Uva Sapiens – Agronomia ed Enologia con un approccio olistico

In questo wine blog leggerete spesso di vignaioli e di produttori che producono il loro vino in prima persona occupandosi delle proprie vigne e vinificandone le uve. Altrettanto spesso quei vignaioli o produttori di vino si avvalgono del supporto di figure che operano nel campo agronomico ed enologico che hanno un ruolo fondamentale nel permettere a quella realtà di esprimere al meglio il potenziale del proprio terroir fatto delle persone, dei terreni, delle condizioni climatiche, delle piante e delle uve che ne fanno parte.

E’ bellissimo per me raccontare la storia e condividere i vini di piccoli vignaioli artigiani che fanno effettivamente tutto “da soli”, ma è altrettanto importante evitare che figure importanti e qualificate come quelle dell’agronomo e dell’enologo vengano mistificate.

E’ per questo che continuo a dare spazio a professionisti che operano nel mondo del vino, dalla vigna alla bottiglia, che ho avuto modo di incontrare durante il mio cammino enoico.

Oggi è la volta di Uva Sapiens, un team di agronomi ed enologi con una visione rispettosa dalla vigna alla bottiglia.

enologi agronomi

– Come nasce la vostra attività?

Risponde Mattia Filippi: – La nostra attività nasce da un incontro fra tre persone che ad un certo punto dei loro cammini singoli hanno deciso di condividere le loro esperienze e competenze. Io, Roberto Merlo e Umberto Marchiori, pur venendo da territori diversi (Trentino, Veneto e Friuli V.G.), ci conoscevamo tramite amici e contatti lavorativi comuni. È nata un’intesa, in particolare su un approccio “olistico” alla consulenza vitivinicola, e quindi l’idea di creare un team di tecnici capaci di accompagnare le aziende nella valorizzazione delle loro potenzialità, dalla vigna ai mercati. In un secondo momento si è unito a noi anche Leone Braggio, e la squadra si è consolidata. E sta tuttora crescendo con nuove figure e collaborazioni.

mattia filippi enologo

– Cos’è Uva Sapiens e chi siete?

Risponde Umberto Marchiori: – Uva Sapiens è l’intelligenza della natura in continua evoluzione.
Abbiamo scelto questo nome per la nostra società di consulenza perché il nostro modus operandi, come già accennava Mattia, punta a comprendere e valorizzare in primis la “materia prima”, ovvero ciò che ogni cantina ha a disposizione, uva, terra e uomini. A partire da questo principio ideiamo ed elaboriamo progetti di qualità nel percorso terra, vigna, cantina, bottiglia, che puntano alla sostenibilità economica e ambientale con lo sguardo fisso ad un obiettivo chiaro: l’espressione massima del potenziale dei nostri partner. Il nostro supporto alle aziende riguarda progetti di qualità volti all’espressione massima dell’identità. E spazia dalla consulenza strategica sullo studio del territorio, alla gestione del verde e alla difesa dalle malattie; dal creare nuovi vini pensandoli fin dal vigneto, alla gestione della cantina, assemblaggi e affinamenti, fino alla ottimizzazione dei flussi di lavorazione e al posizionamento del vino sul mercato, inclusa la formazione completa del personale.

formazione potatori

– Quali sono le migliorie e i vantaggi apportati in campo dal vostro approccio agronomico?

Risponde Roberto Merlo: – Penso che uno degli elementi più innovativi del nostro approccio stia nell’impegno a creare progetti costantemente verificabili nella loro evoluzione, ideati per formare all’autonomia i gruppi di lavoro delle aziende che ci consultano. Il nostro operato si riassume in tre passi: il primo è la condivisione degli obiettivi aziendali dei partner, da cui nasce l’elaborazione di progetti personalizzati. Il secondo è la concretizzazione dei progetti, che avviene con l’azione sinergica e coordinata dei componenti del team, sfruttando le competenze dei singoli e le specializzazioni tecniche acquisite in campo agronomico viticolo, vitivinicolo, enologico. L’adozione delle tecnologie più moderne e la collaborazione con università ed enti di ricerca ci permettono di esplorare ogni via possibile per raggiungere gli obiettivi di volta in volta fissati.

Infine c’è il terzo passo, a cui teniamo in maniera particolare: è la continua verifica del percorso intrapreso. Questo perché siamo convinti che per essere vincente un progetto deve essere figlio di corrette osservazioni e deduzioni, creativo, flessibile di fronte agli imprevisti, adattabile al mutare di condizioni che spesso la natura impone.

conduzione vigna bio

– Il vostro metodo gode di certificazioni specifiche?

Risponde Leone Braggio: – No, non esistono “certificazioni” come sono comunemente intese per le aziende. La garanzia sulla bontà del nostro operato arriva da un lato dalla costante attività di aggiornamento che intraprendiamo presso centri di ricerca e università, dall’altra dalle molte
cantine in Italia, Europa e USA che continuano a chiedere la nostra collaborazione.

Più che un metodo, il nostro è un approccio che riesce a identificare, ordinare, interpretare ed esprimere tutte le complesse variabili che interagiscono nella “matrice” produttiva che va dalla vigna alla bottiglia. Un grande vino, è il frutto di un percorso fatto di singole, piccole e dettagliate scelte che devono avere
necessariamente un “pensiero” comune e un’idea forte e chiara a monte.

– Quali sono i vostri obiettivi primari?

Risponde Umberto Marchiori: – Il nostro obiettivo primo, come singoli e come società, è l’evoluzione. Uva Sapiens come Homo sapiens. Perché per evolvere è necessario avere coraggio, mettersi in gioco, anche rischiare. Ogni singolo passo richiede capacità di osservazione e analisi, valutazione di rischi e opportunità, creatività nell’elaborare soluzioni e coraggio nell’effettuare le scelte necessarie. Non è facile certo! Ma è solo evolvendo che si può crescere. E questo vale per noi come per i nostri partner; si cresce insieme.

corsi vignaioli

– Dove operate attualmente?

Risponde Mattia Filippi: – Abbiamo una trentina di collaborazioni attive in Italia, Europa e Stati Uniti. I progetti sono modulari e diversificati, per esempio in Sicilia collaboriamo su progetti enologici con Cantine Colomba Bianca, Musita e aziende biodimaniche come Porta del Vento o Marco De Bartoli, dove gestiamo la parte viticola. In Toscana abbiamo progetti viticoli con Ornellaia, Isole e Olena. In Veneto collaboriamo in progetti specifici per esempio con Dal Forno, o in aziende con continue evoluzioni di ricerca nel mondo del biologico come Diesel Farm, Tenuta La Cà e Antica Quercia o progetti di territorio con il Consorzio Conegliano Valdobbiadene Superiore DOCG, per citarne solo alcune. In Piemonte da anni collaboriamo con continui progetti di ricerca con Proprietà Sperino. In Romania seguiamo Rasova Winery, Petro Vaselo e altre realtà; mentre in Napa Valley (USA) curiamo da anni i vigneti del gruppo Harlan Estate con Promontory, Bond e The Napa Valley Reserve, e ancora a St. Helena Dana Estate e Merryvale.

Stanno iniziando collaborazioni anche in Croazia, Moldavia e Russia.

consulenti agronomici

– Quali sono i risultati raggiunti dal vostro team ad oggi?

Risponde Roberto Merlo: – Uno dei risultati più belli è quello di continuare a collaborare negli anni con i clienti che ci scelgono, creando un rapporto di partner più che da cliente-fornitore.

Fissare degli obiettivi chiari, è sempre stato per noi il primo passo per poterli raggiungere.

Negli anni si è lavorato molto per ottenere dei vini di alta qualità e riconosciuti dal mercato, ma oggi siamo fortemente coinvolti in progetti dove i nostri clienti vogliono scoprire, elevare e dare valore, attraverso il vino, all’identità dell’Azienda, di un vigneto o di un territorio.

dendrochirurgia vite

– Come vedete la situazione vitivinicola italiana anche rispetto ai cambiamenti climatici?

Risponde Leone Braggio: – Per tornare su una parola già usata, la situazione è in continua evoluzione. E con questo intendiamo dire che ogni annata, anzi ogni singola stagione, presentano elementi nuovi ai quali bisogna essere pronti a rapportarsi. Diventa sempre più importante saper osservare e “ascoltare” con attenzione, accrescere la propria sensibilità, per comprendere come agire nella maniera migliore e più rispettosa della natura e del suo equilibrio. La continua ricerca e aggiornamento ci aiuta molto in tal senso.

taglio vino enologo

– Per quanto sia prematuro e affrettato dare giudizi, qual è la vostra valutazione sull’andamento dell’annata in corso?

Risponde Umberto Marchiori: – Come sempre è difficile dare dei giudizi su come finirà il 2018, sicuramente è un’annata dove la competenza e l’organizzazione aiutano ad affrontare le continue sollecitazioni meteo-climatiche, da nord a sud e da est a ovest. È quasi scontato dire che lavorare con la Natura è difficile, ma non scordiamoci che la Natura riserva spesso anche delle sorprese che ci permettono ancora di meravigliarci anno dopo anno.

Ringrazio il team di Uva Sapiens per la disponibilità nel rispondere alle mie domande in modo rapido ed esaustivo. Un approccio, quello di questa squadra di uomini di vigna e di cantina, che proprio come sostiene l’olismo, vede nel “tutto” un risultato maggiore e differente della mera somma delle parti prese singolarmente, portando la vigna e più in generale l’intero concetto di terroir ad essere interpretato come un soggetto dotato di una vitalità propria e in continua evoluzione.

F.S.R.

#WineIsSharing

 

 

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