Collisioni a Barolo – Esempio di comunicazione dell’enogastronomia e della cultura

Comunicare il Vino e l’eccellenza Italiana dovrebbe essere più facile nell’era della globalizzazione e del web, no? Invece non è affatto così! Almeno per quanto concerne il Vino l’immobilismo e la mancanza di consapevolezza, unite all’anacronismo di un settore che in epoche diverse ha goduto di una spinta inerziale ed una capacità di emergere dovute per lo più a quella che era la qualità del made in Italy e la fame e la sete che il mondo aveva di questi prodotti,  hanno contribuito a rendere le cose molto complesse per certi versi.

collisioni barolo
C’è un esempio, però, proprio in Italia di come si possa comunicare il Vino in modo diverso e farlo arrivare a target che non necessariamente lo amino o si intendano di esso, bensì amino la musica, la letteratura, l’arte in genere e quindi siano, seppur, inconsciamente predisposti ad amare l’arte dell’enogastronomia. Questo esempio è, senza ombra di dubbio, COLLISIONI.
Un Festival nato 8 anni fa, ma che vede la sua esplosione, tanto per restare in tema di collisioni astrali, nel 2012, grazie a Bob Dylan. Un Festival che rappresenta il blend perfetto della cultura italiana, fusa con quella internazionale, in un contesto che non ti aspetti, ovvero quello delle Langhe e di Barolo e non di Milano o Roma, dove sarebbe stato molto più semplice avere l’attenzione del mondo. 
Si, Barolo è Barolo… ma, come ho avuto modo di leggere dalle parole del Deus ex machina dell’evento Filippo Taricco, non credo davvero sia stato semplice portare i più grandi musicisti e cantanti italiani e stranieri, accanto a premi Nobel per la letteratura e grandi comunicatori a livello globale e mixarli perfettamente con la creme de la creme del mondo del Vino tra produttori, wine critics, sommelier e buyers di fama mondiale. 
Un Festival controcorrente, che non vede inflessioni, anzi è cresciuto e non sembra voler smettere, puntando addirittura all’esportazione del concept in USA e China, creando un unicum a livello globale che possa portare il meglio dell’Italia dell’enogastronomia e del Vino, in particolare, in paesi che hanno bisogno di toccare con mano e di assaggiare ciò che di grandioso stiamo continuando a fare, ma che a livello comunicativo ha visto uno stop durato ormai troppo.
Inoltre, cosa che mi piace ancor di più di Collisioni è l’attenzione al pubblico nostrano, in maniera trasversale, con eventi che abbraccino ogni fascia d’età, progetti per giovani e per winelovers di lungo corso.

Il concetto è relativamente semplice ed è uno dei principi del marketing moderno, ovvero quello di parlare di un tema fuori contesto, o meglio di integrare un tema focale come quello del Vino in un evento, una manifestazione a più ampio respiro, tenendo conto del filo conduttore, che in questo caso è la componente artistica di ogni argomento e soggetto presente a Collisioni, ma andando così a presentare il tema Vino ad un pubblico ed un target non necessariamente già dentro al tema. Questo è fondamentale, in quanto è facile arrivare al winelover parlando di Vino e creando eventi enoici, ma non lo è accattivarsi l’attenzione di chi poi il Vino non lo contempli, non ne scriva, non lo conosca necessariamente come un appassionato o ancor più un addetto ai lavori, ma lo compri e lo beva e magari potrebbe diventarne uno dei più grandi culturi, solo che ancora non lo sa!


Io quest’anno non riuscirò ad essere presente, ma invito tutti a fare un salto in una terra del Vino meravigliosa, fatta di meraviglia per gli occhi, per il palato e per il cuore, con persone e produttori di rara umanità.
Inizio davvero a pensare che in Piemonte abbiano una marcia in più in termini di lungimiranza e che quando ci sia da rimboccarsi le maniche e creare qualcosa di grande, con tutti i rischi del caso, nessuno si ponga il problema del potenziale fallimento della propria idea, continuando a spingere sull’acceleratore, perché è solo così che si possa arrivare lontano.
Non starò qui ad elencarvi il programma dell’evento o gli artisti presenti, perché? Perché potete trovare tutto nel sito ufficiale di Collisioni: http://www.collisioni.it/.
Se posso, però, vi consiglio il nuovo Palco Wine & Food!
Inutile dirvi che sogno piccole “collisioni” in ogni regione italiana e che in una terra votata al turismo in cui arte, cultura, cucina e vino si intersichino da sempre, creare situazioni capaci di accogliere e raccogliere in luoghi stupendi grandi artisti ed un pubblico commisurato all’entità dell’evento non sarebbe così difficile, se solo si avesse la testa ed il coraggio di provare.
Comunque sogni a parte, ora non vi resta che collidere con il Vino e con Barolo, nel senso più positivo del termine!

F.S.R.
#WineIsSharing

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