Il Corona Virus ha messo a dura prova molti settori ma ce n’è uno che è stato particolarmente colpito è si tratta della distribuzione del vino rivolta principalmente al segmento Ho.Re.Ca.
Ho ritenuto opportuno, quindi, dar voce ad una realtà che considero amica e che reputo rappresentativa della categoria come Eurobevande, principale distributore del Friuli Venezia Giulia.
Una realtà con la quale, proprio la scorsa primavera, avrei dovuto avviare un percorso di formazione che mi avrebbe visto impegnato nella conduzione di corsi di wine business, degustazione e comunicazione. Con oltre 2500 clienti Ho.Re.Ca. e un approccio molto orientato alla collaborazione con essi (condivisione di idee/format, eventi e soprattutto formazione professionale e consulenza strategica) ho pensato che potesse essere il riferimento ideale per avere un quadro generale della situazione del settore e per approfondirne alcune importanti dinamiche. A giudicare dalle risposte alle mie domande non mi sbagliavo! Vi lascio alla breve intervista che Eurobevande ha rilasciato a WineBlogRoll.com qualche giorno fa in cui emergono le difficoltà legate all’emergenza sanitaria ma anche e soprattutto la voglia di andare avanti con grande positività e propositività, cercando e creando soluzioni utili all’intero comparto come l’iniziativa DeguStando in FVG.
-Rappresentate una dei più importanti distributori di bevande e di vino del Triveneto e d’Italia, come avete vissuto il periodo di lockdown e come percepite gli effetti dell’emergenza sanitaria sulla vendita di vino in Italia?
Purtroppo il nostro è stato uno dei settori più colpiti sin da fine Febbraio, quando molti dei nostri clienti avevano già quasi azzerato le presenze nel proprio locale. Non serve dire che da quel momento in poi, i 3 mesi successivi sono stati per Eurobevande e per tutto il settore qualcosa di devastante, mettendo in pericolo l’esistenza stessa di molte aziende. Marzo l’abbiamo trascorso facendo analisi, proiezioni, confronti, per capire come mettere in sicurezza la nostra azienda ed i nostri clienti, nell’ottica della salvaguardia dell’intera filiera. Ad Aprile, raccolte le idee, abbiamo iniziato a condividere con i nostri clienti le decine di aggiornamenti normativi per guidarli sui contributi disponibili e sulle modalità per ottenerli. Infine, a Maggio, abbiamo redatto delle guide su come organizzare il locale, il delivery, il take away in funzione di quella che sarebbe diventata la nuova normalità
A Giugno, infine, è partita una stagione anomala, imprevedibile, in rincorsa, che comunque in Friuli Venezia Giulia ha regalato un meteo favorevole ed un’affluenza di turisti (prevalentemente interni) tutto sommato positiva. Più in dettaglio, il mondo del vino ha potuto godere in un primo momento dell’aiuto della grande distribuzione, ma con il quasi azzeramento delle esportazioni e dei consumi legati al turismo, alle abitudini quotidiane legate agli aperitivi, alle cene, agli eventi, ha comunque subito uno shock di proporzioni notevoli. Parlando con i nostri fornitori abbiamo percepito un senso di smarrimento legato all’incertezza, specialmente quella di molti Paesi esteri che sono ancora nel pieno dell’emergenza. Nel nostro ambito, quello legato ai consumi fuori casa, il vino è comunque la categoria di prodotto che ne esce un po’ meglio, in quanto nelle statistiche di settore è quello che, al pari dei superalcolici, perde meno terreno, addirittura 10 punti percentuali meglio della birra.
-Siete da sempre molto vicini ai produttori. Come avete pensato di supportare le cantine in questo difficile periodo?
Il 2020 ci ha tolto gran parte di quello che è convivialità, le grandi feste paesane, gli eventi cittadini, le sagre, che in ogni occasione richiamavano migliaia di persone nelle città.
Restituire in parte tutto questo è l’obiettivo di DeguStando in FVG, l’iniziativa a cui abbiamo pensato. Attraverso il vino, che sarà l’assoluto protagonista, vogliamo sostenere i ristoratori e le cantine della nostra regione. L’atmosfera di una festa diffusa sul territorio regionale, dove però o protagonisti non saranno stand o luoghi affollati, ma i bar, ristoranti ed osterie del Friuli Venezia Giulia.
-In cosa consiste l’iniziativa DeguStando in FVG?
La descriviamo presentandone i numeri: 5 weekend, 10 zone in Friuli Venezia Giulia, ognuna con uno dei 10 grandi temi legati al vino che abbiamo scelto, 300 locali, 180 vini da degustare e 800 proposte gastronomiche.
Ogni locale parteciperà proponendo ai clienti i vini a tema e tre proposte gastronomiche che vanno da 1,5 a 5 euro. Questo per consentire ai partecipanti di poter pianificare più visite nella stessa giornata tenendo sotto controllo il budget. Alcuni locali hanno pensato anche di creare cene in collaborazione con le cantine, che interverranno alle serate presentando i loro vini e proponendo degustazioni originali.
-Qual è il programma dell’iniziativa?
5 weekend di Novembre, quindi, in cui i ristoratori proporranno i vini e gli abbinamenti gastronomici, il tutto presentato in un programma dettagliato che viene promosso sui vari social e su http://www.degustandoinfvg.it.
30 Ottobre-1 Novembre i locali di Gorizia con il Pinot grigio e quelli di Sacile, Porcia e Fontanafredda con la Ribolla gialla
6-8 Novembre a Spilimbergo e Maniago con gli uvaggi bianchi friulani e Palmanova e Cervignano del Friuli con i Prosecchi
13-15 Novembre a Latisana e Portogruaro con il Friulano e Udine con la Malvasia.
20-22 Novembre a Pordenone con il Pinot nero e Trieste con l’uvaggio bordolese
27-29 Novembre a Codroipo, San Vito al Tagliamento e Casarsa con il Terrano ed il Refosco, e Monfalcone con il Pignolo e lo Schioppettino, due vitigni autoctoni sempre più protagonisti.
-Chi coinvolgerà?
Siamo riusciti a coinvolgere 300 locali in Friuli Venezia Giulia, 30 cantine prevalentemente friulane, l’AIS del Friuli Venezia Giulia, l’ente regionale PromoTurismo FVG e l’Università di Udine, con il Corso di Laurea in Scienza e Cultura del Gusto, di cui siamo Partner. Il nostro obiettivo era quello di dare un senso di comunità che viene chiamata a sostenere il mondo dei ristoratori e delle cantine. L’ente del turismo regionale coglierà addirittura l’occasione per presentare ufficialmente la nuova Strada del Vino e dei Sapori del Friuli Venezia Giulia.
Vedere l’entusiasmo di tutti coloro che abbiamo contattato è stato veramente motivante. Fino all’ultimo abbiamo pensato se fosse stato il caso di partire con un’iniziativa del genere in questo momento. Ma in fondo non facciamo altro che coordinare e promuovere le proposte di vino e food dei nostri clienti. Tutto si svolgerà poi come un normale weekend lavorativo, dove si accederà al locale consumando al tavolo e se non ci sarà posto i clienti potranno cercare ospitalità in uno degli altri locali aderenti. L’importante in questo momento è non paralizzarsi in attesa di qualcosa che deve essere negativo per forza. Con la responsabilità di tutti cantine e ristoratori potranno avere un weekend di visibilità.
-So che vi occupate anche di formazione attraverso l’innovativo e lungimirante Palagurmé. Quali sono le novità che proponete per la stagione di corsi 2020-2021?
Palagurmé nasce per creare esperienze positive che influenzino la crescita dei protagonisti della beverage & food community. Nelle sei aree del nostro centro esperienziale ideiamo, creiamo e produciamo percorsi, per condividere competenze, consigli e tendenze in grado di migliorare la qualità della vita accompagnandoti ad un sicuro successo. Il 2020 è stato un anno dove alcune certezze sono andate perse, ma alcune sono state rafforzate, una di queste è la partenership con Aibes dove come novità 2020 abbiamo inserito “How to Manage a Bar” il corso è un approfondimento indispensabile per chi vuole fare di questo lavoro una vera Professione.
E per il 2021 abbiamo tanta carne al fuoco, The Best Sandwich arrivato ormai alla quarta edizione, il corso Wine for Business dove tu sarai il super formatore; per poi passare agli approfondimenti in campo Mixology con i migliori Bartender del momento. Oltre, ovviamente, ai corsi in ambito vino, che restano un focus importantissimo del Palagurmé.
Per cui non ci rimane che dire seguiteci sui Facebook e Instagram perché siamo carichi d’entusiasmo!
Confidando di ripartire presto con la formazione al Palagurmé non mi resta che fare i complimenti ad Eurobevande per aver dimostrato grande resilienza in una situazione che ha messo a dura prova un settore vitale per il sistema vino in senso lato, ergo per i produttori italiani e non solo.
F.S.R.
#WineIsSharing
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