Qualche giorno fa ho
pubblicato un post ironico sui social e dato che ha allietato qualche
minuto della giornata di molti amici, mi è sembrato carino
traslarne l’ironia anche qui nel mio WineBlog.
pubblicato un post ironico sui social e dato che ha allietato qualche
minuto della giornata di molti amici, mi è sembrato carino
traslarne l’ironia anche qui nel mio WineBlog.
Durante le degustazioni, gli
eventi enoici, ma anche semplicemente a cena con gli amici è facile
imbattersi in approcci differenti al Vino ed alla descrizione della
sensazioni e delle impressioni che esso ci da. Io, in tutta onestà,
credo di esser passato un po’ per tutti questi “generi” di
approccio, un po’ per una questione di mood un po’ per altri
condizionamenti che possano portarci ad essere più o meno sintetici,
più o meno diretti, più o meno fantasiosi nel descrivere il Vino.
eventi enoici, ma anche semplicemente a cena con gli amici è facile
imbattersi in approcci differenti al Vino ed alla descrizione della
sensazioni e delle impressioni che esso ci da. Io, in tutta onestà,
credo di esser passato un po’ per tutti questi “generi” di
approccio, un po’ per una questione di mood un po’ per altri
condizionamenti che possano portarci ad essere più o meno sintetici,
più o meno diretti, più o meno fantasiosi nel descrivere il Vino.
Prendiamo ad esempio ciò che mi sia capitato di ascoltare durante una degustazione di bianchi macerati:
- L’ottimista: “Fighissima questa nota ossidativa! Poi… dai… che colore fantastico!”
- Il fatalista: “Questo vino ha i giorni contati, non lo senti che è ossidato?”
- Il pessimista: “Dai dal colore si vede già che è “andato”!”
- Il curioso: “È una vendemmia tardiva? Un passito? Un macerato?”
- Il curioso ansioso: “E’ una vendemmia tardiva? Un passito? Un macerato? Cos’è? Dai dimmi… dimmi dai!”
- Il para…vino: “È… beh… è particolare!”
- Il comparativo: “A guardarlo bene sembra Vin Santo!”
- L’aspetta e spera: “Mmm… mmm… lasciami pensare un attimo. Ha bisogno di aprirsi.”
- L’aspetta, spera e gira che il desiderio non si avvera: “come sopra, ma roteando, odorando, roteando, odorando, fino a che a ogni più recondita molecola di quel vino non si sia ossidata e probabilmente innervosita!”
- Il minimalista: “Bono!”
- L’esaltato: “Woooo… minchia che vino!”
- Il Winelover in love: “Inebriandomi del suo profumo, mi sono appena innamorato delle sua bocca carnosa, del suo corpo sinuoso e del su fare gentile.”
- Il sinestetico: “Mi ricorda quel raggio di sole che mi bació il viso, nel solstizio d’estate, a Kuala Lumpur 7 anni fa.”
- Il trip ad…vinato: “Che trip! Mi sembra di esser stato catapultato in Georgia!”
- Il razionale: “88/100″
- Il silente: “… … …”
- Il geometra: “Apperò, che archetti che ha!”
- Il geografo: “Questo viene dal Carso, non ho dubbi.”
- Il professionista: “A naso frutta matura, tropicale, con note erbacee e salmastre. La sensazione alcolica viene mitigata da fresca acidità e minerale sapidità… ecc… ecc…”
- Il professionista minuzioso: “A naso ananas matura, con sfumate note di erba canadese tagliata e salsedine dell’Adriatico. I 14,5 (14,7 a mio parere) vengono calmierati da una spiccata acidità totale e dal finale che ricorda il sale dolce di Cervia ecc… ecc… ecc…”
- Il tale-bano tale-vino alle prime armi: “Questo è naturale, si sente. Non mi fa male la testa!”
- Il <<come Bio comanda>>: “Non c’è niente da fare, se si lavora puliti in vigna poi vengono fuori questi vini qui!”
- Il convezionalmente ottuso: “Io questi vini non li capisco proprio! Il bianco, per me, dev’essere bianco!”
- Il moderato: “Questo orange wine ha il suo perchè. Non è il mio genere, ma è davvero interessante sia al naso che in bocca.”
- Il… mio amico Marco: “Versamene un altro bicchiere!”
- Il mio amico Marco dopo il quarto bicchiere: “Ma… macerato, perché lo fanno in provincia di Macerata?!?”
E con questa pillola di “saggezza”
chiudo!
chiudo!
Ogni tanto un po’ di ironia aiuta a spezzare la
routine da Wine Blogger “impegnato”! Scherzi a parte,
credo che il bello del Vino siano proprio la libertà di approccio
che ci dia e la sua inopinabile soggettività nelle percezioni che
dia ed ancor più nei ricordi che sia capace di evocare.
routine da Wine Blogger “impegnato”! Scherzi a parte,
credo che il bello del Vino siano proprio la libertà di approccio
che ci dia e la sua inopinabile soggettività nelle percezioni che
dia ed ancor più nei ricordi che sia capace di evocare.
Devo
ammettere che, al di là degli episodi più divertenti, ascoltare gli
altri descrivere le proprie sensazioni enoiche, anche se non si
tratta di sommelier, winelovers o produttori, è sempre motivo di
crescita e la cosa più importante, a mio parere, e non pensar mai
di aver capito a pieno un vino, perché quello stesso liquido non sarà
mai solo e soltanto ciò che noi percepiamo di esso, bensì è e sarà sempre l’insieme
di tutte le impressioni sensoriali, in divenire, che ha saputo suscitare in chi ha avuto modo di assaggiarlo.
ammettere che, al di là degli episodi più divertenti, ascoltare gli
altri descrivere le proprie sensazioni enoiche, anche se non si
tratta di sommelier, winelovers o produttori, è sempre motivo di
crescita e la cosa più importante, a mio parere, e non pensar mai
di aver capito a pieno un vino, perché quello stesso liquido non sarà
mai solo e soltanto ciò che noi percepiamo di esso, bensì è e sarà sempre l’insieme
di tutte le impressioni sensoriali, in divenire, che ha saputo suscitare in chi ha avuto modo di assaggiarlo.
Ah, dimenticavo… ma voi in
quale di queste “personalità” vi identificate di più?😋
quale di queste “personalità” vi identificate di più?😋
F.S.R.
#WineIsSharing
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