Dalla storia al futuro col Prosecco dell’Agricola Fioravanti Onesti

Come dico spesso non sono di certo il più grande amante delle bollicine in tutte le loro sfumature e declinazioni, ma di certo questo non mi preclude nuovi assaggi e, soprattutto, non prevede pregiudizi che possano condizionare i miei sensi ed ancor meno le mie emozioni.
Quest’anno, in particolare, mi sono ritrovato ad assaggiare diversi Prosecco, nella consapevolezza di trovarmi alle prese con uno dei Vini più venduti ed allo stesso tempo più criticati in Italia e non solo.
Devo ammettere, però, che con un po’ di pazienza e, ancora, senza alcun preconcetto, le piccole aziende scelte per i miei assaggi mi hanno donato uno spettro molto più ampio di ciò che pensassi riguardo la produzione di Prosecco.
L’ultima in ordine temporale, ma non per qualità, è l’Agricola Fioravanti Onesti, che nasce nei primi anni dell’Ottocento, quando il padovano Barone
Francesco Onesti, avo degli attuali proprietari, acquista la
proprietà di Rovarè di San Biagio di Callalta.

La favorevole ubicazione dei terreni lo
spinse a trasformare la proprietà in una tenuta florida e al passo
coi tempi.
Gli eredi, tutti grandi appassionati di
agraria, profusero denaro e innovazioni “per rendere fertili e
ubertosi terreni che prima erano sterili e infecondi”.
Di fondamentale importanza è stata la
svolta portata avanti, nei primi anni ’70 del secolo scorso, dal
Barone Francesco Fioravanti Onesti, nell’ammodernamento
dell’Azienda dal punto di vista agronomico e tecnico che ha
permesso di continuare a produrre le ottime uve che la
caratterizzano.
Oggi la tenuta, prevalentemente
vitivinicola, è curata con passione e grande impegno da Alvise
Fioravanti Onesti
che prosegue la tradizione familiare nel rispetto
della natura e del prodotto finale. È stata sua la volontà di
ampliare la produzione di Vino e aprire la vendita al pubblico,
vistone il grande apprezzamento e la crescente domanda.
E’ dal 2010 che Alvise Fioravanti
Onesti,
notando una crescente domanda ed apprezzamento del prodotto, decide impiantare altri vigneti e di aprirsi al mercato nazionale, anche attraverso i canali web, dimostrando grande spinta propositiva e contemporaneità nella filosofia aziendale e nell’approccio col consumatore.
La caratteristica principale
dell’azienda è, infatti, che oltre a seguire
tutta la filiera produttiva dalla scelta delle barbatelle alla
vinificazione, anche la commercializzazione avviene senza
intermediari per poter controllare direttamente la distribuzione. Una conduzione familiare, dunque, che ci tiene a sapere dove vanno a finire i propri Vini potendo, così, contare su una serie di feedback diretti e non filtrati, che possano determinare un riscontro più realistico e concreto.
Interessante la valutazione fatta, proprio grazie a questi feedback, che sembrano attestare come target maggioritario un consumatore maschile, nella fascia d’età trai 30 e i 70 anni per quanto
riguarda i privati.
La politica customer friendly dell’azienda Fioravanti Onesti è racchiusa nell’obbiettivo principale, ovvero quello di far comprendere, tramite oculate scelte commerciali, ma ancor più tramite l’imprescindibile assaggio, che si può avere un Vino di qualità ad un prezzo accessibile.
E’ proprio questo che ho riscontrato io stesso nel Prosecco D.O.C. Extra dry Millesimato Fioravanti Onesti, un Vino buono, senza eccessi né al naso né in bocca, dove tutto sembra essere votato ad un’armonica alternanza fra equilibrio e spensieratezza, senza mai rinunciare ad un’eleganza mai sfrontata.

Uno di quei Prosecco che ti salvano quando gli amici suonano al citofono, senza preavviso e vuoi accoglierli con qualcosa di brioso, ma che non risulti troppo omologato, ma allo stesso tempo è una bolla che sa esprimersi in duttilità a tutto pasto, dalla pizza al pesce.
Non vi nego che apprezzo molto questa coesa convivenza fra razionali scelte di branding ed estrema semplicità e schiettezza nella produzione.

F.S.R.
#WineIsSharing

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