Tappa enoica a Faedis, in Friuli, per scoprire i vigneti, la cantina e i vini del vignaiolo indipendente Marco Cecchini
Oggi vi racconterò del
mio ultimo viaggio enoico in Friuli e nello specifico di una tappa
che non potevo rimandare ancora! Parlo della mia visita alla cantina,
ma ancor prima ai vigneti, di Marco Cecchini. Ho conosciuto Marco
attraverso i suoi vini, tra eventi FIVI, degustazioni e “curiose”
situazioni enoiche in cui siamo stati entrambi coinvolti, ma al
mosaico già molto esaustivo che avevo delineato nella mia mente
mancavano quelle importantissime tessere che solo andandolo a trovare
nel suo habitat naturale avrei potuto far mie.
mio ultimo viaggio enoico in Friuli e nello specifico di una tappa
che non potevo rimandare ancora! Parlo della mia visita alla cantina,
ma ancor prima ai vigneti, di Marco Cecchini. Ho conosciuto Marco
attraverso i suoi vini, tra eventi FIVI, degustazioni e “curiose”
situazioni enoiche in cui siamo stati entrambi coinvolti, ma al
mosaico già molto esaustivo che avevo delineato nella mia mente
mancavano quelle importantissime tessere che solo andandolo a trovare
nel suo habitat naturale avrei potuto far mie.
Di questo vignaiolo
indipendente – tanto da aver denominato la sua azienda Independent
Winery – ho sempre apprezzato la volontà di tenersi a distanza di sicurezza dalle mode e dai luoghi comuni, cercando una propria strada
improntata non sul “se lo faccio così lo vendo meglio!”, bensì
sul “faccio il vino più buono che posso e sono certo che qualcuno
lo apprezzerà!”.
indipendente – tanto da aver denominato la sua azienda Independent
Winery – ho sempre apprezzato la volontà di tenersi a distanza di sicurezza dalle mode e dai luoghi comuni, cercando una propria strada
improntata non sul “se lo faccio così lo vendo meglio!”, bensì
sul “faccio il vino più buono che posso e sono certo che qualcuno
lo apprezzerà!”.
Quella di Marco Cecchini
è una piccola realtà che punta solo ed
esclusivamente alla qualità con uno sguardo indietro alla
tradizione, ma con la mente sempre proiettata verso il futuro. Questo connubio fra passato e presente lo si evince sin dalla conduzione dei vigneti, molto rispettosa ed
attenta nella potatura e con un inerbimento che un tempo sarebbe stato considerato ai
limiti della negligenza, ma che, oggi, rappresenta l’identità contemporanea del
vignaiolo e delle sue vigne a pieno.
è una piccola realtà che punta solo ed
esclusivamente alla qualità con uno sguardo indietro alla
tradizione, ma con la mente sempre proiettata verso il futuro. Questo connubio fra passato e presente lo si evince sin dalla conduzione dei vigneti, molto rispettosa ed
attenta nella potatura e con un inerbimento che un tempo sarebbe stato considerato ai
limiti della negligenza, ma che, oggi, rappresenta l’identità contemporanea del
vignaiolo e delle sue vigne a pieno.
“Crediamo in un agricoltura sostenibile che restituisca dignità alla terra e a chi la lavora”
Siamo a Faedis, nei Colli
Orientali del Friuli, la cantina è piccola, ma dotata di tutto
quanto possa coadiuvare Marco nell’interpretare in maniera
artigianale e sincera il frutto del suo lavoro di squadra con la
vigna.
Orientali del Friuli, la cantina è piccola, ma dotata di tutto
quanto possa coadiuvare Marco nell’interpretare in maniera
artigianale e sincera il frutto del suo lavoro di squadra con la
vigna.
La cosa che mi
impressiona di più del Friuli in generale, ma ancor più di realtà
come questa è una capacità innata di ogni singolo vino di non
invecchiare, ma evolvere, sempre e senza sosta, gradualmente, quasi a
volersi dichiarare imperituri. Dico questo perché gli assaggi fatti
in cantina e soprattutto quelli fatti negli ultimi due anni in giro
per l’Italia e durante i miei hometasting dei vini di Marco Cecchini
sono stati molteplici e con vari e notevoli excursus temporali. Balzi
qua e là nel tempo attraverso ogni varietale coltivato da questo
abile e sensibile vignaiolo, ovvero Pinot Grigio, Friulano, Verduzzo,
Riesling, Refosco e Picolit.
impressiona di più del Friuli in generale, ma ancor più di realtà
come questa è una capacità innata di ogni singolo vino di non
invecchiare, ma evolvere, sempre e senza sosta, gradualmente, quasi a
volersi dichiarare imperituri. Dico questo perché gli assaggi fatti
in cantina e soprattutto quelli fatti negli ultimi due anni in giro
per l’Italia e durante i miei hometasting dei vini di Marco Cecchini
sono stati molteplici e con vari e notevoli excursus temporali. Balzi
qua e là nel tempo attraverso ogni varietale coltivato da questo
abile e sensibile vignaiolo, ovvero Pinot Grigio, Friulano, Verduzzo,
Riesling, Refosco e Picolit.
Scegliere tra annate e
referenze che hanno saputo colpirmi con pennellate così nette di
sfumature differenti sarebbe riduttivo è per questo che vorrei
semplicemente condividere con voi le mie impressioni riguardo ogni
sua referenza, indipendentemente dall’annata:
referenze che hanno saputo colpirmi con pennellate così nette di
sfumature differenti sarebbe riduttivo è per questo che vorrei
semplicemente condividere con voi le mie impressioni riguardo ogni
sua referenza, indipendentemente dall’annata:
Pinot Grigio: eleganza intrigante, per un vitigno che in pochi sanno
trattare con così tanto garbo in Italia. Il territorio abbraccia il
varietale lasciandolo libero di esprimersi ma senza mai dimenticare
le sue origini.
trattare con così tanto garbo in Italia. Il territorio abbraccia il
varietale lasciandolo libero di esprimersi ma senza mai dimenticare
le sue origini.
Tové: quando un blend
diviene espressione in purezza di un territorio e di una regione! Con
questo vino, Marco, ha voluto imbottigliare l’eccellenza friulana
secondo la sua personale interpretazione di Friulano e Verduzzo.Nelle
diverse annate assaggiate costante è stato il bilanciamento della
componente aromatica, tra frutto, fiore e balsamicità, ma ancor più
coerente, di bottiglia in bottiglia, ho trovato la sua forte
mineralità sapida che conferisce forte inerzia alla beva.
diviene espressione in purezza di un territorio e di una regione! Con
questo vino, Marco, ha voluto imbottigliare l’eccellenza friulana
secondo la sua personale interpretazione di Friulano e Verduzzo.Nelle
diverse annate assaggiate costante è stato il bilanciamento della
componente aromatica, tra frutto, fiore e balsamicità, ma ancor più
coerente, di bottiglia in bottiglia, ho trovato la sua forte
mineralità sapida che conferisce forte inerzia alla beva.
Riesling (renano):
inutile nascondersi dietro ad un dito! L’ho detto e scritto più
volte e non temo di ribadire che quello di Marco Cecchini è a mio
modesto parere uno dei Riesling (Renano) meglio interpretati in
Italia. Parliamo di una piccolissima produzione, in cui le piante ed
il terreno, nelle annate giuste, donano al vignaiolo uve di grande
qualità. Questo Riesling stupisce da giovane, con la sua affabilità
delicata ma nitida, e stordisce da “grande”, quando qualche anno
di bottiglia enfatizza note minerali affumicate oltre all’accenno
tipico (non eccessivo, altrimenti sarebbe un difetto) di “gout de
petrol”, che per i meno avvezzi agli eno-francesismi fighetti non è
altro che l’”odore de benza”. Acidità marcata ma bilanciata,
capace di spingere il sorso dritti dritto giù nell’anima.
inutile nascondersi dietro ad un dito! L’ho detto e scritto più
volte e non temo di ribadire che quello di Marco Cecchini è a mio
modesto parere uno dei Riesling (Renano) meglio interpretati in
Italia. Parliamo di una piccolissima produzione, in cui le piante ed
il terreno, nelle annate giuste, donano al vignaiolo uve di grande
qualità. Questo Riesling stupisce da giovane, con la sua affabilità
delicata ma nitida, e stordisce da “grande”, quando qualche anno
di bottiglia enfatizza note minerali affumicate oltre all’accenno
tipico (non eccessivo, altrimenti sarebbe un difetto) di “gout de
petrol”, che per i meno avvezzi agli eno-francesismi fighetti non è
altro che l’”odore de benza”. Acidità marcata ma bilanciata,
capace di spingere il sorso dritti dritto giù nell’anima.
Un’eccezione, in Italia.
Refosco d.p.r.: il vino
che non ti aspetti, quello in cui l’occhio, la sensibilità e la
voglia di qualità del vignaiolo fanno la differenza. Il Refosco è
un varietale che può dar vita a vini scontati, di poca personalità
se si lascia fare troppo (in senso lato ed in senso stresso) alla
pianta. Potatura, diradamento ed un’ulteriore selezione finale delle
uve migliori possono permettere a questo vitigno storico di
esprimersi al meglio. Il Refosco di Marco Cecchini ha personalità da
vendere sin da giovane, ma è con qualche anno di bottiglia che
dimostra e mostra tutta la sua stoffa: intenso, complesso, sensuale
nella sua speziatura naturale e decisamente profondo al sorso, in cui
spicca per lunghezza.
che non ti aspetti, quello in cui l’occhio, la sensibilità e la
voglia di qualità del vignaiolo fanno la differenza. Il Refosco è
un varietale che può dar vita a vini scontati, di poca personalità
se si lascia fare troppo (in senso lato ed in senso stresso) alla
pianta. Potatura, diradamento ed un’ulteriore selezione finale delle
uve migliori possono permettere a questo vitigno storico di
esprimersi al meglio. Il Refosco di Marco Cecchini ha personalità da
vendere sin da giovane, ma è con qualche anno di bottiglia che
dimostra e mostra tutta la sua stoffa: intenso, complesso, sensuale
nella sua speziatura naturale e decisamente profondo al sorso, in cui
spicca per lunghezza.
Concludo con due vini da
dessert, meditazione, colazione, merenda… insomma, questi vini come
tutti i vini buoni, con residuo o meno, vanno bevuti secondo le
proprie esigenze, i propri gusti e la propria attitudine! Parlo del
Verlit e del Picolit di Marco Cecchini.
dessert, meditazione, colazione, merenda… insomma, questi vini come
tutti i vini buoni, con residuo o meno, vanno bevuti secondo le
proprie esigenze, i propri gusti e la propria attitudine! Parlo del
Verlit e del Picolit di Marco Cecchini.
Il Verlit mi fa pensare
ai friulani, sempre a cavallo fra una sorta di rude concretezza e la
grande e generosa ospitalità. E’ questo il Verlit, uno dei quei vini
con cui devi entrare in empatia per apprezzarlo fino in fondo ma se
lo fai rischi di finire la bottiglia!
ai friulani, sempre a cavallo fra una sorta di rude concretezza e la
grande e generosa ospitalità. E’ questo il Verlit, uno dei quei vini
con cui devi entrare in empatia per apprezzarlo fino in fondo ma se
lo fai rischi di finire la bottiglia!
Il Picolit, invece, è
gioia, luce, intensa armonia. Un vino raro, che affascina sin dal
bicchiere in cui ti sembra di aver appena versato luce liquida, per
poi ammaliare con aromi eleganti mai sbilanciati dal miele alla
mandorla, passando per tonalità candite di agrume e albicocca. E’ in
bocca, però, che capisci di essere con le spalle al muro e di non
avere scampo! L’estremo equilibrio fra dolcezza e freschezza, la
piacevole carezza al palato unita alla stimolante complessità ne
fanno un vino mai stucchevole, mai noioso!
gioia, luce, intensa armonia. Un vino raro, che affascina sin dal
bicchiere in cui ti sembra di aver appena versato luce liquida, per
poi ammaliare con aromi eleganti mai sbilanciati dal miele alla
mandorla, passando per tonalità candite di agrume e albicocca. E’ in
bocca, però, che capisci di essere con le spalle al muro e di non
avere scampo! L’estremo equilibrio fra dolcezza e freschezza, la
piacevole carezza al palato unita alla stimolante complessità ne
fanno un vino mai stucchevole, mai noioso!
Il Picolit, per fortuna,
è un lusso, di quelli che, anche volendo, non potresti prenderti
troppo spesso, dato l’esiguo numero di bottiglie che ognuno di noi
potrebbe mettersi in cantina.
è un lusso, di quelli che, anche volendo, non potresti prenderti
troppo spesso, dato l’esiguo numero di bottiglie che ognuno di noi
potrebbe mettersi in cantina.
Che dire di più di questa piccola cantina friulana e del suo vignaiolo? Forse che, ancor prima di essere bravo a far vino è un uomo dalla grande umanità e mi piace pensare che questo influisca molto sul modo unico che i vini di Marco hanno di arrivare a “tutti” con schiettezza, pur mantenendo grande eleganza e complessità. Se capitate da quelle parti, fate un salto da lui e costringetelo ad invitarvi a cena… è anche un ottimo cuoco!😉
F.S.R.
#WineIsSharing
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