E’ stato, è e sarà sempre un mentore con il quale confrontarsi e crescere enoicamente e umanamente parlando. Per me che sono nato in terra di Verdicchio è “semplicemente” il riferimento. Un Benchmark per un intera grande denominazione che a lui deve molto ma che ancora oggi non si rende pienamente conto di quanto il suo lavoro e il suo coraggio andassero assecondati maggiormente in termini di valorizzazione del territorio e del Verdicchio stesso, attraverso dinamiche orientate prettamente alla qualità.
Come avrete intuito dal titolo e dal comunicato che sta facendo il giro del web e delle testate enoiche, parlo di Ampelio Bucci, meritatamente consacrato vignaiolo FIVI dell’anno. Non un mero premio “alla carriera”, bensì un riconoscimento del ruolo di esempio che Ampelio ha avuto, ha e avrà sempre per chi si approccia al mondo del vino puntando alla qualità con rispetto e consapevolezza, con saggezza e lungimiranza. Quando penso ai suoi vini non manco mai di far notare quanto siano in grado di essere al contempo classici e contemporanei, eleganti e mai anacronistici. Vini che trascendono le mode e attraverso il tempo e i tempi con fermezza e personalità tanto salde quanto mai ostentate. Io gli devo molto e non posso che essere estremamente lieto di vedere il suo pensare, il suo fare e il suo dire apprezzati anche dai suoi colleghi della FIVI.

Prima di lasciarvi al comunicato emesso dalla FIVI, tra i tanti pezzi scritti in questi anni in cui ho citato Ampelio e i suoi vini, condivido con piacere questo link.
Eccovi il C.S. della FIVI: Ampelio Bucci è il Vignaiolo dell’anno per la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. Riceverà il premio intitolato a Leonildo Pieropan domenica 28 novembre 2021 nel corso del Mercato dei Vini a Piacenza Expo. Ampelio Bucci inizia la sua storia dalle campagne marchigiane. Si sposta in città e scopre il mondo, mantenendo però radici ben salde nel suo territorio d’origine dove, dopo gli studi in economia, prende in mano l’azienda di famiglia portandola ai vertici della denominazione. La FIVI è nata e cresciuta anche grazie al suo esempio autorevole: Ampelio Bucci fa parte infatti di quel gruppetto di produttori visionari da cui più di dieci anni fa è nata la Federazione. “Il Premio dedicato alla memoria di Leonildo in questa decima edizione del Mercato non poteva che andare al Vignaiolo che ha la vite nel nome – commenta la Presidente di FIVI Matilde Poggi – Ampelio Bucci è un maestro per tutti noi Vignaioli e un faro per il Verdicchio, sempre generoso a condividere le sue esperienze e ad aiutare anche i colleghi più piccoli. Tanti hanno imparato direttamente dalle sue parole uno stile che si manifesta nella qualità assoluta del vino per renderlo espressione autentica di un territorio e della sua storia”.Docente di marketing ma avverso alle mode, Ampelio è portatore di un pensiero coerente che alle facili risposte preferisce le domande complesse. Un Vignaiolo che ama il confronto, che grazie alla sua proverbiale ironia porta l’interlocutore a superare i pregiudizi, a guardare le cose da punti di vista diversi, a mettere sempre in discussione le proprie convinzioni per prendere scelte consapevoli. La famiglia Bucci si occupa di agricoltura dal 1700 con produzioni sviluppate soprattutto nelle pianure di Ostra Vetere, di grano duro e tenero di prima qualità, mais, piselli, colture da seme. A partire dagli anni ’80, sulle colline dei Castelli di Jesi Ampelio Bucci sviluppa il settore vitivinicolo dell’azienda, credendo nel vitigno autoctono Verdicchio del quale seleziona cloni speciali, ricercando terreni fortemente calcarei e sviluppandone tutti gli aspetti di qualità per arrivare ai marchi Villa Bucci e Bucci Classico, con i quali ottiene i massimi riconoscimenti nazionali e internazionali. Il premio ad Ampelio Bucci verrà consegnato durante la decima edizione del Mercato dei Vini di Piacenza.”
Per maggiori informazioni sul Mercato dei vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI vi rimando al mio articolo.
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