100 vini Rosati italiani da non perdere e da bere tutto l’anno!

Negli ultimi tempi si è riscontrato un aumento notevole nell’interesse verso i vini rosati in Italia e sta, parallelamente, sembra crescere l’attenzione nei riguardi dei “rosé” italiani all’estero. Vini che, entro i confini nazionali, hanno dovuto superare preconcetti e stereotipi che ne sminuivano la percezione e non ne stimolavano la produzione in termini qualitativi. Oggi, quello dei rosati è un vero e proprio fenomeno globale e l’Italia può e sa dire la sua, grazie implementando non solo i numeri ma anche e soprattutto l’approccio qualitativo, possibile grazie all’evoluzione delle tecniche di produzione e alla maggiore consapevolezza dei produttori dalla vigna alla bottiglia.

Grazie a un graduale cambio di mentalità nella gestione agronomica (sono sempre di più i produttori che dedicano un vigneto, ergo una raccolta specifica, alla produzione del rosato) e alla contezza tecnica e alle maggiori e migliori dotazioni di cantina, molte realtà si sono dedicate alla produzione di rosati nitidi, fragranti, freschi e agili ma anche capaci di anelare a una certa eleganza, seguendo l’esempio delle produzioni provenzali, senza scadere nel mera emulazione.

Fortunatamente, infatti, dopo un periodo in cui molti tendevano a scimmiottare lo stile dei rosé della Provenza, si sta riscontrando una tendenza positiva verso il rispetto delle caratteristiche varietali, dell’annata e della personalità del vino rosato, offrendo un ventaglio di proposte varietali e zonali da ogni regione italiana.

Sebbene non sia possibile parlare di una tradizione consolidata, ci sono alcune aree vitivinicole in cui i vini rosati sono radicati nella cultura enologica ed enogastronomica locale e hanno saputo dare risalto a queste produzioni attraverso opportuni disciplinari e una promozione mirata. Alcune di queste zone sono Bardolino e Valtènesi con li Chiaretto, Castel del Monte, Salice Salentino, Acqui (con le recenti introduzioni in disciplinare del fermo e dello spumante secco rosè), l’Etna (sempre più una certezza e, probabilmente, l’unico territorio capace di aumentare la percezione del Rosato grazie a un adeguato posizionamento) e, ovviamente, l’Abruzzo con i suoi Cerasuoli. Tra le regioni con il maggior tasso di crescita della produzione di Rosati c’è la Toscana che, potendo contare su un’ampia base ampelografica e avendo notoriamente poche denominazioni a trazione bianchista, affianca ai propri rossi interpretazioni in rosa di varietà tipiche e internazionali. Cresce anche il Piemonte con un aumento dei rosati base Nebbiolo e torna a divertire la Schiava che spicca nella sua naturale attitudine alla produzione di vini scarichi di colere ma carichi di identità. Interessanti, come sempre, le interpretazioni del Sud con Campania, Calabria e Sicilia sugli scudi. La Sardegna, culturalmente poco avvezza alla vinificazione in “rosa”, può trovare nei rosati di territorio (vedi quelli del Mandrolisai, presenti storicamente anche in DOC) una chiave di lettura interessante per sopperire alla poca fruibilità dei rossi durante i mesi più caldi (quest’anno torridi) e dare un’alternativa ai bianchi (in particolare al Vermentino) sia entro i confini dell’isola che nel proporsi fuori “casa”. Durante le sessioni d’assaggio di quest’anno ho potuto degustare oltre 700 rosati, provenienti da ogni singola regione italiana, comprese Valle d’Aosta, Molise, Basilicata, e il Friuli (storicamente poco dedito alla produzione di rosati, in quanto nicchia coperta dai Pinot Grigio Ramato). Il livello medio è il più alto riscontrato da quando (nel 2010) ho iniziato a dedicare una o più selezioni annuali ai soli vini Rosati. Per questo ho ritenuto opportuno pubblicare una lista più ampia del solito di quelli che sono stati gli assaggi più convincenti di questo 2023 (lista che potrà essere riconfermata o annoverare nuove referenze nella consueta selezione di fine anno).

I 100 VINI ROSATI ITALIANI DA NON PERDERE

(N.B.: come di consueto, la mia selezione non ha alcuna velleità di “classifica”, è in ordine sparso e non di gradimento e il numero 100 è approssimato per difetto)

“Granàtu” Magliocco Canino Rosato Calabria Igp 2022 – Casa Comerci: intenso e intrigante, fra frutto ed erbe aromatiche, con accenni agrumati e iodati. Sorso pieno ma agile e saporito.

“Galatea Bio” Negroamaro Rosato Galatina Doc 2022 – Cantina Fiorentino: intenso e solare, non manca di beva di sale.

Charà” Nerello Mascalese Rosato Calabria Igt 2022 – Antonella Lombardo: raffinato ma non povero di spinta acida e sapida.

Eurosia” Rosato Umbria Igt 2022 – Terramante: piglio artigianale ma netto, lieve ed armonico, agile e saporito.

Rosa del Tuori” Rosato Venezia Giulia Igt 2022 – Valentino Butussi: elegante nel fiore e nell’esposizione del frutto, fiero e slanciato il sorso.

Damarete” Nero d’Avola Rosato Sicilia Doc 2022 – Pupillo: solare nel frutto e fresco nel fiore. Vino che si lascia bere con grande agilità senza risultare banale.

Cielo Ferraro” Rosato Irpinia Doc 2022 – Le Masciare: fresco e minerale, longilineo e dalla sapidità persistente.

Rosatico” Rosato Costa Toscana Igt 2022 – Poggio al Grillo: intenso, generoso, suadente al naso. Ampio, aggraziato e dinamico al sorso. Chiude lungo e saporito. Una garanzia.

Rosato Aglianico del Taburno Docg 2022 – Fontanavecchia: intensità e armonia, materia e allungo saporito.

Amore” Rosato Umbria Igt 2022 – Barberani: suadente e gioviale, lineare nell’incedere e salino nel finale.

Sbocciato” Rosato Maremma Toscana Doc 2022 – Il Poderone: intenso e gioioso, concreto e versatile.

Dolia” Rosato Lazio Igt 2022 – Cantina Gaffino: fresca nitidezza, ritmo e sapore persistente.

Rosato Langhe Doc 2022 – Francone: completo e complesso, entra pieno per poi distendersi con grande disinvoltura ed eleganza.

Le Petit” Rosato Toscana Igt 2022 – Cantina Canaio: fine, intrigante, agile e scattante ma non esile. Chiude decisamente salino.

Cimba” Rosato Toscana Igt 2022 – Podere Pellicciano: tutta la complementarietà olfattiva e gustativa delle uve del territorio in un vino spigliato, fragrante, speziato e saporito.

Battito Rosa” Rosato Marche Igt 2022 – Velenosi: intenso nei profumi, fiero nel corpo e avvolgente nell’affondo.

Rosa Caolino” Rosato Terre Siciliane Igt 2022 – Tenuta di Castellaro: fiore, frutto e iodio. Ottima dinamica di beva e forte sapidità in chiusura.

Ephyra” Rosato Campania Igp 2022 – Rossella Cicalese: buona maturità di frutto, sorso deciso e cadenzato, dalla lieve ma percettibile trama tannica. Ematico in chiusura.

Lady Pink” Aglianico del Taburno Docg 2022 – Cantine Tora: gioioso, ampio e di grande piacevolezza. Appagante il finale.

Hanami” Rosato Terre Siciliane 2022 – Cantine Fina: erbe aromatiche e frutta tropicale. Sorso ritmato con un gustoso finale persistente.

Lady Marmalade” Rosato Ciliegiolo Toscana Igt 2022 – Sassotondo: lieta l’esposizione del frutto, fresca quella floreale, con note di macchia mediterranea a rendere più complesso lo spettro olfattivo. Sorso che entra ampio, di buona materia, ma non lesina slancio e sapidità.

SerRosé” Rosato Marche Igt 2022 – Cantina VerSer: frutto, fiore e lieve speziatura naturale per un rosato che esalta la predisposizione varietale e territoriale alla produzione di questa tipologia ancora solo parzialmente esplorata. Slanciato d ematico.

Rosa-ae” Cerasuolo d’Abruzzo Doc 2022 – Torre dei Beati: tipico e armonico al naso, agile e saporito al sorso.

Baldovino” Cerasuolo d’Abruzzo Doc 2022 – Tenuta I Fauri: netto, fresco e intrigante. Dinamico e profondo l’incedere. Saporito in chiusura.

Casanova” Cerasuolo d’Abruzzo Superiore Doc 2022 – Barone Cornacchia: gioviale nel variegato profilo olfattivo. Sorso ritmato, godibile e salino.

Ophelia” Rosato Irpinia Doc 2022 – Macchie Santa Maria: sfaccettato nell’esposizione fruttata e floreale, con note di macchia mediterranea davvero piacevoli. Sorso teso, agile e saporito.

Colle delle Querce” Cerasuolo d’Abruzzo Doc 2022 – Tenuta Oderisio: generoso nel frutto e armonico nel fiore e nella lieve spezia. Sorso slanciato e sapido, con un accenno piccante.

Malgré” Rosato Campania Igp 2022 – Tenuta Scuotto: precisione e garbo, per un vino che soddisfa al palato mantenendo una notevole dinamica e un buon abbrivio all’inerzia di sorso.

“Aganita” Rosato Marche Igt 2022 – Andrea Giorgetti: fine, minerale, fruttato quanto basta a farne percepire l’opportuna maturazione delle uve selezionate per un vino che vuole essere sferzante nella sua freschezza e persistente nella chiusura sapida.

Pettirosa” Rosato Terre Siciliane Igt 2022 – Fausta Mansio: intenso, solare, energico. Sorso materico e saporito.

Rugiada” Rosato Colline Savonesi Igt 2022 – Giulia Dell’Erba: fine e fragrante, spensierato ma capace di stupire per sottesa eleganza. Agile e salino.

Cipriota” Vino Rosato (Sorso – Sardegna) – Agricola Agreste: il fare artigianale non ne pregiudica la definizione aromatica grazie all’erudito approccio tecnico. Longilineo ma non esile, persistentemente salino.

Radici” Rosato Etna Doc 2022 – Barone Beneventano della Corte: frutto, fiore e mineralità vulcanica in armonia. Sorso vibrante e saporito.

Merendendi” Vino Rosato (Valle d’Aosta) – Agricola Vintage: intenso, piccante e gioioso. Vino di sostanza e profondità saporita. Grande versatilità.

Ata” Rosato Etna Doc 2022 – Iuppa: armonico e preciso nella definizione olfattiva. Sorso teso e lungamente saporito.

Venere” Rosato Lazio Igp 2022 – Colle di Maggio: fragrante e intrigante. Sorso completo e salino.

Costacielo” Rosato Colli di Salerno Igp 2022 – Lunarossa: equilibrio e piacevolezza per un rosato concepito con saggezza e rispetto.

Giusi” Cerasuolo d’Abruzzo Doc 2022 – Terraviva: spensierato ma decisamente nitido e riconoscibile. Sorso schietto, agile e salino.

Tre-Rosè” Rosato Ravenna Igt 2022 – Trerè: gioviale e fragrante. Sorso sfaccettato e lungo nella chiusa salina.

Rosato Etna Doc 2022 – Roberto Abbate: fresco, floreale e agrumato con accenni minerali tipici. Sorso snello ma non esile. Fortemente saporito.

Penteo” Ciliegiolo Rosato Costa Toscana Igt 2022 – Gianni Moscardini: intenso, goloso e saporito.

Rosèo” Pinot Nero Rosato Marche Igt 2022 – Boccadigabbia: fiore e frutto di grande finezza e freschezza, intrigante nella lieve speziatura nera. Sorso delicato e saporito.

Sirè” Rosato Cannonau di Sardegna Doc 2021 – Tenute Gregu: ben concepito in termini di maturità del frutto e finezza floreale. Sorso teso e salino.

Muntobe Rosè” Vino Rosato (Marche) – Montecappone: giocato sull’introspezione minerale tipica anche dei bianchi dell’azienda. Una volta apertosi lascia spazio a generosità e fragranza. Sorso fiero e saporito.

“è rosè” Rosato Langhe Dop 2022 – Giacomo Fenocchio: armonico e per nulla banale. Vino di grande aderenza territoriale e varietale. Sorso vibrante e salino.

Rosato San Gimignano Doc 2022 – La Lastra: buona l’esposizione del frutto, fine il fiore, lieve la spezia naturale. Sorso teso e salino.

Cerasuolo d’Abruzzo Doc 2022 – Valle Martello: intenso ma armonico al naso. In bocca agile ma caparbio nell’incedere e nell’affondo saporito.

Solosyrah” Rosato Toscana Igt 2022 – Eredi Trevisan: fragrante ed equilibrato. Sorso coerente e saporito.

BonBonBiò” Rosato Toscana Igt 2022 – Croce di Febo: fresco nel frutto e nel fiore, lieve percezione erbacea e balsamica. Sorso teso, vibrante e salino.

Kernos” Rosato Toscana Igt 2022 – Colle Santa Mustiola: generoso nel frutto e fine nel fiore. Sorso concreto e sfaccettato. Ematico in chiusura.

Rosa del Golfo” Rosato Negroamaro Salento Igp 2022 – Rosa del Golfo: completo lo spettro olfattivo. Sorso ben bilanciato fra struttura e acidità. Chiusura suadente.

Cerasuolo d’Abruzzo Doc 2022 – Bossanova: nitido e goloso al naso. Agile e fortemente saporito in chiusura.

Cerasuolo d’Abruzzo Doc 2022 – Gennaro Pigliacampo: frutto maturo ma non troppo, fiore, agrume e balsamicità da vendere, per un rosato slanciato e saporito.

Rosato Etna Doc 2022 – Produttori Etna Nord: ricco e minerale, per nulla introverso. Sorso slanciato, agile ed ematico.

A Pois” Rosato Marche Igt 2021 – Cantine Fontezoppa: generoso nel frutto, fine nella rosa e intrigante nella spezia. Sorso appagante e salino.

Cerasuolo d’Abruzzo Doc 2022 – Torre Raone: nessuna sovrastruttura per un cerasuolo che anela all’eleganza e alla versatilità. Fresco, vibrante e saporito.

I-Khos” Isola dei Nuraghi Igt 2022 – Bingiateris: croccante, fresco, spensierato ma energico. Sorso vibrante e saporito.

Ariosa” Venezia Giulia Igp 2022 – Gigante: bel frutto rosso, fiore fresco ed erbe aromatiche. Sorso che entra ampio e appagante, per poi distendersi con buona agilità. Chiude sapido.

Ma Rè” Acqui Docg 2022 – Marenco: floreale e speziato, di grande armonia. Sorso avvolgente. Chiude fra ferro e sale.

Sofia” Rosato Toscana Igt 2022 – Fattoria Fibbiano: tutto giocato sulla freschezza e sull’agilità di beva. Equilibrato, slanciato e salino.

Rosato Etna Doc 2022 – Girolamo Russo: fragrante e iodato, fine e slanciato. Salino in chiusura. Eleganza e potenziale evolutivo da vendere.

L’Aroma” Rosato Marche Igt 2022 – Marconi: croccante nel frutto, fresco e fine nel fiore. Sorso che entra morbido e si distende ritmato e saporito.

Vivaja” Rosato Toscana Igt 2022 – Badia di Morrona: nitido, fresco e armonico. Sorso concreto e persistente.

Schiava Rosato Vigneti delle Dolomiti Igp 2022 – Az. Agr. Le Fontanelle: la predisposizione varietale è palese nell’armonia fra tutte le componenti olfattive e gustative. Vino che coniuga grande agilità e versatilità a un’innata piacevolezza.

L’Altro Punto di Vista” Rosato Toscana Igt 2022 – Podere la Chiesa: chiaro nell’esposizione del frutto e del fiore, con lievi toni agrumati e balsamicità. Sorso teso, vibrante e salmastro.

Pichius” Rosato Syrah Toscana Igt 2022 – Castello di Sonnino: frutto ben maturo, fiore fresco e speziatura naturale a conferire il piglio intrigante che ci si aspetta dalla varietà. Sorso ampio in ingresso e di buona distensione nell’allungo, netto e saporito.

Juntos” Rosato Nepente di Oliena Doc 2022 – IoLei: garbato e luminoso nell’esprimere frutto e fiore, con tonalità agrumate e macchia mediterranea appena accennata. Sorso concreto e ritmato, chiude sul frutto e sul sale.

Epicarma” Rosato Nerello Cappuccio Calabria Igp 2022 – Tenuta del Travale: armonico e territoriale, frutto, fiore, spezia ed ematicità che dal naso traslano in bocca con grande coerenza. Buon equilibrio fra struttura e acidità. Deciso il finale tra ferro e sale.

Il Sangiosé” Rosato Toscana Igt 2022 – Usiglian del Vescovo: introverso quanto basta per dedurne l’approccio enologico in riduzione, che permette un’evoluzione cangiante nel calice che appaga sensi e curiosità, giocando sull’agrume, il fiore e la mineralità spiccata. Sorso teso e lungamente sapido.

Ligrezza” Rosato Gaglioppo Calabria Igp 2022 – Terre di Balbia: intenso nel frutto ma fresco nel compendio olfattivo. Sorso fiero, deciso, saporito.

Rosato Langhe Doc 2022 – Raineri: fine e luminoso, gentile ma, a suo modo, caparbio. Si distende con agilità e un lungo affondo salino.

Tripiedi” Rosato Primitivo Salento Igp 2022 – Cantina Fiorentino: fresca macchia mediterranea e frutto croccante. Sorso di buona materia, succoso e dinamico. Salino in chiusura.

Bisbetica” Rosato Umbria Igp 2022 – Madrevite: brillante, fresco nel frutto e nel fiore, con accenni tropicali e piacevolmente erbacei. Sorso agile, slanciato e piacevolmente salino.

Tziu Simone” Rosato Barbagia Igt 2022 – Francesco Cadinu: solare ed energico ma per nulla eccessivo. Ben definito il sorso, lineare nell’incedere e deciso nella chiusa saporita.

Manaresi” Rosato Emilia Igt 2022 – Manaresi: generoso al naso ma senza mancare di freschezza. Sorso di buona materia, dalla decisa spina acida e fortemente saporito.

Rosarosé” Rosato Nero di Troia Igt 2022 – Juvara: frutto intenso, fiore fresco, lieve agrume. Sorso piacevole e insistentemente sapido.

Maddalena” Rosato Primitivo Basilicata Igp 2022 – Cantine Taverna: fragrante, fine e tra i più armonici. Armonia che si ripercuote positivamente in un sorso disteso, ma non esile, reso persistente dalla lunga percezione sapida.

Luigia” Rosato Sicilia Doc 2022 – Barone Sergio: freschezza agrumata, finezza floreale e lievi sentori iodati. Sorso dalla buona agilità e dalla spiccata sapidità.

Rosato Mandrolisai Doc 2022 – I Garagisti di Sorgono: tradurre l’identità di un territorio attraverso il rosato non è facile ma con questa interpretazione il potenziale del Mandrolisai che questa tipologia ce l’ha in disciplinare viene gratificato nella sua predisposizione alla freschezza e all’agilità, senza precludere materia e persistenza saporita.

Contessa Staffa” Rosato Nero di Troia Puglia Igt 2022 – Antica Enotria: sfoggia frutto e fiore con classe e intriga con la spezia nera. Sorso completo, persistente e saporito.

Ròdon” Chiaretto di Bardolino Dop 2022 – Le Fraghe: fine e gioviale, come si confà a un Chiaretto orientato alla beva dinamica e alla piacevolezza senza mai scadere nella banalità. Slanciato e sapido l’allungo.

Vetere” Rosato Paestum Igp 2022 – Az. Agr. San Salvatore 1988: solare e armonico nel frutto e nella rosa. Sorso dallo slancio energico e salino.

Osa! Questo non è un vino tranquillo Rosato Frappato Terre Siciliane Igt 2022 – Paolo Calì: divertente come sempre questo che stupisce per la capacità di coniugare eleganza e territorialità dei profumi a un sorso spigliato e ritmato, vibrante e saporito.

Eterna” Rosato Roma Doc 2022 – Parvus Ager: suadente ma non ridondante, erbe aromatiche e accenni balsamici. Fine e leggiadro come il sorso, che chiude con un netto ritorno di frutto e una buona sapidità.

“Speziale” Rosato Rosato Negroamaro Salento Igp 2022 – Trullo di Pezza: fresco nel frutto rosso, nell’agrume e nel fiore, sottesa le spezia. Sorso avvolgente, appagante ma per nulla eccessivo. In grado di distendersi con slancio e di chiudere profondamente sapido.

Rosato Etna Doc 2022 – Graci: elegante e di grande afferenza territoriale. Fonde l’agilità della beva alla classe di un vino che non manca di nulla.

Chi-are-tto” Riviera del Garda Classico Chiaretto Doc 2022 – Taver: preciso e identitario nei profumi. Di grande piacevolezza e versatilità il sorso.

Vela Vento Vulcano” Irpinia Rosato Dop 2022 – Tenuta Cavalier Pepe: naso dalla buona aromaticità, fresco nell’espressione floreale e lievemente erbacea. Sorso di carattere e sapore.

Collequinto” Rosato Tintilia del Molise Dop 2022 – Claudio Cipressi: intenso ed intrigante. Sorso pieno, avvolgente e deciso nell’affondo lungamente saporito.

Tenuta Paraida” Rosato Copertino Igp 2022 – Az. Vitivinicola Marulli: ben delineato il profilo aromatico, fresco e mediterraneo.

Valtènesi Riviera del Garda Chiaretto Classico Dop 2022 – Tenute del Garda: gioioso nel frutto, fine nel fiore, con accenni balsamici. Sorso fine, agile ma dal piglio deciso e concreto. Chiude molto sapido.

Pintau” Rosato Mandrolisai Doc 2022 – Cantine Su Pranu: un’interpretazione contemporanea del rosato del mio territorio del cuore in Sardegna. Fresco, spigliato, dinamico e versatile.

Cerasa” Rosato Salento Igp 2022 – Giovanni Calò & Figli: uno dei benchmark per i rosati italiani da anni, capace di riconfermare, di annata in annata e con le sue giuste diversità, uno stile rodato e preciso in cui sensibilità nel selezionare le uve, nella macerazione e nel dosare il legno per la piccola parte della massa che passa in barrique fanno la differenza. Armonico, succoso e saporito.

Rosa del Castagno” Rosato Toscana Igt 2022 – Fabrizio Dionisio: un’interpretazione fresca e fragrante della soleggiata Cortona. Snello ma non esile, agile ma non facile. Versatile e decisamente sapido.

deAetna” Rosato Etna Doc 2021 – Terra Costantino: identitario come pochi altri, parla di varietà e di territorio senza sovrastrutture e con la giusta evoluzione in bottiglia.

Mazzì” Rosato Negroamaro Salento Igp 2021 – Rosa del Golfo: frutto croccante, fiore lievemente essiccato, spezia nera e dolce, con lievi accenni boisé. Sorso pieno, ampio ma capace di buona distensione e dinamica. Fine ma percettibile la trama tannica. Chiude saporito.

Chiaretto Monferrato Doc 2021 – Orietta Perotto: fruttato e speziato, con un fine alone floreale a dare eleganza al naso. Sorso schietto, lineare, di buona profondità sapida.

Rosato Colline Pescaresi Igt 2021 – Le Prunaie: da uve Malbec, un rosato atipico per l’Abruzzo ma di grande piacevolezza e suadenza. Ingresso ampio e avvolgente che non eccede in struttura e sa distendersi con buona disinvoltura. Chiude tra ferro e sale.

Contrada Volpare” Rosato Etna Doc 2021 – Maugeri: preciso e aderente al territorio dal quale proviene. Per una realtà che ha scelto di non produrre rossi (almeno per ora) il timore era che questo vino ne divenisse un surrogato, invece questo Rosato è fiero di essere un Rosato. Fresco ma complesso, agrumato, con lievi accenni speziati e balsamici. Sorso concreto, definito e saporito, che non manca di slancio e di eleganza.

Fosso Cancelli” Cerasuolo d’Abruzzo Dop 2021 – Ciavolich: intenso, complesso nell’esposizione del compendio olfattivo in cui il frutto è ancora integro, il fiore lievemente essiccato e la speziatura intrigante. Sorso fiero, energico ma agile, con una texture fitta e rimandi alla terra rossa, come l’ematica chiusura.

Mjère Selezione” Rosato Salento Igp 2020 – Giovanni Calò & Figli: non un mero esercizio di stile ma la dimostrazione che anche i Rosati possono evolvere senza cedere il passo al tempo. Vino che non ha subito effetti di luce e ossigeno, perché ben protetto da entrambi. Naso ancora sul frutto fresco, fiori scuri e speziatura fine. Sorso di buona materia e ottimo nerbo acido. Chiude con enfasi sapida come a voler rimarcare la sua integra progressione e non di certo una inflessione organolettica.

calice vini rosati rosè wine glass archè

“Rosè all year”

Che siano rosati “freschi” d’annata o rosati più evoluti o affinati, vini come questi meritano di essere destagionalizzati. Per far questo è necessario nobilitare la tipologia e disporne come i disporrebbe di un grande vino bianco o un grande vino rosso, giocando con la temperatura di servizio e con gli abbinamenti, sfruttando così la grande versatilità e il potenziale cangiante di vini tecnicamente complessi da produrre, capaci di appagare vista, olfatto e gusto come pochi altri. In questa selezione ho voluto esaltare precisione e sensibilità interpretative, grazie alle quali è la stilistica è subordinata all’identità di varietà e territorio e non viceversa. Il mio auspicio è quello di vedere sempre più rosati italiani nelle carte nazionali e internazionali, nonché di riscontrare maggior curiosità da parte dei sommelier dell’alta ristorazione nei confronti di vini perfetti per stupire i commensali nei percorsi di abbinamento al calice.

F.S.R.

#WineIsSharing

Lascia un commento

Blog at WordPress.com.

Up ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: