteche sono
attualmente associate?
attualmente associate?
L’associazione conta ad
oggi circa 115 enoteche.
oggi circa 115 enoteche.
Vinarius è un’associazione
riservata alle sole enoteche italiane?
riservata alle sole enoteche italiane?
Assolutamente no, abbiamo
circa 7 soci esteri, l’ultima entrata nel sodalizio, proprio pochi giorni fa, è un’enoteca di Parigi. Ovviamente per i soci esteri
è più complicato partecipare attivamente alla vita associativa
attraverso gli aggiornamenti, ma non è precluso ed abbiamo già
avuto qualche adesione a stage di formazione di personale attivo in
enoteche estere.
circa 7 soci esteri, l’ultima entrata nel sodalizio, proprio pochi giorni fa, è un’enoteca di Parigi. Ovviamente per i soci esteri
è più complicato partecipare attivamente alla vita associativa
attraverso gli aggiornamenti, ma non è precluso ed abbiamo già
avuto qualche adesione a stage di formazione di personale attivo in
enoteche estere.
Qual è il contributo di
Vinarius alla comunicazione del vino?
Vinarius alla comunicazione del vino?
Riteniamo il contributo sia molto importante, visto che i consorzi di tutela, e quindi le
aziende ad essi associate, sono ben lieti di collaborare con noi sul
piano sia della formazione che della divulgazione dei vini e del
territorio da cui questi provengono. Noi siamo i quotidiani
interlocutori del consumatore, possiamo indirizzarlo, consigliarlo ed
educarlo al vino di qualità, alla conoscenza di un territorio e
oltre che dei suoi prodotti anche della cultura e tradizione che da
questo promana.
aziende ad essi associate, sono ben lieti di collaborare con noi sul
piano sia della formazione che della divulgazione dei vini e del
territorio da cui questi provengono. Noi siamo i quotidiani
interlocutori del consumatore, possiamo indirizzarlo, consigliarlo ed
educarlo al vino di qualità, alla conoscenza di un territorio e
oltre che dei suoi prodotti anche della cultura e tradizione che da
questo promana.
Qual è il ruolo
dell’enoteca e degli enotecari nella divulgazione enoica?
dell’enoteca e degli enotecari nella divulgazione enoica?
Spesso tra associati nei
nostri incontri ci raccontiamo le nostre esperienze e tutte
convergono su un punto: “la bottiglia di vino non si vende, si
racconta prima, si crea un rapporto con il cliente!”
nostri incontri ci raccontiamo le nostre esperienze e tutte
convergono su un punto: “la bottiglia di vino non si vende, si
racconta prima, si crea un rapporto con il cliente!”
Come si diventa soci di Vinarius?
Semplicemente inviando un
modulo di richiesta di adesione che si trova online sul sito o
presentando domanda attraverso uno dei suoi associati, domanda che
sarà vagliata da Cda in base a un preciso e dettagliato regolamento
(anch’esso pubblicato online come anche lo statuto) .
modulo di richiesta di adesione che si trova online sul sito o
presentando domanda attraverso uno dei suoi associati, domanda che
sarà vagliata da Cda in base a un preciso e dettagliato regolamento
(anch’esso pubblicato online come anche lo statuto) .
Quali sono i vantaggi?
Essere associati non vuol
dire essere in un gruppo di acquisto. Questo è il più grande
punto fermo della Vinarius. Vinarius vuole rappresentare una grande
famiglia di enoteche, enotecari, collaboratori che fanno dell’essere
continuamente aggiornati e formati il loro principale obiettivo.
L’associazione organizza nell’arco dell’anno diverse attività
di stage con molti consorzi (ad esempio nel 2017 stage con Consorzio
Salice Salentino, Cirò e Melissa, Montalcino e Colli Euganei)
durante la quale da domenica a martedì piccoli gruppi di enotecari
partecipano a seminari di agronomia, enologia, tecnica di cantina, ma
anche di cultura generale del territorio per approfondirne la
conoscenza e acquisire nozioni e aggiornamenti utili ad essere
divulgate poi al loro cliente/consumatore.
dire essere in un gruppo di acquisto. Questo è il più grande
punto fermo della Vinarius. Vinarius vuole rappresentare una grande
famiglia di enoteche, enotecari, collaboratori che fanno dell’essere
continuamente aggiornati e formati il loro principale obiettivo.
L’associazione organizza nell’arco dell’anno diverse attività
di stage con molti consorzi (ad esempio nel 2017 stage con Consorzio
Salice Salentino, Cirò e Melissa, Montalcino e Colli Euganei)
durante la quale da domenica a martedì piccoli gruppi di enotecari
partecipano a seminari di agronomia, enologia, tecnica di cantina, ma
anche di cultura generale del territorio per approfondirne la
conoscenza e acquisire nozioni e aggiornamenti utili ad essere
divulgate poi al loro cliente/consumatore.
La Vinarius, sempre in
collaborazione con i consorzi di tutela, organizza anche attività di
degustazione nelle enoteche aderenti, della durata di una settimana
durante la quale l’enoteca presenta ai propri clienti un territorio
ed i suoi vini secondo un focus coordinato con il consorzio. Vini che
non necessariamente devono essere già presenti in enoteca, anzi…
diventano motivo di curiosità per il consumatore ma anche per
l’enotecario che si confronta con i suoi clienti cercando anche di
capirne le richieste e i gusti.
collaborazione con i consorzi di tutela, organizza anche attività di
degustazione nelle enoteche aderenti, della durata di una settimana
durante la quale l’enoteca presenta ai propri clienti un territorio
ed i suoi vini secondo un focus coordinato con il consorzio. Vini che
non necessariamente devono essere già presenti in enoteca, anzi…
diventano motivo di curiosità per il consumatore ma anche per
l’enotecario che si confronta con i suoi clienti cercando anche di
capirne le richieste e i gusti.
Altro momento importante
è il Premio al Territorio Vinarius, giunto alla sua 7° edizione,
che a breve sarà annunciato. Si tratta di un riconoscimento che
elegge, in base a uno specifico regolamento di cui l’associazione
si è dotata, un territorio per le sue caratteristiche non solo di
vitivinicoltura ma anche per un paniere agroalimentare, per una
ricchezza di aspetti culturali e storici, turistici che in simbiosi
siano connessi tra loro e facciano emergere il prodotto vino. Il
premio è biennale proprio perchè ha diversi momenti in cui è
cadenzato e permette al Territorio vincitore di avere visibilità
ampia per un cospicuo arco di tempo, passando da momenti di
formazione per enotecari con un viaggio studio approfondito nel
territorio e successivamente attraverso degustazioni nelle enoteche
dove raccontare e informare il consumatore delle peculiarità del
territorio premiato.
è il Premio al Territorio Vinarius, giunto alla sua 7° edizione,
che a breve sarà annunciato. Si tratta di un riconoscimento che
elegge, in base a uno specifico regolamento di cui l’associazione
si è dotata, un territorio per le sue caratteristiche non solo di
vitivinicoltura ma anche per un paniere agroalimentare, per una
ricchezza di aspetti culturali e storici, turistici che in simbiosi
siano connessi tra loro e facciano emergere il prodotto vino. Il
premio è biennale proprio perchè ha diversi momenti in cui è
cadenzato e permette al Territorio vincitore di avere visibilità
ampia per un cospicuo arco di tempo, passando da momenti di
formazione per enotecari con un viaggio studio approfondito nel
territorio e successivamente attraverso degustazioni nelle enoteche
dove raccontare e informare il consumatore delle peculiarità del
territorio premiato.
Inoltre organizza viaggi
all’estero con cadenza biennale.
all’estero con cadenza biennale.
Come vedi il mondo delle
enoteche e quali cambiamenti ha vissuto e sta vivendo questo settore?
enoteche e quali cambiamenti ha vissuto e sta vivendo questo settore?
Il mondo delle enoteche
in questi anni ha vissuto tanti cambiamenti ma ha saputo adattarsi o
replicare, pensiamo agli anni ‘90 con la gdo e il suo potere
commerciale che ha visto molti vini anche di grandi marchi entrare in
quel canale, agli anni 2000 con l’avvento dell’e-commerce… Ci
hanno dato per spacciati ma dopo 36 anni siamo ancora qui dietro al
bancone a mescere o vendere vino di qualità con passione. Certo
sono cambiate tecniche di vendita, i gusti del consumatore si sono
evoluti così come i vini, ma ci siamo saputi rinnovare ed
aggiornare. Negli ultimi anni molti di noi enotecari Vinarius hanno
saputo diventare talent scout di vini o di piccoli produttori,
cercandosi le chicche da presentare alla propria clientela cercando
di anticipare le tendenze e di alzare sempre il livello qualitativo
dei prodotti con particolare attenzione al corretto rapporto
qualità/prezzo, perché il cliente per un enoteca è il bene più
prezioso e va educato, coccolato e rispettato.
in questi anni ha vissuto tanti cambiamenti ma ha saputo adattarsi o
replicare, pensiamo agli anni ‘90 con la gdo e il suo potere
commerciale che ha visto molti vini anche di grandi marchi entrare in
quel canale, agli anni 2000 con l’avvento dell’e-commerce… Ci
hanno dato per spacciati ma dopo 36 anni siamo ancora qui dietro al
bancone a mescere o vendere vino di qualità con passione. Certo
sono cambiate tecniche di vendita, i gusti del consumatore si sono
evoluti così come i vini, ma ci siamo saputi rinnovare ed
aggiornare. Negli ultimi anni molti di noi enotecari Vinarius hanno
saputo diventare talent scout di vini o di piccoli produttori,
cercandosi le chicche da presentare alla propria clientela cercando
di anticipare le tendenze e di alzare sempre il livello qualitativo
dei prodotti con particolare attenzione al corretto rapporto
qualità/prezzo, perché il cliente per un enoteca è il bene più
prezioso e va educato, coccolato e rispettato.
Ora siamo assistendo a un
nuovo fenomeno, quello delle vendite di generi alimentari da parte di
grandi player di distribuzione online (amazon ecc…). Sono certo che
anche a questa nuova sfida sapremo trovare la giusta risposta per il
bene del vino di qualità e del consumatore.
nuovo fenomeno, quello delle vendite di generi alimentari da parte di
grandi player di distribuzione online (amazon ecc…). Sono certo che
anche a questa nuova sfida sapremo trovare la giusta risposta per il
bene del vino di qualità e del consumatore.
Come mi piace dire
spesso… finché lo scaffale non parlerà o darà consigli adatti a
ogni cliente, ci sarà sempre spazio e posto per un enotecario
professionista. A questo proposito mi permetto di segnalare quella
che potrebbe già essere una risposta a questa sfida, la nascita
dell’Associazione Enotecari Professionisti Italiani (AEPI) di cui vi
invito a approfondire la conoscenza su www.enotecari.it.
spesso… finché lo scaffale non parlerà o darà consigli adatti a
ogni cliente, ci sarà sempre spazio e posto per un enotecario
professionista. A questo proposito mi permetto di segnalare quella
che potrebbe già essere una risposta a questa sfida, la nascita
dell’Associazione Enotecari Professionisti Italiani (AEPI) di cui vi
invito a approfondire la conoscenza su www.enotecari.it.
Invito, quindi, gli enotecari italiani e stranieri a fare gruppo, associandosi a Vinarius e/o continuando a crescere e ad aggiornarsi sempre.
Ringrazio Andrea Terraneo per la disponibilità e la piacevole condivisione di idee e punti di vista e colgo l’occasione per riportare qui di seguito i suoi contatti e quelli dell’associazione:
Email: info@vinarius.it
Facebook: vinarius –associazione enoteche italiane
F.S.R.
#WineIsSharing
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