Champagne e Borgogna patrimonio mondiale dell’Unesco, ma l’Italia?

Oggi condivido con voi una notizia di pochissimi giorni fa che ho letto con piacere, ma che, come spesso mi accade, ha suscitato in me delle considerazioni riguardanti il nostro paese.

I vigneti storici, le cantine e le aziende di Champagne della regione francese dell’omonima Champagne, insieme ai terroir ed i vigneti unici della Borgogna sono stati insigniti del prestigioso riconoscimento dell’Unesco, ovvero l’inserimento fra i siti ritenuti patrimonio dell’umanità.

Facendo riferimento alla regione di
Champagne ha motivato dicendo che “si tratta dei luoghi nei quali lo <<spumante>> è stato sviluppato utilizzando un secondo metodo di
fermentazione in bottiglia a partire dall’inizio del XVII°secolo
fino alla sua prima industrializzazione nel XIX° secolo ” .

I vigneti della Borgogna  ha conquistato il riconoscimento grazie alle tipologie di terreno strettamente
definite e considerate uniche al mondo.
La Francia porta così a 41 il numero di siti sulla lista del patrimonio mondiale, che comprende anche i
celebri vigneti di Saint- Emilion nella regione di Bordeaux, ma quanti sono quelli italiani? Siamo ancora secondi ai nostri cugini d’Oltralpe?
Ebbene… no! Almeno in quanto ad unicità e bellezza dei nostri patrimoni siamo ancora davanti ed udite udite, è proprio la nostra Italia, spesso bistratta e resa ridicola da una politica che con un immenso eufemismo definirei “poco performante”, la nazione che detiene il maggior numero di siti inclusi nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco, con ben 51 siti, che vorrei elencarvi per ricordare a tutti, per quanto so non ce ne sia bisogno (ma di certo male non fa!), che tesoro abbiamo fra le mani, o ancor meglio sotto i nostri piedi e davanti ai nostri occhi:

1979Arte Rupestre della Val Camonica
1980 (e 1990)Centro storico di Roma, le
proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e San
Paolo fuori le Mura
1980 La Chiesa e il convento Domenicano
di Santa Maria delle Grazie e il ‘Cenacolo’ di Leonardo da Vinci
1982 Centro storico di Firenze
1987 Venezia e la sua Laguna
1987 Piazza del Duomo a Pisa
1990 Centro Storico di San Gimignano
1993 I Sassi e il Parco delle Chiese
Rupestri di Matera
1994 La città di Vicenza e le ville
del Palladio in Veneto
1995 Centro storico di Siena
1995 Centro storico di Napoli
1995 Crespi d’Adda
1995 Ferrara, città del Rinascimento,
e il Delta del Po
1996 Castel del Monte
1996 Trulli di Alberobello
1996 Monumenti paleocristiani di
Ravenna
1996 Centro storico di Pienza
1997 La Reggia di Caserta del XVIII con
il Parco, l’acquedotto Vanvitelli e il Complesso di San Leucio
1997 Residenze Sabaude
1997 L’Orto botanico di Padova
1997 Portovenere, Cinque Terre e Isole
(Palmaria, Tino e Tinetto)
1997 Modena: Cattedrale, Torre Civica e
Piazza Grande
1997 Aree archeologiche di Pompei,
Ercolano e Torre Annunziata
1997 Costiera Amalfitana
1997 Area Archeologica di Agrigento
1997 La Villa Romana del Casale di
Piazza Armerina
1997 Villaggio Nuragico di Barumini
1998 Parco Nazionale del Cilento e
Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la
Certosa di Padula
1998 Centro Storico di Urbino
1998 Zona Archeologica e Basilica
Patriarcale di Aquileia
1999 Villa Adriana (Tivoli)
2000 Isole Eolie
2000 Assisi, La Basilica di San
Francesco e altri siti Francescani
2000 Città di Verona
2001 Villa d’Este (Tivoli)
2002 Le città tardo barocche della Val
di Noto (sud-est della Sicilia)2003Sacri Monti del Piemonte e della
Lombardia
2003 Monte San Giorgio
2004 Necropoli Etrusche di Cerveteri e
Tarquinia
2004 Val d’Orcia
2005 Siracusa e le necropoli rupestri
di Pantalica
2006 Genova, le Strade Nuove e il
Sistema dei Palazzi dei Rolli
2008 Mantova e Sabbioneta
2008 La ferrovia retica nel paesaggio
dell’Albula e del Bernina
2009 Dolomiti
2011 I longobardi in Italia. Luoghi di
potere
2011 Siti palafitticoli preistorici
delle alpi
2013 Ville medicee
2013 Monte Etna
2015 Palermo arabo-normanna e le
cattedrali di Cefalù e Monreale

Cosa notate? Sì… c’è solo un sito (in realtà anche la Val d’Orcia potrebbe essere contemplata come paesaggio vitivinicolo, ma non è stata insignita del riconoscimento per questa speciale peculiarità) espressamente legato al Vino e la speranza, credo condivisa anche da tutti voi, è di vedere presto molte altre aree vitivinicole riconosciute come massime espressioni di unicità, bellezza, salubrità e qualità delle nostre regioni enoiche, che hanno, a mio parere, ognuna il diritto di essere quanto meno prese in considerazione, vi lascio solo pensare all’incanto della vista di Bolgheri con i suoi Cipressi tanto cari a Carducci o le vigne eroiche delle Cinque Terre, per non parlare delle vigne ad alberello Pugliesi o le sterminate distese di vigne del Chianti.
Se avete foto di paesaggi vitivinicoli italiani che vi hanno particolarmente colpito o ai quali siete particolarmente legati, non esitate ad inviarmele o a postare sui social condividendole con me o taggandomi e sarò davvero lieto di pubblicare non appena ne avrò raccolte almeno una per ogni regione italiana.

Viviamo in un paese davvero stupendo e non voglio fare il qualunquista, ma neanche sfociare in argomenti che mi guardo bene da tener fuori dal mio blog, ma mi piace pensare che il Vino, con tutto ciò che c’è intorno e dentro di esso, sia il cuore pulsante di un’Italia che ha ancora tanto da dire ed ancor più da dare a Noi stessi ed al mondo intero. Il Vino è un veicolo stupendo ed ancora sottovalutato per quanto concerne la promozione di un territorio e di un intero paese, attraverso profumi, gusti e colori, ma soprattutto storie uniche e meravigliosamente coinvolgenti! Basterebbe davvero poco… non credete? Intanto iniziamo a raccontarle queste storie! Io nel mio piccolo ci provo da un po’ ormai! 😉


F.S.R.
#WineIsSharing

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