I 50 Vini che ricordo meglio del 2015

Un altro anno insieme è volto al termine, con una moltitudine di assaggi (gli appunti parlano di numeri a 4 cifre) tra i quali alcuni decisamente fuori dalla norma in quanto ad emozioni suscitate in me!
Emozioni a parte, però, la considerazione più importante da fare è quella relativa qualità media dei Vini che ho avuto il piacere e spesso l’onore di ritrovare nel mio calice, che si è dimostrata alta se non altissima anche là dove nomi, denominazioni e congiunture astrali fra economia, marketing e condizionamenti vari non possono compensare lacune nel bicchiere prima, in bocca poi.

Oggi mi sono divertito a ricordare solo alcuni, sembrano essere 50, di quei Vini che hanno scosso la mia anima, hanno preso a schiaffi, a volte, o accarezzato, altre, le mie viscere, senza alcun mero fine promozionale, ma solo per la semplice voglia di condividere con voi una pagina della mia storia enoica, scritta su fogli presi a caso, tra blocchetti regalati dal consorzio di turno alla degustazione del giorno, piuttosto che su una moleskine ormai piena di disegni, scarabocchi, faccine e codici che io stesso stento a decifrare se mi ritrovo a rileggerli a distanza di troppo tempo. Non fa proprio per me scrivere quando sono solo con il Vino, meglio farlo a mentre fredda e cuore ancora tiepido, ma mai troppo caldo, combinerei un casino dietro l’altro!
Dovrei farvi semplicemente i miei migliori auguri, ma non sono molto bravo con queste cose, quindi eccovi i miei 50 Vini (+ qualche extra) del 2015 “né più buono né meno buoni degli altri”, ma solo quelli che col senno di poi mi hanno ricordato momenti particolari, emozioni intense e sensazioni inaspettate.
(L’ordine è rigorosamente casuale e questo elenco non rappresenta in alcun modo una classifica!)

Habemus 2012 – San Giovenale

Vitovska 2011 – Zidarich

Calcaia 2012 – Barberani

Ousia Metodo Classico Millesimato 30 mesi – Socci

Il Castagno 2012 – Fabrizio Dionisio

Crivella Moscato d’Asti 2011 – Mongioia

Es 2013 –
Gianfranco Fino

La Maliosa  Bianco 2013 – La Maliosa

Podium Riserva 2006 – Garofoli

Martin del Nero 2012 –
Fattoria Resta

Tagete 2013 – Poggio Grande

Incrocio Bruni 54 2011 (etichetta oro)
– Terracruda

Esoterico 2011 – Donnachiara

Burson Etichetta Nera 2008 – Tenuta
Uccellina

Cerasa 2013 – Michele Calò & Figli

Duality 2011 – Vignaioli Specogna

Sauvage 1989 – Casa Caterina

Chiarofiore 2012 – Tunia

Darini M.C. 24 mesi – Colognola

Fiero 2013 Bianco – Margò

Fiorfiore 2013 – Roccafiore

Barolo Cannubi Riserva 2007 – F.lli
Serio & Battista Borgogno

Mariné 2011 – Fontezoppa

Brunello di Montalcino 2010 – Le
Potazzine

Brunello di Montalcino Bramante 2006 – Podere Sanlorenzo

Banditone 2006 – Campotondo

Frasi 2005 – Marco Capitoni

Ribolla Gialla 1999 – Valentino Butussi

Riesling 2011 Marco Cecchini

Darini Metodo Classico 24 mesi –
Cantina Colognola

Pietrone 2009 Vallerosa Bonci

Genesi 2009 – Sant’Agata

Mesal 2010 – Terre di Pietra

Brigasco 2006 – Damoli

Cuna/Brendino 2010 – Podere Santa Felicita

Mariasole 2012 – Lucchetti

Donna Francesca 2011- Giovanni Ederle

Reciso 2011 – Pietro Beconcini

Augusto Primo – Mattia Filippi

Rapp 2013 – Rocco di Carpeneto

Manzoni bianco 6.0.13 (da botte) – Corvezzo

Porsenna 2011 – Pomaio

Giusto di Notri 2012 – Tua Rita

Amarone Ambrosan 2007 – Nicolis

La Sengia 2006 Recioto – Carlo Boscaini

Vino Bianco da uve stramature 2014 – Cantina San Biagio Vecchio

Capitolo Laureto 2011 – Milleuna

Titolo 2012 – Elena Fucci

Santagiusta 2011 – Marchesi de Cordano

Nozzinnà 2011 – Li Duni


Special guests i Vini “Anfora” che ho degustato nella mia ricerca sulla vinificazione e l’affinamento in terracotta, che mi hanno stupito dal primo all’ultimo, ognuno per una peculiarità ed un quid diversi: Anfora: Terra Villa Papiano 2014, Persefone Vigne dei Boschi 2013, Menis Filippo Manetti 2013, Quartara 2011-2012 Lunarossa, Ribolla Anfora 2006-2007 Gravner , Lucno 2013 I Cacciagalli, Phos 2013 I Cacciagalli, In Terra 2013 Tenuta la Viola, Bogginanfora 2013 Petrolo, Barricoccio 2012 Tenuta di Rubia al Colle , Ajanoa 2009 Pinchierri Vincola Savese, Il Sava 2007 Pinchierri Vinicola Savese.


Non posso poi evitare di citare i fantastici Vini assaggiati durante la degustazione più interessante e profonda dell’anno, ovvero la mia Trasversale di Verdicchio, che troverete qui: www.verdicchio.it/il-verdicchio-dono-del-cielo-prima-trasversale-di-verdicchio.

Come potrete vedere, ancora una volta, tra i Vini che mi emozionano di più ci sono Vini che hanno come comun denominatore territorio, personalità e qualità, fattori che riescono a far coesistere la viticoltura più convenzionale con quella più “naturale”. Confido in un 2016 ancor più ricco di spunti sui quali dibattere, magari divergere per poi incontrarsi e crescere insieme, verso un contesto enoico ancor più positivo e rispettoso, nel quale il Vino italiano possa affermarsi ancora di più per ciò che è e che può essere, ovvero un vero e proprio Dono della nostra fantastica terra! So che posso sembrare un po’ troppo romantico, ma io ci credo davvero, sarò scemo… bah… chi può saperlo?!? Fatto sta che mi è andata davvero di culo anche quest’anno, perché ricordo solo Vini buoni e neanche un Vino pessimo nel mio bicchiere! :-p

Buon 2016 a tutti e che anche il prossimo anno il Vino continui ad essere condivisione!…
Wine is sharing!


F.S.R.
#WineIsSharing

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