Com’è andato il Vinitaly per i Vignaioli FIVI? Ne parlo con il neo presidente Lorenzo Cesconi

A un mese di distanza esatto dal Vinitaly 2022, ho chiesto al neo presidente della FIVI un parere sulla più importante fiera del vino italiana Lorenzo Cesconi.

Com’è andato il Vinitaly per i vignaioli FIVI?

È stata un’edizione davvero complessa, quasi un anno zero; dopo due anni di sospensione a causa della pandemia era difficile avere delle aspettative rispetto a una manifestazione di questo tipo.
A Vinitaly concluso abbiamo inviato un questionario per raccogliere le impressioni dei nostri associati e nonostante le criticità e i limiti imposti dalle circostanze, i Vignaioli partecipanti alla collettiva di FIVI hanno manifestato una discreta soddisfazione. Qualcuno ha evidenziato una ridotta presenza di operatori, soprattutto stranieri, che per motivi abbastanza scontati, hanno deciso di non partecipare. Il bilancio è comunque positivo, la nostra area è stata visitata con una buona costanza, da un pubblico di alta qualità.

Quali sono le migliorie che auspicate?

La logistica e l’accessibilità alla fiera rimangono la vera problematica di Vinitaly: gli operatori, ma anche i numerosi produttori partecipanti, impiegano troppo tempo per entrare ed uscire dalla fiera. Secondariamente alcuni servizi sarebbero migliorabili, ad esempio il servizio del ghiaccio.

Vinitaly e Mercato dei Vini, due format diversissimi ma complementari?

Il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti nasce con la volontà di incontrare il pubblico, i clienti finali, allo scopo di promuovere l’identità del vignaiolo indipendente, il quale, ci teniamo a dirlo, rappresenta una distinta categoria di produttori.
Sempre di più al Mercato di Piacenza partecipano numerosi operatori, ristoratori, enotecari, ma anche rappresentanti, distributori e importatori esteri, con un tasso di crescita importante, anno dopo anno.
Il successo del Mercato dei Vini Vignaioli Indipendenti si deve alla variegata e complessa moltitudine di vignaioli, che porta al mercato un’autentica interpretazione del proprio territorio viticolo.
Non c’è alcuna competizione tra le due manifestazioni, e non le ritengo confrontabili.

Al netto delle singole esigenze aziendali, come credi dovrebbe essere strutturato l’evento del vino ideale?

Ritengo che il vino, soprattutto in Italia, debba ritornare al concetto di quotidianità, aprendo una riflessione culturale ampia che – coinvolgendo tanti attori, non solo del nostro settore – riparta dalla terra e dalla sua importanza per l’identità di un luogo e di una comunità. Per cui sarebbe forse tempo di pensare a un evento che riesca a coniugare le eccellenze artigianali gastronomiche e la buona cucina al vino dei Vignaioli Indipendenti.
Per quanto riguarda la forma penso che il Mercato di Piacenza abbia già evidenziato il valore della semplicità, nel far sentire tutti a proprio agio, in un ambiente familiare.

Nella speranza di poter trovare nuovamente i banchi condivisi da due realtà FIVI, come accadeva di consueto, alla prossima edizione del Vinitaly, ringrazio Lorenzo Cesconi per aver le esaustive risposte riguardo la fiera del vino veronese in senso stretto e il mondo degli eventi del vino in senso lato, invitandovi a segnare già in agenda le date del prossimo Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti che si svolgerà dal 26 al 28 novembre nella consueta location della Piacenza Expo.


F.S.R.

#WineIsSharing

Lascia un commento

Blog at WordPress.com.

Up ↑

%d