E' stato un Capodanno col "botto" in tutti i sensi quello appena trascorso per tutti i Produttori di Prosecco che hanno chiuso per la prima volta l'anno con numeri superiori a qualsiasi altra bollicina mondiale e soprattutto allo Champagne.
E' stato il Prosecco, infatti, con oltre 220 milioni di bottiglie stappate entro la fine di questo grandioso 2014 per le bollicine italiane (dati Coldiretti), con oltre 330 milioni di bottiglie prodotte (+30milioni in confronto al 2013).
Il boom delle esportazioni va a compensare il ristagno della domanda interna, dovuto anche ad una maggior offerta di bollicine made in Italy, prodotte ormai quasi in ogni regione italiana.
Dati alla mano, infatti, possiamo riscontrare, nei primi 9 mesi del 2014, un aumento delle vendite di tutte le etichette di Spumante italiano (Franciacorta, metodo classico, metodo martinotti, secchi, dolci ecc...) del 24%.
Nel mondo i nostri spumanti ed in particolare il Prosecco stanno dando filo da torcere, non solo al più famoso Champagne, ma anche agli ottimi metodo champenoise prodotti in Australia , Nuova Zelanda e California .
Nonostante la crisi il Prosecco, quindi, rappresenta, in termini di numeri, il Vino italiano che di più si sta facendo valere all'estero per la sua duttilità e, soprattutto, per il grande rapporto qualità-prezzo.
E' pur vero che esistono prodotti che non fanno prettamente della qualità la loro peculiarità, ma parliamo di un Vino che è stato capace negli anni di fare da cavallo di Troia nei mercati di paesi complessi come la Russia(+30% nel 2014) e la Cina (+120%) , aprendo la strada ad una produzione, quella italiana, che punta sempre di più sulla qualità, ma che da sempre sa puntare su Vini dalle caratteristiche organolettiche e dai costi più elastici e quindi apprezzabili da un pubblico maggiore.
Vi segnalo da par mio alcune bollicine italiane che mi hanno piacevolmente colpito nel 2014 e che credo rappresentino la qualità e le innumerevoli possibilità "stilistiche" dello Spumante italiano stesso, fra Prosecco, Metodo Classico,Martinotti ed ovviamente Franciacorta:
Terre di Marca - Prosecco Biologico DOC Treviso Extra Dry Millesimato - Corvezzo: Prosecco Biologico dal colore classico, brillante, con un fine perlage. Piacevole la ben definita nota di Pera, con un leggero accenno floreale, che se pur ricorrente negli charmat a base glera, qui raggiunge un'ottima armonia.
In bocca è asciutto ed elegante e si presta ad innumerevoli soluzioni di abbinamento e di contestualizzazione.
Charling - Spumante Bio - Az. Agr. Le Contrade: Spumante brut, metodo Charmat (da uve 70% Chardonnay e 30% Riesling Renano), dal packaging così fashion, con la sua forma bombata ed il corpo gommato nero, le sue scritte in rilievo ed il particolare "collarino sottocapsula"ed infine il suo tappo Jeroboam, può far pensare ad un vino prettamente rivolto al mercato estero, che non badi troppo alla qualità, bensì punti ai grandi numeri, ma non è così!
Palrmarès Rosè Extra Dry - Tenuta Gorghi Tondi: Colore Rosa brillante, perlagefine ed elegante. Al naso piccoli frutti di bosco e fragoline appena raccolte. Il gusto rende ancor più piena la nota fruttata e l'armonia fra frutto, acidità e sapidità rendendo questa bollicina un Vino molto duttile e piacevole.

Simona Natale - Rosato Spumante IGT Salento - Gianfranco Fino: Il Vino che porta il nome di Simona Natale, moglie del produttore/enologo Gianfranco Fino e Donna dalla personalità indubbiamente marcata, che ritroviamo in un Vino che fa del connubio fra eleganza e carattere le sue peculiarità predominanti. Brillante, rosa corallo con leggeri riflessi tendenti all'aranciato, perlage finissimo. Al naso si palesa il negroamaro, con i sui frutti di bosco con una nota leggermente amaricata, poi fiori e grande mineralità. In bocca è un Vino "tosto", ma altruista, sempre pronto a stupire, proprio come Simona. Il suo estremo equilibrio fra note dolci, amare, sapide, minerali ed addirittura affumicate lo rendono uno Spumante di rara complessità, ma allo stesso tempo di piacevolissima beva. Prodotto solo in formato Magnum è già un Must! Attendiamo con ansia la prossima annata!
Franciacorta Millesimato Lovera - Betella: non ho mai nascosto che la Cantina Lovera sia una delle mie Cantine di Franciacorta preferite, ma è con questo Millesimato che esprime l'apice della sua produzione, a mio parere. Dorato, con una bollicina fine e persistente di grande fascino. Aromi decisi e fragranti, mai scomposti, tipici dei grandi Franciacorta. In bocca è pieno e di grande classe. Come per tutti i millesimati, ogni annata avrà sfumature differenti, ma la qualità è sempre garantita.
Spumante Monti Lessini Durello DOC – Sandro De Bruno: un Vino relativamente “giovane”, prodotto per la prima volta nel 2008, ma che ha già raggiunto una sua dimensione ben delineata e grande maturità stilistica. Profumi che spaziano dalla clementina, al pompelmo rosa fino ad arrivare alla mimosa. L’uva Durello esprime in questo Metodo Classico grande freschezza ed accattivanti note sapide in bocca. Davvero uno Spumante da provare!
Spumante Brut “Surfine” – Foss Marai: Uno Spumante Brut di un equilibrio e di una precisione stilistica notevoli, che abbina alle più classiche note di pesca e di margherite, un’evidente sfumatura di peperone giallo. E’ proprio questa impronta tipica del Sauvignon Blanc a rendere questo spumante super sia come aperitivo che a tutto pasto.
Rambèla Spumante Extra Dry – Tenuta Uccellina: Le bollicine base uva Famoso dell’ormai nota Cantina di Russi (RA), del citatissimo (nel mio blog) Burson, un esperimento che sta dando sin da subito gradite soddisfazioni. Nel calice si presenta giallo scarico, limpido con riflessi che ti aspetti da uno spumante base Verdicchio. Profumi intensi di rosa vengono subito affiancati e spalleggiati da note fruttate nostrane (mela verde e pesca bianca) e tropicali (kiwi, lime e mango), per finire con un pizzico di timo limonato. Un Vino dall’ottima freschezza e di discreta persistenza. Il finale amarognolo non lo rende mai noioso.
Con questa varietà di opzioni che il nostro territorio ed i relativi produttori sanno offrirci e con la competitività dei prezzi di prodotti, che tolta la GDO, sono sempre più di qualità, non è ora di ammettere che anche nelle bollicine siamo i primi al mondo? Mmm…so che molti miei amici “champagnisti” non saranno d’accordo, ma ancora qualche lustro e credo che le valutazioni verranno da sole. Intanto godetevi godiamoci i numeri in positivo della spumantistica italiana, trainata dal Prosecco, ma ancor di più godetevi queste chicche che, come sempre, vi ho segnalato per Amore del buon Vino e non certo per tornaconto personale!
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