Una “new entry” a Cortona terra di Syrah – Cantina Canaio

Parliamo spesso di terroir, di vitigni autoctoni, ma non sempre le due cose vanno di pari passo in quanto esistono, in Italia, areali che hanno accolto varietali alloctoni facendoli propri a tal punto da trovare in essi il veicolo d’elezione per l’espressione della propria identità territoriale.
Uno di questi areali è, sicuramente, quello di Cortona, casa toscana del/la Syrah.
cortona cantina canaio
Come ho avuto modo di scrivere più volte, per me l’identità territoriale, varietale e del singolo produttore o vignaiolo è fondamentale e rappresenta il focus della mia ricerca enoica da sempre ma con il passare del tempo e l’incedere degli assaggi non è stato difficile rendersi conto di quanto quest’identità non potesse dipendere unicamente dal rapporto tra vino e tradizione, tra vitigno e storicità, vuoi per l’evoluzione della viticoltura e dell’enologia vuoi per gli importanti cambiamenti climatici ai quali stiamo assistendo negli ultimi anni.
E’ questo il caso di Cortona e della sua Syrah, “uva” portata – con buone probabilità – dai francesi in epoca napoleonica resa grande da realtà locali che hanno saputo interpretare al meglio questo vitigno in questa terra.
Ho avuto modo di scrivere in passato di due riferimenti assoluti per questo territorio come Fabrizio Dionisio e Stefano Amerighi, ma oggi tocca ad una delle mie ultime piccole grandi scoperte: la Cantina Canaio.
cantina cortona
Siamo a Farneta, dove Mirco Zappini, sua moglie Pamela, il suocero Simone e la suocera Oriana formano l’organico di quella che, come avrete già capito, è una realtà molto piccola, ma dal grande potenziale. Sì, si tratta di un’altra piccola cantina a conduzione familiare, una di quelle in cui l’anima devi mettercela per forza, una di quelle di cui mi piace scrivere anche solo per il proprio valore sociale.
Una famiglia dedita alla viticoltura da oltre 30 anni, ma solo recentemente Mirco, dopo anni di vendita delle uve da parte dell’azienda agricola, ha deciso di dedicare un piccolo e vocato fazzoletto di vigna di 1,7Ha ad una produzione di qualità mirata alla nascita di 2 vini in purezza: un Syrah ed un Merlot.
Dal 2014 – non proprio l’annata ideale per iniziare! – è lui in prima persona ad occuparsi dei trattamenti in vigna e dei lavori di cantina, dell’etichettatura e del confezionamento dei cartoni ma da quest’ultima vendemmia può contare sul sostegno – oltre a quello della sua famiglia – di un amico fraterno, grande appassionato del mondo del vino, che ha deciso di imbarcarsi con lui in questa pazza impresa.
All’inizio di questa vera e propria storia d’amore con la vigna e con il vino Mirco si sentiva spaesato ed incerto, ma al contempo la sua incertezza era bilanciata dalla curiosità e dalla voglia di fare, nonché dalla consapevolezza di disporre di un terreno altamente vocato alla coltivazione di un’uva complessa ed intrigante, come la Syrah.
L’iniezione di sicurezza non tardò ad arrivare! Fu durante una cena in un noto ristorante di Cortona, nella quale vennero serviti dei vini alla cieca, che il Syrah 2014 della Cantina Canaio si fece notare per la prima volta, attirando l’attenzione di produttori e appassionati, che ne tessero le lodi.
Uno di questi, in particolare, ancora oggi è il primo a confrontarsi con Mirco e a mettere a sua disposizione la propria esperienza di vignaiolo.
Per ora questa piccola realtà ha prodotto un’inezia, arrivando a poco più di 6000 bottiglie nella 2015, ma da quest’anno la produzione aumenterà attestandosi attorno alle 10000 bottiglie. Come avrete intuito, la volontà di Mirco è quella di continuare sulla strada di una produzione contenuta e di qualità, che possa permettergli di gestire tutto in prima persona e di portare in bottiglia vini di forte identità.
Personalmente ho avuto modo di assaggiare solo il Syrah dell’azienda Canaio, per cui è di questo vino che condividerò le mie impressioni:
vino syrah canaio cortona
“Il Calice” IGT Toscana Syrah 2015 – Cantina Canaio: stappo la bottiglia durante una delle mie sessioni d’assaggio giornaliere ed inizio a confrontarmi con questo vino alla seconda annata di produzione. Lo trovo timido, introverso, lo lascio in pace per un po’, magari ha solo bisogno di un po’ di spazio vitale, di una boccata d’aria fresca o forse – dato il nome – ha solo bisogno di prendere confidenza con “il calice”.
Lo dimentico per tutta la sera – mea culpa –, ma a fine serata il mio naso torna curioso nel calice di quel Syrah ora più aperto e disinvolto, pronto a dirmi di più della sua personalità e della sua terra. Un vino ancora votato alla freschezza di aromi giovani ed elegantemente spensierati tra fiore e frutto, con una speziatura classica che rende il profilo aromatico intrigante e sensuale senza prevaricare gli altri profumi. In bocca entra ampio per poi tendersi e distendersi in un sorso di buona dinamica e lungo quanto basta ad appagarmi. L’argilla attraversata da sabbia e limo e la buona annata si sentono nella maturità della materia e della trama tannica di questo Syrah che seppur giovane si fa già apprezzare per a sua complessità.
terreni vigna cortona
Un’azienda che continuerò a seguire con interesse, in quanto certo di una continua crescita in termini di qualità e di identità, anche alla luce dei nuovi impianti fatti nei 3,5 Ha acquistati sempre in zona Farneta. E’ fondamentale per un’azienda come questa arrivare ad una soglia di produzione che possa permettere al produttore di sussistere, perché al di là del romanticismo delle piccolissime realtà – che io ammiro ed apprezzo – fare vino è un lavoro e come tale deve necessariamente gratificare chi lo fa in maniera umana ed economica.
 
F.S.R.
#wineissharing

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