Coravin?
di versare il vino dalla bottiglia senza rimuovere il tappo. Ciò
significa che l’ossigeno non può entrare nella bottiglia, scongiurando così l’ossidazione. Si ha, quindi, la libertà di versare qualsiasi vino,
in qualsiasi quantità, quando si vuole senza doversi preoccupare di dover terminare il contenuto di un’intera bottiglia o
ancor peggio di doverla buttare perché ossidata.
sottilissimo ago (ne esistono 3 diverse misure) che viene inserito all’interno del tappo in sughero; viene successivamente premuto un apposito tasto che inietta un gas inerte (l’Argon) nella bottiglia
ancora sigillata; il vino, grazie alla pressione, scorre attraverso
l’ago permettendo così la mescita. In questo modo l’ossigeno non
viene mai a contatto con il vino. il piccolo foro sul
tappo si richiude spontaneamente in poco tempo grazie alle
caratteristiche naturali del sughero.
Una volta estratto l’ago e rimosso il Coravin, la bottiglia potrà tornare a riposare in cantina per diversi mesi (io personalmente ne ho testato l’affidabilità fino a 15 mesi, ma dipende molto dalla quantità di vino rimasta nella bottiglia e dalla qualità dei tappi).
Coravin è Greg Lambrecht, non un semplice winelover, bensì un uomo
con un background in fisica, ingegneria meccanica, energia nucleare e
dispositivi medici e un grande amore per il vino, ovviamente!
molte delle più grandi invenzioni sono nate in un garage, il Coravin
poteva solo nascere in una cantina e nello specifico in quella dello
stesso Greg Lambrecht, che si trovo in una situazione così
spiacevole per lui da spingerlo a brevettare questo geniale
strumento: sua moglie era incinta e non potendo bere vino Greg si
trovò a dover stappare bottiglie lasciandone buona parte per i
giorni successivi, con ovvi problemi di ossidazione. Fu in quel
momento che capì di voler continuare a godersi anche solo un paio di
calici senza doversi “scolare” tutta la bottiglia da solo. Pensa
che ti ripensa… Eureka! E se potessi spillare i miei 2 bicchieri di
vino senza dover stappare la bottiglia?!
prototipo di Coravin prese forma e io, nel mio piccolo, ho avuto
l’onore e il piacere di testare il primo modello appena uscito sul
mercato ormai più 4 anni fa.
scettico all’arrivo del mio primo Coravin direttamente dalla sede di
Amsterdam con la richiesta di testarne la qualità e le fruibilità,
ma è bastato prendere un po’ di confidenza con l’utilizzo e
comprenderne a pieno le dinamiche di incidenza sul vino per non
poterne più fare a meno.
vini ogni giorno – anche a casa – e per motivi di studio, di
valutazione o di semplice curiosità vuole comparare in una
degustazione orizzontale più vini prodotti in zone, areali, cru
diversi con lo stesso varietale piuttosto che annate differenti di
una stessa referenza in verticale è stata una vera e propria
rivoluzione!
passati mesi prima che mi convincessi davvero ad utilizzare il
Coravin anche su bottiglie “importanti”, in quanto la mia
preoccupazione principale era la tenuta nel tempo. Stappando o,
addirittura, riassaggiando con l’utilizzo dello stesso Coravin
bottiglie “coravinate” (neologismo che non ho coniato io, non me ne vogliate!) fino a 12 mesi prima e constatando lo
stato di integrità e di assenza di ossidazione del vino il mio
sodalizio con questa rivoluzionaria invenzione si concretizzò.
miei “hometastings” e lo porto spesso con me utilizzandolo con
quei produttori che si propongono di farmi degustare molti vini,
comprese vecchie annate di cui restano solo qualche bottiglia,
evitando così di dover stappare tutte le referenze per una sola
persona.
ancora abbastanza esoso, ma per un utilizzo casalingo moderato vi
renderete conto non essere poi così costoso, mentre per un utilizzo
professionale – specie in ristoranti o wine bar – il ritorno
copre abbondantemente la spesa. Sì, perché è grazie al Coravin che
molti ristoranti nel mondo e, sempre più anche in Italia, hanno
potuto inserire intere liste di referenze di alto livello e magari in
annate particolarmente rare da servire “by the glass”, ovvero al
calice senza dover far acquistare l’intera bottiglia al cliente e
permettendo ai sommelier di abbinare un singolo vino ad ogni portata
senza dover stappare una bottiglia per ogni calice in caso di una o
poche richieste di quel tipo di menù degustazione.
Ci tengo a farvi notare, inoltre, la maggior sicurezza da parte del cliente nel vedersi servire un calice tramite l’utilizzo del Coravin, che a differenza dei “vecchi dispenser” multipli (che tra l’altro, utilizzavano e utilizzano per lo più azoto, un gas molto men o performante dell’Argon sia come tenuta all’ossidazione che come incidenza sul vino), garantisce la fruizione di una bottiglia ancora intatta nella capsula e nel tappo. Inutile dirvi che questo scongiuri già a prima vista un eventuale “refill” di una bottiglia con un altro vino.
Unico “limite”? Non può essere utilizzato con vini frizzati e spumanti, ma sarà un motivo in più per condividere le vostre “bollicine” al fine di terminarne la bottiglia finché potrà ancora dare il meglio di sé.
Info aggiuntive e novità direttamente da “casa” Coravin
c’è di nuovo in Coravin? (Nuovi modelli e tappi a vite)
ha lanciato nell’autunno 2017 gli ultimi accessori per il vino: il
tappo a vite e l’aeratore. Il tappo a vite viene utilizzato con vini
a tappo a vite insieme al dispositivo Coravin. È semplice da usare,
basta rimuovere il cappuccio originale e toccarlo rapidamente con il
tappo a vite Coravin disponibile in due dimensioni. Questo tappo a
vite ha un silicone attraverso il quale passerà l’ago del Coravin.
Il tappo a vite conserva i tuoi vini fino a 3 mesi. Inoltre,
l’aeratore Coravin migliora l’esperienza del vino immediatamente
areando con una ponderata quantità d’aria il vino mentre lo si
versa. Ciò consente al tuo bicchiere di vino di “respirare” e di
aprirsi senza una previa lunga decantazione, mentre il resto della
bottiglia rimane perfettamente conservato (cosa che non accadrebbe
decantando nel modo classico). È l’aggiunta perfetta a tutti i
sistemi Coravin, è sufficiente collegare l’aeratore del vino Coravin
allo scarico del sistema di vino Coravin e utilizzarlo normalmente. I
nostri test hanno dimostrato una notevole differenza e questo
strumento permette di poter decidere di assaggiare un vino che
avrebbe bisogno di essere stappato almeno un’ora prima anche
all’ultimo momento.
Coravin è così importante e cosa potresti suggerire agli amanti del
vino in Italia per convincerli dell’effettiva utilità del Coravin? Coravin ti dà la libertà al bicchiere. Poiché
l’ossidazione non è più un problema, puoi provare i tuoi vini
quando e dove vuoi e il resto della bottiglia rimarrà integra fino
al prossimo assaggio. Si possono assaggiare diversi vini alla volta e
magari provare la stessa bottiglia nel tempo per valutarne
l’evoluzione senza doverne stappare una ogni volta. Coravin è usato
a casa da molti winelovers ma soprattutto da ristoranti e wine bar,
nonché da produttori di vino e da rappresentanti che non devono più
girare con bottiglie aperte o stappare una singola nuova bottiglia in
ogni “locale” in cui andranno a presentare i vini in catalogo.
Quanto costa, come e dove acquistare il Coravin?
Partendo dal presupposto che siete liberi di acquistarlo ovunque vogliate, ci tengo a concludere questa panoramica sull’invenzione che più di tutte ha rivoluzionato il mondo del vino e la vita di addetti ai lavori e appassionati negli ultimi anni, con un piccolo “regalo” che ho messo a punto per voi con Showine:
– date le numerose richieste su costi e modalità di acquisto, da oggi, potrete usufruire di uno sconto del 10% su tutti i modelli e tutti gli accessori Coravin presenti in catalogo su www.showine.it/accessori/coravin utilizzando il codice WBR.
Ringrazio la sede centrale di Coravin per avermi fornito le informazioni necessarie alla stesura di questo contenuto e Showine che ha accettato di buon grado la mia proposta omaggiando tutti i lettori wineblogroll.com con questa importante promozione.
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