Chi sono i “più seguiti” Instagramers
del Vino?
Come sempre è Julien Miquel (clicca qui per saperne di più), autore di uno dei più
importanti wineblog al mondo – socialvignerons.com – a segnalare i
profili dei winelovers, dei winebloggers e delle realtà vinicole da seguire su Instagram.
Ho già avuto modo di
parlare di Instagram e dell’importanza che questo social potrebbe
avere per lo sviluppo di social communities tematiche – come quelle a tema
vino, ovviamente –, ma anche per la divulgazione di contenuti
enoici in modo diretto ed impattante attraverso foto, testi e, da qualche mese, video e dirette streaming. In un mondo che va a “mille all’ora” foto
ed immagini hanno una fruibilità decisamente più democratica e
efficace dei testi, per quanto possa sembrare limitante e deludente. Credo che l’importante sia vedere Instagram come un veicolo, come un primo step
e non come un mezzo di comunicazione fine a sé stesso.
Io amo
scrivere ed il mio focus non sono mai stati i social, bensì questo
wine blog e se sono arrivato ad avere un seguito su Instagram è
stato, inizialmente, poco più che un caso.
parlare di Instagram e dell’importanza che questo social potrebbe
avere per lo sviluppo di social communities tematiche – come quelle a tema
vino, ovviamente –, ma anche per la divulgazione di contenuti
enoici in modo diretto ed impattante attraverso foto, testi e, da qualche mese, video e dirette streaming. In un mondo che va a “mille all’ora” foto
ed immagini hanno una fruibilità decisamente più democratica e
efficace dei testi, per quanto possa sembrare limitante e deludente. Credo che l’importante sia vedere Instagram come un veicolo, come un primo step
e non come un mezzo di comunicazione fine a sé stesso.
Io amo
scrivere ed il mio focus non sono mai stati i social, bensì questo
wine blog e se sono arrivato ad avere un seguito su Instagram è
stato, inizialmente, poco più che un caso.
Come molti, utilizzavo questo social solo come database dei miei assaggi e dei miei viaggi, in buona parte delle foto del mio primo anno non figuravano testi, tanto meno hashtag, ma – forse perché il social non era ancora così noto e “di moda” – piano piano il seguito è iniziato ad arrivare e l’interazione a crescere. Il tutto in maniera organica.
Sono consapevole che parlar di vino tramite una foto ed un breve testo sia assolutamente riduttivo, ma non posso negare di
aver avuto più soddisfazioni da questo social network che da tutti
gli altri messi insieme, almeno negli ultimi due anni. Un seguito che per me, nello specifico, è
risultato fondamentale per arrivare ad un pubblico globale con il
quale avere un confronto costante e dal quale apprendere concezioni e
percezioni enoiche radicalmente differenti da quelle nostrane. Arrivare in
maniera così diretta ai winelovers di tutto il mondo per me, che ho
scelto di scrivere solo in Italiano in questo wineblog, è stato molto importante e non c’è cosa più stimolante del riscontrare un
costante interesse verso il vino italiano e le nostre realtà
vitivinicole da chi non non vive in Italia. Se il vino è davvero “condivisione” che lo sia anche tramite i social in cui il termine “sharing” è così sottovalutato!
aver avuto più soddisfazioni da questo social network che da tutti
gli altri messi insieme, almeno negli ultimi due anni. Un seguito che per me, nello specifico, è
risultato fondamentale per arrivare ad un pubblico globale con il
quale avere un confronto costante e dal quale apprendere concezioni e
percezioni enoiche radicalmente differenti da quelle nostrane. Arrivare in
maniera così diretta ai winelovers di tutto il mondo per me, che ho
scelto di scrivere solo in Italiano in questo wineblog, è stato molto importante e non c’è cosa più stimolante del riscontrare un
costante interesse verso il vino italiano e le nostre realtà
vitivinicole da chi non non vive in Italia. Se il vino è davvero “condivisione” che lo sia anche tramite i social in cui il termine “sharing” è così sottovalutato!
Continuo a vedere un
grande potenziale, non solo per i comunicatori, ma soprattutto per le
cantine e i consorzi italiani, che dovrebbero “sfruttare” la
grande bellezza di cui dispongono, al fine di attirare l’attenzione
di appassionati, enoturisti, ma anche delle migliaia di addetti ai
lavori connessi.
grande potenziale, non solo per i comunicatori, ma soprattutto per le
cantine e i consorzi italiani, che dovrebbero “sfruttare” la
grande bellezza di cui dispongono, al fine di attirare l’attenzione
di appassionati, enoturisti, ma anche delle migliaia di addetti ai
lavori connessi.
La bellezza di un
tramonto in vigna o la suggestione della viticoltura eroica,
piuttosto che immagini di degustazioni o eventi enoici, sono immagini
che devono fungere da biglietto da visita, per poi passare ad un
secondo step di approfondimento nelle speranza di arrivare al terzo e
fondamentale step rappresentato dal contatto diretto.
E’ un piacere essere annoverato fra i profili instagram del vino da seguire per una testata seguita in tutto il mondo come Socialvignerons, la quale aveva già avuto modo di segnalarmi tra i più popolari social wine influencers negli ultimi due anni.
tramonto in vigna o la suggestione della viticoltura eroica,
piuttosto che immagini di degustazioni o eventi enoici, sono immagini
che devono fungere da biglietto da visita, per poi passare ad un
secondo step di approfondimento nelle speranza di arrivare al terzo e
fondamentale step rappresentato dal contatto diretto.
E’ un piacere essere annoverato fra i profili instagram del vino da seguire per una testata seguita in tutto il mondo come Socialvignerons, la quale aveva già avuto modo di segnalarmi tra i più popolari social wine influencers negli ultimi due anni.
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