Mettetevi comodi, oggi il
viaggio sarà diverso dal solito o, forse, non poi così tanto!
viaggio sarà diverso dal solito o, forse, non poi così tanto!
Nei giorni scorsi mi è
successa una di quelle cose – com’è che le chiamano?! Ah, si!
Coincidenze… – che ti lasciano per un attimo interdetto, per poi
strapparti un sorriso sincero, di quelli che vorresti ogni giorno ti
regalasse. Riordinando gli scatoloni del trasloco mi sono ritrovato
in mano un libro, il primo libro della mia vita, purtroppo una
ristampa e non l’originale che è andato perduto ormai tanti anni
orsono. Un libro che mia madre mi regalò e mi lesse più e più
volte, prima di portarne via con sé gran parte del ricordo. Solo
dopo pochi minuti o forse poche ore, dall’essermi ritrovato in mano
quella leggera, cartacea, polverosa, eppur luminosa espressione ed
interpretazione dell’animo umano, noto un film di animazione dedicato
proprio a quel piccolo grande libro.
successa una di quelle cose – com’è che le chiamano?! Ah, si!
Coincidenze… – che ti lasciano per un attimo interdetto, per poi
strapparti un sorriso sincero, di quelli che vorresti ogni giorno ti
regalasse. Riordinando gli scatoloni del trasloco mi sono ritrovato
in mano un libro, il primo libro della mia vita, purtroppo una
ristampa e non l’originale che è andato perduto ormai tanti anni
orsono. Un libro che mia madre mi regalò e mi lesse più e più
volte, prima di portarne via con sé gran parte del ricordo. Solo
dopo pochi minuti o forse poche ore, dall’essermi ritrovato in mano
quella leggera, cartacea, polverosa, eppur luminosa espressione ed
interpretazione dell’animo umano, noto un film di animazione dedicato
proprio a quel piccolo grande libro.
Parlo de “Il Piccolo
Principe” di Antoine de Saint-Exupéry, capolavoro senza tempo, che
mi piace pensare abbia segnato l’infanzia di molti di voi, quanto
abbia segnato la mia.
Principe” di Antoine de Saint-Exupéry, capolavoro senza tempo, che
mi piace pensare abbia segnato l’infanzia di molti di voi, quanto
abbia segnato la mia.
“Ma questo non è un
Wine Blog?”, “Quando si parla di Vino?” – Non preoccupatevi, è
proprio di Vino che parleremo, ma in modo diverso da solito.
Wine Blog?”, “Quando si parla di Vino?” – Non preoccupatevi, è
proprio di Vino che parleremo, ma in modo diverso da solito.
In questo libro, lo
scrittore ha cercato di enfatizzare in modo creativo ma al contempo
coerente, la negatività di alcuni comportamenti dell’uomo, indotti
dalla propria posizione lavorativa, dal proprio ego, dalla propria
condizione sociale e dalla propria solitudine. Lo fa, tramutando il
racconto in un’esortazione a non lasciar mai che l’essere sia
sopraffatto dall’avere e dal fare imposti da dinamiche esterne alla
nostra reale volontà, incapaci di produrre gioia sincera e pura
serenità. Il mondo del Vino non è forse un esempio di quanto l’uomo
possa contrapporre la passione, la vitalità, la voglia di esprimere
il proprio amore per la natura, quasi quanto quello che il Piccolo
Principe provava per la sua Rosa? Non è forse un mondo o un “asteroide” in cui, oltre all’avaro Re, al vile uomo d’affari, al depresso
bevitore e al lampionaio produttore industriale, si possono trovare
animi ancora spinti da idee, valori e capacità creative che, se
razionalizzate, imporrebbero la rinuncia a molti dei vignaioli e dei
produttori che conosco.
scrittore ha cercato di enfatizzare in modo creativo ma al contempo
coerente, la negatività di alcuni comportamenti dell’uomo, indotti
dalla propria posizione lavorativa, dal proprio ego, dalla propria
condizione sociale e dalla propria solitudine. Lo fa, tramutando il
racconto in un’esortazione a non lasciar mai che l’essere sia
sopraffatto dall’avere e dal fare imposti da dinamiche esterne alla
nostra reale volontà, incapaci di produrre gioia sincera e pura
serenità. Il mondo del Vino non è forse un esempio di quanto l’uomo
possa contrapporre la passione, la vitalità, la voglia di esprimere
il proprio amore per la natura, quasi quanto quello che il Piccolo
Principe provava per la sua Rosa? Non è forse un mondo o un “asteroide” in cui, oltre all’avaro Re, al vile uomo d’affari, al depresso
bevitore e al lampionaio produttore industriale, si possono trovare
animi ancora spinti da idee, valori e capacità creative che, se
razionalizzate, imporrebbero la rinuncia a molti dei vignaioli e dei
produttori che conosco.
Un mondo, quello del
Vino, senza certezza alcuna, fatto di viaggi, di voli pindarici, di
rischi e di scommesse, ma anche di tanta gioia racchiusa in piccole
cose.
Vino, senza certezza alcuna, fatto di viaggi, di voli pindarici, di
rischi e di scommesse, ma anche di tanta gioia racchiusa in piccole
cose.
E, mi piace pensare, che
ogni Vino, per noi, possa essere come la pecora disegnata all’inizio
del cammino del protagonista, dall’aviatore, nel Deserto del Sahara,
ovvero una scatola, nella quale ognuno di noi possa vedere, sentire e
percepire l’assaggio a modo proprio, perché per quanto, noi “eno-scribacchini” potremmo mai provare a imbrigliare un’emozione in
obiettivi, ma soggettivi, descrittori, consapevoli della facilità di
indurre in altri un aroma, un sapore, un pregio o un difetto, nessun
assaggio sarà mai identico per due individui differenti. E non è
forse questa la meraviglia del vino? Non è forse la diversità,
l’empatia che ognuno crea con territori, vignaioli ed i loro vini che
rende tutto questo mai noioso, mai stancante, mai vicino ad
un’imposizione, ad un dittatoriale “progetto di vita”?
ogni Vino, per noi, possa essere come la pecora disegnata all’inizio
del cammino del protagonista, dall’aviatore, nel Deserto del Sahara,
ovvero una scatola, nella quale ognuno di noi possa vedere, sentire e
percepire l’assaggio a modo proprio, perché per quanto, noi “eno-scribacchini” potremmo mai provare a imbrigliare un’emozione in
obiettivi, ma soggettivi, descrittori, consapevoli della facilità di
indurre in altri un aroma, un sapore, un pregio o un difetto, nessun
assaggio sarà mai identico per due individui differenti. E non è
forse questa la meraviglia del vino? Non è forse la diversità,
l’empatia che ognuno crea con territori, vignaioli ed i loro vini che
rende tutto questo mai noioso, mai stancante, mai vicino ad
un’imposizione, ad un dittatoriale “progetto di vita”?
Io, ho iniziato il mio
viaggio nel mondo del Vino partendo da un asteroide in cui ero stato
costretto a lasciare qualcosa di infinitamente importante, la mia
serenità, i miei ricordi, la mia vita. Ho iniziato a girare, vagare,
girovagare e conoscere, vivere, assaggiando, parlando, confrontandomi
di giorno in giorno, con una sete infinita di conoscenza e la gioia di vivere quei momenti in
libertà. Il Vino può e sa insegnare tolleranza, comprensione e
pazienza, ci invita ad attendere prima di dare un giudizio, a
comprendere le dinamiche che si celino dietro ad una bottiglia, a
distinguere errori voluti da difetti tollerabili, a stimolare la
nostra sensibilità tramite l’utilizzo di ogni senso, senza
prescindere dal cuore.
viaggio nel mondo del Vino partendo da un asteroide in cui ero stato
costretto a lasciare qualcosa di infinitamente importante, la mia
serenità, i miei ricordi, la mia vita. Ho iniziato a girare, vagare,
girovagare e conoscere, vivere, assaggiando, parlando, confrontandomi
di giorno in giorno, con una sete infinita di conoscenza e la gioia di vivere quei momenti in
libertà. Il Vino può e sa insegnare tolleranza, comprensione e
pazienza, ci invita ad attendere prima di dare un giudizio, a
comprendere le dinamiche che si celino dietro ad una bottiglia, a
distinguere errori voluti da difetti tollerabili, a stimolare la
nostra sensibilità tramite l’utilizzo di ogni senso, senza
prescindere dal cuore.
Perché “l’essenziale è
invisibile agli occhi” e per quanto un Vino possa essere guardato,
testato, scisso in fattori analitici, tanto importanti quanto,
spesso, poco utili al fine dell’individuale impressione di un
assaggio, ciò che resterà sempre e solo di una grande bottiglia, in
ognuno di noi, non saranno i numeri, bensì quel piccolo grande conio
di emozioni che avrà i connotati dell’unicità, in quanto il cliché
utilizzato per stamparlo è nostro e solo nostro, un cuore che non è
solo scrigno, ma anche matrice.
invisibile agli occhi” e per quanto un Vino possa essere guardato,
testato, scisso in fattori analitici, tanto importanti quanto,
spesso, poco utili al fine dell’individuale impressione di un
assaggio, ciò che resterà sempre e solo di una grande bottiglia, in
ognuno di noi, non saranno i numeri, bensì quel piccolo grande conio
di emozioni che avrà i connotati dell’unicità, in quanto il cliché
utilizzato per stamparlo è nostro e solo nostro, un cuore che non è
solo scrigno, ma anche matrice.
Il Vino, ci offre spunti
e, purtroppo, è terreno di caccia per qualche leone da tastiera, per
qualche critico ad oltranza ed è soggetto che presta il fianco a
facili diatribe, eppure ci insegna a vivere in armonia con gli altri
e con noi stessi, al fine di migliorarci e crescere veramente,
tentando di recuperare il contatto con le cose davvero significative,
con i valori più profondi.
e, purtroppo, è terreno di caccia per qualche leone da tastiera, per
qualche critico ad oltranza ed è soggetto che presta il fianco a
facili diatribe, eppure ci insegna a vivere in armonia con gli altri
e con noi stessi, al fine di migliorarci e crescere veramente,
tentando di recuperare il contatto con le cose davvero significative,
con i valori più profondi.
Il Vino, come “Il
Piccolo Principe”, ha la dote della sintesi emozionale, capace di
rendere semplice e nitido ciò che è complesso ed arduo per sua
natura.
Piccolo Principe”, ha la dote della sintesi emozionale, capace di
rendere semplice e nitido ciò che è complesso ed arduo per sua
natura.
Ci spinge a manifestare
il nostro amore, a non celare le nostre pulsioni ed apre le porte a
tutti, senza distinzioni.
il nostro amore, a non celare le nostre pulsioni ed apre le porte a
tutti, senza distinzioni.
Ma sa anche ricordarci
quanto sa essere aspra, dura e incerta la vita, di annata in
annata, aumentando la nostra esperienza, la nostra consapevolezza, ma
senza mai indurirci.
Ci spinge a metterci in gioco, sia che si
produca sia che si assaggi, con gli occhi di un bambino, sempre
pronto a stupirsi ancora… e ancora. Perché è la ricerca dello
stupore che ci spinge a coltivare questa passione e non certo quella
della perfezione o della ragione.
quanto sa essere aspra, dura e incerta la vita, di annata in
annata, aumentando la nostra esperienza, la nostra consapevolezza, ma
senza mai indurirci.
Ci spinge a metterci in gioco, sia che si
produca sia che si assaggi, con gli occhi di un bambino, sempre
pronto a stupirsi ancora… e ancora. Perché è la ricerca dello
stupore che ci spinge a coltivare questa passione e non certo quella
della perfezione o della ragione.
Magari, tutto questo, è
solo indotto da un mio personale e potentissimo ricordo e magari la
sinestesia che mi indurrà, da oggi, a ritrovare in un calice appena
tirato fuori da un cartone, non più solo un motivo per cambiarlo al
fine di non inficiare la degustazione, ma il ricordo dell’odore di
queste pagine, tornate a ricordare la gonna plissettata di una
ballerina al vento mentre le sfoglio, sarà qualcosa di mio e mio
soltanto… o forse, qualche emozione, per quanto personale, potremmo
condividerla io e te, che stai leggendo e proverai qualcosa di così
simile a ciò che ho provato, e in futuro proverò,io.
solo indotto da un mio personale e potentissimo ricordo e magari la
sinestesia che mi indurrà, da oggi, a ritrovare in un calice appena
tirato fuori da un cartone, non più solo un motivo per cambiarlo al
fine di non inficiare la degustazione, ma il ricordo dell’odore di
queste pagine, tornate a ricordare la gonna plissettata di una
ballerina al vento mentre le sfoglio, sarà qualcosa di mio e mio
soltanto… o forse, qualche emozione, per quanto personale, potremmo
condividerla io e te, che stai leggendo e proverai qualcosa di così
simile a ciò che ho provato, e in futuro proverò,io.
Il Vino è la mia rosa e anche grazie a questo libro, probabilmente, ho compreso sin da subito che racchiuderlo sotto una campana di vetro non è giusto. Perché ogni vino è e può essere il nostro Vino, ma l’ultima cosa che vorrei indurvi a pensarla come me, ad amare luoghi, persone e bottiglie nell’eguale mia misura… ciò che faccio è condividere emozioni e spingervi a provarne di vostre e ben venga se un vino, un produttore, un territorio di cui io ho avuto modo di scrivere vi ha portati a trovare la vostra rosa. Una rosa che una volta amata, vi aprirà gli occhi su un mondo pieno di rose da ammirare, scoprire, conoscere ed amare. Non lasciate che qualcuno addomestichi il vostro gusto ed ancor meno i vostri pensieri.
F.S.R.
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