Questo Wine Blog è “solo” un diario enoico…

Mi piace vedere ciò che sto per fare oggi, come l’aver strappato una pagina del mio diario per poi appiccicarla qui, con un tubetto di colla stick, su un supporto virtuale che per me virtuale non è mai stato! Quindi, non aspettatevi nozioni, racconti enoici, note di degustazione o considerazioni agronomiche, perché nel mio diario oggi c’è solo un po’ di me…
diario vino blogger

Ormai è da più di un mese che passo dal letto alle stampelle, dalle notti insonni a momenti di fittizio miglioramento indotto da farmaci dei quali non conoscevo neanche l’esistenza.

Eppure, se è vero che “la malattia è un avvertimento che ci è dato per ricordarci ciò che è essenziale”, non vi nego che la cosa che mi sta mancando non è stappare una buona bottiglia, non sono le decine di assaggi che ogni settimana dissetano solitamente la mia curiosità enoica. Ciò che mi manca di più è essere libero di partire per scoprire nuove realtà, camminare in vigna chiacchierando con un/a vignaiolo/a e tornare a casa più ricco, appagato… migliore! Perché negli ultimi 10 anni, nonostante gli sforzi, i sacrifici, le incomprensioni nel voler fare ciò che faccio come ho deciso di farlo, ad ogni viaggio, ad ogni passo del mio cammino enoico ho sentito corrispondere un momento di crescita per me. Voglio vedere tutto questo un po’ come la gelata di Aprile dell’anno scorso. Un evento negativo inatteso, ma che fa parte del “gioco”. Forse la mia “annata” sarà compromessa, ma la vita e la vite insegnano che con consapevolezza e pazienza, con forza d’animo e un pizzico di fortuna si può sempre tornare a crescere. Io spero di tornare a crescere presto nella consapevolezza di poter continuare a scrivere e condividere le mie esperienze anche in questo periodo difficile.
Scrivo queste righe, anche qui e non solo sui social, perché in molti mi state inviando messaggi ed email per sincerarvi delle mie condizioni e per darmi un supporto morale tanto inatteso quanto indispensabile per me che vivo di passione e porto avanti tutto questo spinto, soprattutto, dai vostri feedback e dalla mera voglia di condividere ciò che vivo, ciò che sento e ciò che penso dentro e intorno al vino.

In queste settimane ho pensato molto alla strada intrapresa e ai km fatti senza mai cambiare direzione, senza mai deviare verso rotte apparentemente più semplici e convenienti o scorciatoie poco etiche e rispettose, e non vi nego che il “chi me l’ha fatto fare?!” ha provato a fare capolino, balenando nei meandri dei miei pensieri più di una volta, ma poi… poi ho guardato avanti, invece di guardare indietro e ho capito che non potrei e non vorrei fare altrimenti! Perché nella mia vita ne ho passate tante – come molti di voi, ne sono certo! – e questo momento difficile, tra paura e insicurezza, fra speranza e forza d’animo è solo uno dei tanti step che la vita mi ha posto di fronte, plasmandomi e forgiandomi così come sono: libero! Sì, perché se è vero che la libertà è ciò che mi manca fisicamente ora è altrettanto vero che niente e nessuno può impedirci di essere liberi interiormente.
Mi hanno chiesto di trasformare questo wine blog in una sorta di guida, mi hanno chiesto di gestire i social di aziende e consorzi, hanno creato intorno alla figura del Wine Blogger una confusione estrema, con l’arrivo degli instagramers, degli influencers dei “markettari” e chi più ne ha più ne metta! Eppure, io torno a ribadire, ancor più alla luce di queste righe, che questo è e sarà sempre un diario di viaggio, un diario di vita, ma senza alcun lucchetto. Un diario lasciato sulla vostra scrivania, sul vostro tavolino di fronte al divano, sul comodino di fianco al letto e sta solo a voi allungare la mano, per prenderlo e iniziare a sfogliarlo quando e come vorrete. Non voglio essere li Guru di nessuno ne tanto meno orientare i vostri gusti verso scelte che, per quanto possano essere indiscutibilmente valide per il sottoscritto, resterebbero sempre e comunque opinabili e soggettive. Voglio, però, continuare a credere in una comunicazione enoica organica, libera, scevra di condizionamenti commerciali… sincera! Sarò ingenuo, ma io credo che voi sappiate discernere e comprendere, senza la necessità che io continui a mettere i puntini sulle “i”, perché è inutile spiegare qualcosa che dipende solo e soltanto dalla vostra percezione di fatti e pensieri, di azioni e parole. Per questo, nonostante io creda che cambiare sia sinonimo di crescita e di grande maturità, non cambierò ciò che faccio e ciò che sono, ma proverò comunque a crescere.
Se c’è una cosa che ho capito, in questi giorni più che mai, è che l’unica cosa che non potranno mai togliermi è la voglia di scrivere e di condividere emozioni e sensazioni, pensieri e parole con chi a sua volta vuole condividere con me la propria passione per questo splendido mondo chiamato VINO.


F.S.R.
#WineIsSharing


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