Hereditarium – Le Cantine Sant’Agata di Franco Cavallero fanno del Ruchè un vino da investimento, con un occhio ai “fine wines” e l’altro alla solidarietà

Di recente si è tenuta l’inaugurazione della nuova sala degustazione di Cantine Sant’Agata e del caveau che ospiterà un progetto che ho visto nascere e crescere e che ho sostenuto fortemente sin dal principio: Hereditarium.
Dopo anni difficili, segnati da situazione ed episodi che avrebbero messo al tappeto chiunque (un incendio che ha distrutto la cantina e parte della produzione, la scomparsa del fratello coinvolto attivamente nelle operazioni di vigna e di cantina), Franco Cavallero e la sua famiglia hanno voluto dare un messaggio intriso di forza, tenacia, caparbietà e coraggio lanciando un progetto orientato ad alzare l’asticella del Ruchè in termini di percezione e posizionamento, con un occhio anche alla solidarietà e al sostegno dei giovani artisti che grazie a Hereditarium potranno essere gratificati direttamente sul territorio.
Un vino carico di valori, che simboleggia il rispetto per ciò che è stato e la volontà di guardare avanti, nonostante le difficoltà. Eppure, parliamo pur sempre di vino e, come tale, non può limitarsi alla suggestione di una storia e a i buoni propositi del proprio autore, bensì deve esprimere qualità il meno opinabili possibile in termini di qualità, identità e personalità. Questo vino lo fa e lo farà grazie all’acume con il quale è stato concepito e alla sua conservazione (valore fondamentale per un progetto di questo calibro), in un nuovo caveau, che permetterà un’evoluzione in bottiglia ottimale e darà la possibilità ai clienti di acquistare le bottiglie lasciandole in loco, per poi ritirarle in un secondo momento. Un Ruchè che verrà prodotto ogni anno (solo se la qualità delle uve lo permetterà) dal migliore dei 7 “Cru” aziendali vinficato separatamente. Anche per questo, l’Hereditarium non avrà un protocollo enologico standard, bensì sarà frutto dell’interpretazione sensibile del singolo vigneto, in quella determinata annata, con macerazioni e affinamenti che rispecchieranno e rispetteranno le esigenze delle uve della singola vendemmia, nella singola parcella. Una risposta colta ai cambiamenti climatici e un modo pragmatico per dare l’opportuna continuità al progetto.

“L’eredità di un passato che mai passerà! Materia intrisa di saggezza e di ricordi, di passione e dedizione che si fa ponte e trait d’union fra ciò che è stato e ciò che sarà. Una suggestione che diviene esperienza da vivere ora e rivivere ancora.”

Per spiegare in maniera più approfondita l’articolato progetto vi lascio al c.s. emanato dall’azienda.


“MEMORIA E FUTURO IN BOTTIGLIA”

Con l’etichetta esclusiva di Ruchè e Spirits Hereditarium, Franco Cavallero dà vita a un progetto che intreccia il vino simbolo di una denominazione, il Ruchè, ai valori del territorio, dell’arte e della finanza Scurzolengo (AT), 22 settembre 2023 – Le prime 2072 bottiglie e 297 magnum annata 2020 riposano nel Caveau, il cuore delle nuove Cantine Sant’Agata, racchiuso e protetto tra la sala degustazione e la barricaia.


Sono il principio di Hereditarium, il nuovo progetto “di memoria e futuro” nato dalla travolgente passione di Franco Cavallero per la sua terra e per i tesori che da essa nascono. “Un’iniziativa che – spiega Cavallero – associa un ‘fine wine’, il nostro Ruchè speciale, un vino di prestigio, da collezione e da investimento, al sostegno di progetti artistici, con l’obiettivo di valorizzare e contribuire alla crescita di tutto il nostro suggestivo Monferrato Astigiano”.
Hereditarium nasce da un concetto di intelligenza agricola e di territorio, portato al suo estremo. “Ogni anno, ogni vendemmia ha dinamiche diverse con alcuni vigneti che – continua Cavallero – danno risultati decisamente superiori. Quindi, perché non esaltare le eccellenze di ognuno in una bottiglia che non sia legata ad un vigneto singolo, ma che diventi un’etichetta legata a un territorio? Inizia così un progetto destinato a evolversi nel tempo”– conclude.
Cavallero, animo visionario e generoso, non limita il suo sguardo al vino ma il suo desiderio è anche “lasciare un’eredità tangibile per tutta la denominazione, finanziando opere d’arte permanenti che rimangano sul territorio a memoria di quell’annata e di tutta la storicità racchiusa nella bottiglia”. Il mio sogno di lungo, lunghissimo respiro – conclude – è che si arrivi a parlare di Ruchè non solo come vino, ma anche dei tributi che il vino ha dato al Monferrato”.
Hereditarium è memoria. Ogni bottiglia rappresenta la massima espressione di quell’annata particolare, caratterizzata da suoli, viti e botaniche, condizioni meteorologiche e dalla lavorazione ad hoc che Cavallero fa, affinché ogni bottiglia Hereditarium possa esaltare al massimo le caratteristiche del territorio. Hereditarium è futuro. Queste bottiglie sono destinate ad acquisire valore sia sensoriale che finanziario: il Ruchè Hereditarium è un vino di struttura e di longevità, in grado di evolversi nel tempo fino a divenire un investimento.
Hereditarium è un ponte tra memoria e futuro. Il 50% del ricavato della vendita di queste pregiate bottiglie va a sostenere i progetti di artisti, locali e non, che nei tondini delle botti raffigureranno immagini di storia, di tradizione, di aneddoti di questo territorio e della sua operosità, preservando così un sapere da consegnare al futuro.
Hereditarium è una opportunità per cultori del vino, collezionisti, investitori e filantropi di partecipare a un’iniziativa che valorizza la denominazione, i suoi valori di qualità e sostenibilità, il suo territorio e lo sviluppo di espressioni artistiche che celebrano ogni vendemmia, a memoria della sua unicità. Diventa quindi un modello innovativo di valorizzazione del comparto enologico italiano che rimarca l’importanza di fare sistema come mezzo per la promozione del Monferrato Astigiano.

HEREDITARIUM
UN’INIZIATIVA A VALORE AGGIUNTO MULTIPLO: ENOLOGICO, ARTISTICO ED ECONOMICO

IL VALORE ENOLOGICO
Il vino e gli spirits Hereditarium rappresentano la massima espressione del territorio di ogni specifica annata. Il risultato è che ognuna delle bottiglie Hereditarium sarà lo specchio di una serie di situazioni ambientali e scelte agricole contingenti verificatesi solo in quella vendemmia e avranno così una personalità unica e riconoscibile.
Il Ruchè Hereditarium
La produzione di RUCHE’ HEREDITARIUM è basata sull’equilibrio tra i 7 vigneti di Ruchè (dei 9 vigneti di proprietà, tutti nel comune di Scurzolengo) di Cantine Sant’Agata (Vedi immagini: Vigneto il Cavaliere, Vigneto Bricco Alto, Vigneto Bricco Basso, Vigneto Ca’ du Gidio, Vigneto Mezzena, Vigneto Piatin, Vigneto Pratolongo), ognuno con un terreno diverso, caratterizzato da marne argilloso-sabbioso, calcare e gesso. Il vitigno richiede attenzione costante per maturare correttamente e il lavoro nei vigneti è eseguito a mano per adattare ogni vite alle dinamiche del terreno. La raccolta dell’uva è differenziata e la fermentazione segue ogni fase delicatamente, senza interventi invasivi.


L’obiettivo è esaltare le caratteristiche naturali del territorio e del vitigno durante l’affinamento, che viene differenziato per ogni vigneto. Le bottiglie sono conservate nel Caveau, un ambiente controllato che garantisce longevità al prodotto.
Gli spirits Hereditarium
HEREDITARIUM è un progetto che nasce dalla passione e dalla curiosità di testare coltivazioni di piante, erbe e fiori unici. Questo ha portato alla creazione di prodotti ad hoc, che vengono mescolate per creare un prodotto irripetibile. Questi distillati sono destinati all’affinamento in botti speciali, con l’obiettivo di produrre spiriti con caratteristiche simili ai grandi distillati da invecchiamento come il Rum, il Whisky, il Cognac e il Brandy. Il progetto HEREDITARIUM mira a lasciare un segno nella storia degli spiriti e a creare prodotti che saranno apprezzati dagli intenditori.
IL VALORE ARTISTICO
Oggi sono sempre di più i casi di nomi della viticoltura che si confrontano e interfacciano con il mondo dell’arte. Ed è attorno alle cantine che – come un tempo avveniva intorno ai Palazzi – sorgono le nuove corti artistiche. Cantine Sant’Agata destina il 50% del ricavato di ogni bottiglia Hereditarium per sostenere le diverse iniziative di espressione artistica, gestite in collaborazione con fondazioni o associazioni legate al mondo dell’arte e rivolte principalmente a giovani che dimostrino di voler lasciare un segno tangibile nella storia con opere, gesti, atti di altruismo e azioni meritevoli. Il vino diventa protagonista di un percorso rivolto alle nuove generazioni, un’eredità che viene costruita nel tempo e servirà per finanziare il suo reincarnarsi perpetuo. La tela su cui esprimere e imprimere il proprio pensiero artistico sono i tondi delle botti che diventano uno spazio pittorico. E, proprio come ogni anno le vendemmie sono diverse, ogni anno cambieranno i temi che gli artisti, in piena libertà e con l’utilizzo di diverse tecniche, svilupperanno sulle botti. Potranno partecipare al concorso sia i giovani delle scuole dell’arte che professionisti, e tutti avranno le stesse condizioni da rispettare e lo stesso iter da seguire.
IL VALORE ECONOMICO
Le bottiglie della linea Hereditarium, che danno vita ogni anno a un “super Ruchè”, sono destinate a crescere in valore sia qualitativo che economico, rappresentando di fatto un asset che si rivaluta nel tempo grazie alla sua unicità. Il Vino e gli spiriti Hereditarium sono un asset reperibile in quantità molto limitata ed in maniera esclusiva – non esisteranno etichette secondarie o seconde release. Si tratta di bottiglie uniche ed inimitabili, uno status symbol che non risente delle meccaniche macroeconomiche del mercato globale.
HEREDITARIUM – COME FUNZIONA
La chiave di accesso al mondo di Hereditarium è lo Spiritual Club, il wine club dedicato al progetto: chi compra prodotti con l’etichetta Hereditarium entra in una vera e propria community con la possibilità di organizzare eventi ad hoc, ottenere sconti o privilegi e, soprattutto, priorità sull’acquisto e sulle degustazioni delle release annuali.

  • Di ogni annata del vino Ruchè Hereditarium o di release Spiriti Hereditarium viene dichiarata l’entità della produzione: numero di bottiglie, di magnum, di Jeroboam; quante bottiglie vengono destinate alla degustazione tecnica; quante in degustazione per la stampa specializzata.
  • Il taglio finale del Ruchè Hereditarium è sottoposto, prima dell’imbottigliamento finale, ad una commissione di cui fanno parte giornalisti, influencer, trader e gli ambasciatori dello SPIRITUAL CLUB
  • Di ogni annata di Ruchè Hereditarium o ogni release di Spiriti Hereditarium è messo in commercio il 20% della produzione nella prima uscita con una comunicazione tramite il canale SPIRITUAL CLUB e il 10% negli anni successivi, fino ad arrivare al limite minimo di giacenza nel CAVEAU del 10% della produzione iniziale che non verrà più venduta, ma usata solo in particolari occasioni nel futuro. Il resto sarà lasciato a dimora nel Caveau per il futuro come eredità ai posteri.
  • La prima annata o prima release dei prodotti HEREDITARIUM ha un prezzo di uscita deciso in seguito a valutazioni di valore date da un panel di esperti del mondo vino/spirits, il prezzo delle uscite successive aumenta nella misura del 10% all’anno e l’acquisto/investimento diretto dall’azienda è possibile sempre solo in esclusiva per i soci dello SPIRITUAL CLUB.
  • Ogni singolo acquisto/investimento contribuisce nella misura del 50% del denaro versato allo sviluppo del progetto Hereditarium, finanziando i tondi, le opere artistiche e le borse di studio che saranno gestite dalla fondazione che collabora, controlla e garantisce il flusso di cassa generato dal progetto stesso.
  • I lotti minimi sono di 3 bottiglie per tutti i prodotti HEREDITARIUM.
    Il confezionamento dei prodotti HEREDITARIUM è in casse di legno da 3 bottiglie per le bottiglie regolari e nella confezione di legno singola per i formati speciali, perfettamente confezionate e con sigillo di sicurezza e garanzia dell’unicità del prodotto. L’etichetta riporterà il numero della bottiglia, il lotto di produzione, l’annata di uscita e il nome dell’assegnatario del lotto originale. L’investitore può decidere in fase di acquisto di non apparire con il proprio nome sull’etichetta e, in questo caso, l’etichetta riporterà il numero del contratto di acquisto in modo anonimo.
  • Ogni lotto acquistato può essere ritirato o lasciato in gestione nel Caveau di Cantine Sant’Agata, dotato di un sistema di raffreddamento d’avanguardia che mantiene la temperatura stabile a circa 18°C. Per coloro che investono nella prima fase del progetto.

Ora non resta che attendere gli esiti di questo progetto a breve e a lungo termine, confidando che possa dare nuovo slancio a una denominazione fortemente in crescita come quella del Ruchè e a un territorio che si sta rivelando sempre più capace di far valere le proprie virtù di vocazione, integrità paesaggistica e potenziale enoturistico, con vini e gastronomia d’eccellenza. La speranza è che progetti come questo diano il via a una serie di iniziative virtuose anche in altre realtà dell’areale, perché solo così si potrà davvero alzare l’asticella percettiva di un vino che, ormai, può elevarsi a ben più di una “curiosità” e di una mera nicchia produttiva.

F.S.R.

#WineIsSharing

P.S.: ci tengo a precisare che non ho alcun coinvolgimento con il progetto in termini economici, commerciali e/o promozionali. Ho solo avuto il piacere di contribuire alla scelta del nome e di poterne seguire da vicino lo sviluppo, step by step, in prima persona. Un onore vista la situazione in cui è nato e i trascorsi che hanno messo a dura prova un’azienda e, ancor prima, una famiglia che merita stime e rispetto.

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