I miei assaggi “dolci” del 2017 – Vini passiti ma non solo…

Concludo la mia rassegna di ricordi liquidi dell’anno appena trascorso in dolcezza, ma con equilibrio e cercando di tenere alla larga la stucchevolezza!
E’ proprio l’equilibrio la dote peculiare di ogni passito o vino da dessert o vino da
meditazione – che dir si voglia – selezionato tra quelli assaggiati negli ultimi 12 mesi in giro per l’Italia.

migliori passiti italiani
Quante volte vi sarà capitato di sentire (o persino di
dire!) la fatidica frase “a me i vini dolci non piacciono”,
beh… la dolcezza, se ben ben dosata e se sorretta da una buona e
mai noiosa complessità aromatica, da una struttura importante, ma
non imponente e da una suadenza che sfoci nell’eleganza e non
nell’eccesso di ruffiana morbidezza, magari con un inerziale finale
sapido, non è da demonizzare, anzi! Io, che da sempre, sono attratto
da grandi, seppur ben bilanciate, acidità, e da profonda mineralità,
non disdegno di terminare una cena, una chiacchierata con un po’ di
dolce armonia.
Il vino dolce è e è stato per
secoli in Italia, il vino della festa, quello riservato alle
occasioni importanti e, quindi, un pezzo importante delle tradizioni
locali e della storia del vino italica.
Dai caratelli di Vin Santo tramandati
di generazione in generazione, all’interessantissima storia del Marsala,
passando per la Muffa Nobile del lago di Corbara e le radici
territoriali del Moscato di Scanzo, senza dimenticare l’eccellenza
del Dolce Naturale pugliese e dei grandi passiti friulani per finire con i solari passiti siciliani e le mille e più
interpretazioni dell’uva Moscato dal Nord al Sud della penisola.
Insomma, dietro a vini dolci ma anche a quelli che Veronelli chiamava “vini da meditazione”  c’è
tanta tradizione e, quindi, ci sono racconti e momenti di vita
vissuta intrisi di familiarità e di territorialità, un’identità
che spesso non scorgiamo dietro a questa vera e propria nicchia
d’eccellenza dell’Italia enoica.

Tra questi vini, si tratti di uve passite (in pianta, in cassette, sui graticci e appese), di vino da uve surmature/stramature, vendemmie tardive, di “muffato”, di vin santo o di vino liquoroso e/o fortificato, troverete quelli che tra gli assaggi di questo 2017 mi hanno colpito di più.

I miei vini dolci e da “meditazione” del 2017

Moscato Rosa – Alto Adige Moscato Rosa Vendemmia
Tardiva 2014 – Castel Sallegg;

Erbaluce di Caluso Passito 1967 – Gnavi;

Sulé – Caluso Passito Doc 2010 – Orsolani;
Ramandolo – Ramandolo Docg 2015 –
Micossi;

Picolit –  Colli Orientali del Friuli Docg
2011 – Giovanni DRI il Roncat;

Picolit – Colli Orientali del Friuli
Docg 2012 – Specogna;

Verlit – Colli Orientali del Friuli
Doc 2008 – Marco Cecchini;



Verduzzo Passito – Igt Venezia Giulia 2013 – Simon de Brazzan;


Torcolato – Breganze Doc 2008 – Firmino Miotti;


Ad Nonam – Passito Igt Veneto Orientale
dolce 2015 – Tenuta Mosole;

Capitel
– Recioto di Gambellara Docg 2015 – Az. Agr. Cavazza;



La Sengia – Recioto della Valpolicella Classico 2011 – Carlo Boscaini;


Moscato di Scanzo Docg 2009 – La
Brugherata;

Nove Rossopassione – Moscato di Scanzo Passito –
Sassi della Luna;



Dlica’ Malvasia Vendemmia – Vino Rosso
da uve stramature – Cascina Gilli;



Siloso – Elba Aleatico Passito 2013 – Arrighi;

Sciacchetrà – Cinque Terre Sciacchetrà 2012 –  Possa;

Il Cacciato – Vino da Tavola 2008 –
Croce di Febo;

Armida – Vin Santo del Chianti Riserva
2012 – Castelvecchio;

Recinaio – Vin Santo Doc 2004 –
Sangervasio;

Aria – Vin Santo del Chianti Occhio
di Pernice 2007 – Pietro Beconcini;



Vincenzino – Fiano Passito 2013  –
Fornacelle



Calcaia – Orvieto Classico Superiore Passito 2015 – Barberani;


Moscato – Igt Umbria 2014 – Barberani;


Passum – Marche Rosso Passito 2008 –
Il Conventino di Monteciccardo;

Vino Cotto – Stravecchio di Loro Piceno
Riserva 2004 – Tiberi;

Visciola – bevanda aromatizzata a base
di vino e visciole – Terracruda;

Rambela Passito – Tenuta Uccelina;

Anforgettabol – Vino da uve stramature 2015 – Cantina San Biagio Vecchio;

Es più sole – Primitivo di Manduria
Dolce Naturale DOC – Gianfranco Fino – 2012;

Genius – Primitivo del Salento IGT Cru
2007 – Milleuna;

Heglios – Moscato Dolce Puglia IGP 2014
– Az. Agr. Toto;



Egò – Moscato (Reale) Passito Igt Molise 2009 – Angelo d’Uva;


Passito di Aglianico 2008 – Luigi Tecce;


Peppina – Moscato di Saracena 2016 –
Giuseppe Calabrese;



Calabria Moscato Passito Al Governo Di
Saracena 2010 – Feudo di Sanseverino;

Greco di Bianco DOC Passito 2013 – Lucà
Santino;

Moscato di Sorso e di Sennori
Confraternita del Moscato di Sorso e di Sennori;

Malvasia di Bosa Riserva 2013 –
Columbu;

Vernaccia di Oristano Riserva 2003 –
Silvio Carta 1929;

Alcova – Passito di Pantelleria DOC –
Coste Ghirlanda – 2012;

Grillo d’Oro – Terre Siciliane
Passito 2012 – Tenuta Gorghi Tondi;

El Aziz – Grillo Sicilia Igt Vendemmia Tardiva – Fina;


Zibibbo – Terre Siciliane Igp – Terre del Sole;

Malvasia delle Lipari Passito Doc 2014 – Fenech;

Marsala Superiore Garibaldi Dolce Doc –
Martinez;

Marsala Vergine Riserva Doc 1980 (Secco) – Intorcia;


Baio Baiata – Marsala Vergine Doc (Secco) – Alagna.


Come per i precedenti elenchi, anche in questo caso l’ordine è puramente casuale e non di gradimento e la lista non rappresenta in alcun modo una classifica. La selezione dei vini in questione è frutto del connubio fra considerazioni oggettive riguardanti correttezza e pulizia del vino e sensazioni individuali correlate al gusto e all’emozionalità di assaggi spesso fortemente radicati nell’identità di un territorio e nella storia personale di ciascuno dei produttori.
Fare vini dolci, passito e “derivati” oggi non è semplice data la poca richiesta e le difficoltà produttive e proprio per questo ho reputato opportuno dare ampio spazio anche a questi, sin troppo spesso dimenticati, assaggi così intrisi di “sole, di luce e di aria”.
F.S.R.
#WineIsSharing

Lascia un commento

Blog at WordPress.com.

Up ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: