Il Vino ed i Social Networks!
Due mondi così agli antipodi eppure sempre più convergenti, sia per quanto concerne la comunicazione e la condivisione individuale che per quanto riguarda il marketing aziendale. Da Wine Blogger non posso prescindere dal social sharing, ovvero dalla condivisione di post come quello che state leggendo tramite i miei profili sui principali social networks (facebook, twitter, linkedin, pinterest, instagram ecc…), ma sempre più spesso mi rendo conto di quanto la condivisione a fine informativo e quella meramente personale, convergano, ad esempio postando la foto di un mio viaggio o di una mia degustazione informale, senza alcun riferimento al blog.
“Essere social”, non significa essere apatici, “a-sociali”, evitare il contatto diretto con le persone fisiche, come demagogicamente viene sostenuto da alcuni detrattori, bensì vuol dire ampliare le proprie conoscenze, i propri contatti professionali e anche – perché no?! – la propria cerchia di amici, senza dover più badare ai limiti imposti da tempo e distanze. Come tutto nelle vita e come il Vino stesso, il segreto sono equilibrio e moderazione, una gestione consapevole e ponderata della propria presenza online.
Detto questo, tra le forme di comunicazione, sicuramente, quella visiva è attualmente quella che risulta più efficace in termini di visibilità e di potenzialità, specie a livello promozionale ed ancor più se il visual marketing, com’è chiamato in gergo tecnico, coincide con l’emotional marketing.
Il Cibo ed il Vino sono i soggetti perfetti per trasmettere informazioni ed emozioni in maniera istantanea.
Pensate solo a quanto sia evocativa e suggestiva l’immagine di un piatto di lasagne fatto in casa, magari proprio come quelle che preparava vostra nonna, o un calice di Vino sorseggiato al tramonto in riva al mare, che per sinestesia vi porterà per un attimo a rivivere sensazioni che pensavate di aver dimenticato. In un’epoca in cui siamo tutti “smartphone-dotati” e, in pratica, possiamo scattare foto e girare video ovunque noi siamo con qualsiasi “aggeggio” tecnologico abbiamo in tasca, condividere immagini è diventata la forma più semplice, ma anche quella più diretta e vincente che ci sia… e detto da uno che non può prescindere dalle parole (e dall’essere prolisso… aggiungerei!) è tutto dire!
Ecco perché oggi ho deciso di dedicarmi nello specifico ad Instagram, il social dell’immagine per eccellenza, e lo farò con una delle massime esperte del settore, ovvero, la mia corregionale Ilaria Barbotti, che ha dedicato un po’ del suo prezioso tempo a rispondere a qualche mia domanda, che confido possa aprirvi le porte di questo social network a volte snobbato, altre volte utilizzato male, ma che ha davvero infinite potenzialità.
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Ciao Ilaria, potresti introdurre
te e la tua attività brevemente ai lettori di Wineblogroll.com? -
Ciao Saverio, mi occupo da dopo la laurea in
Marketing e Pubbliche Relazioni di social media marketing e
creazione di progetti digitali per aziende. Dopo avere fondato la community
degli instagramers in Italia il focus del mio lavoro si è spostato
su Instagram e le sue dinamiche, senza tralasciare le altre
piattaforme social e il web in generale.
- Che ruolo hanno e quale possono
avere i social ed in particolare Instagram nella promozione di
aziende produttrici di Vino e nel veicolare interi territori tramite
l’enogastronomia in genere? -
Il food così come il mondo del Vino sono fortemente legati al territorio in cui nascono e sono
prodotti. Oltre al territorio che si racconta moltissimo con
Instagram e gli Instagramers, abbiamo anche tante bellissime storie
da raccontare di produttori di Vino e delle loro aziende. Credo
fortemente che il vino più di altri settori si presti ad essere
raccontato e promosso con la fotografia e con i social media. Non a caso negli ultimi anni sono
diverse le realtà anche piuttosto importanti che hanno portato
avanti progetti di Instagram Marketing come Masi Agricola con un
progetto internazionale di PR tra USA, Europa e Canada o un’altra
prestigiosa cantina come Bellavista Terre Moretti, che per il lancio
della nuova comunicazione e delle nuove etichette ha scelto proprio
Instagram e gli instagramers per svelare questi nuovi temi, colori e
tendenze. Anche Caprai ha creato un’attività social molto legata
ad Instagram per una raccolta fondi charity invitando alcuni
instagramers in azienda e lanciando un challenge fotografico
instagram.
- Quali sono, secondo il tuo
profondo Know How nel settore, i principali errori che si commettono
nell’approcciare i social a livello di marketing? - Di errori ne vedo molti e reiterati, ad
esempio aprire l’account Instagram di brand per poi non seguirlo e
popolarlo di contenuti. Dovete essere presenti e costanti sia con
belle fotografie che con l’uso strategico dei giusti hashtag in
inglese che andando a commentare e interagire – cercandoli – coi
giusti interlocutori interessati, o già amanti, del vostro brand. Se non siete un brand o avete un
prodotto “difficile” da raccontare create una bella storia e
incuriosite gli instagramers al vostro mondo. Chiunque ha una storia
da raccontare, rendetela affascinate e social.
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Il mio motto è probabilmente uno dei più social nel Wine Blogging: “Wine is sharing!”. La
condivisione nel mondo del Vino è un fattore intrinseco, eppure
molti produttori sono ancora restii all’utilizzo del web e, quindi,
del web marketing organico per far conoscere i propri prodotti. Qual è il
tuo punto di vista a riguardo? -
Assolutamente sì! Nonostante casi
di successo e molto social come quelli sopra citati, il mondo del Vino – non solo in Italia – ma davvero fatica a seguire queste
dinamiche e ad aprirsi al social media marketing. Parlo oltre che da
esperta di marketing anche da amante del Vino e del mondo del Vino e
condivido il tuo pensiero sulla “chiusura” di alcune realtà di questo affascinante
universo, purtroppo. Ho cercato e cerco spesso di
aprire queste menti (un po’ come te), sono certa che presto tutti (o quasi) lo
faranno.
- Siamo entrambi Marchigiani ed
anche se entrambi giriamo molto per lavoro e per passione, è palese
il nostro Amore per una terra, spesso sottovalutata, ma capace di
regalare grandi emozioni. Gli scatti degli instagramers ne sono un
veicolo efficacissimo. Hai in mente qualcosa di particolare per il
Vino? -
Nel Vino marchigiano abbiamo una
costante collaborazione con alcune cantine locali che ci supportano
in varie attività o duranti i social tour di promozione turistica
che organizzo. Anche con IMT Istituto Marchigiano Tutela Vini
abbiamo avviato già nel 2012 la prima campagna social del Vino
#madeinmarche durante il Vinitaly con il bicchiere coi “baffi”
te la ricordi? Fu divertente e molto social… ma era troppo presto
per i marchigiani…ma ci rifaremo! Anche con Terroir Marche piccolo
associazione di produttori locali BIO attiviamo una serie di
sinergie sempre con lo scopo di promuovere territorio, prodotti
#madeinmarche e imprenditori marchigiani, le nostre storie e la
nostra terra. Poi c’è #vinoPOP il progetto di
Adua Villa, che ho seguito per l’aspetto social e instagram, con
cui abbiamo diffuso durante tutto l’anno 2014 (e ancora
proseguiamo, perché un tag non muore mai…) proprio la
condivisione del momento in cui ti godi un buon bicchiere di vino,
un momento che deve essere di relax, con amici o da solo, per
riportare il vino a come era un tempo, popolare, di tutti e presente
tutti i giorni su tutte le tavole degli italiani. POP. Insomma tante attività legate al Vino e molto social.
- Infine…qual è il tuo rapporto
con il Vino e come vedi il futuro del Vino italiano in termini di
qualità del prodotto e della sua visibilità? - Come già scritto più su, amo il Vino
e il mondo che gli ruota intorno, le persone, i produttori, la terra
da cui il vino nasce, la tradizione e le storie che si porta dietro. Il futuro del mondo del Vino in Italia
lo posso solo immaginare non avendo conoscenze approfondite dei
flussi di vendite import, export e tendenze. Credo comunque che sia
un mercato che ha bisogno di rilanciarsi e come diciamo spessissimo
puntare tutto sul Made in Italy. Ciò che è fatto in Italia ha un
valore che all’estero conoscono e comprano anche a scatola chiusa.
Se non si punta su questo asset e non si rinnova la comunicazione del Vino, temo che una gran moda come quella della birra artigianale, che
ora impazza anche in Italia, metterà in difficoltà un mondo che è
già in decrescita. Occorre ripensarsi come aziende e
puntare molto anche sull’estero. Con i social media, il guest blogging e il web in generale, oggi è
più facile che mai farlo, ma bisogna crederci e investirci da subito
collaborando con le persone giuste per crescere insieme.
Una panoramica molto esaustiva quella che ho deciso di mostrarvi grazie ad Ilaria, ma che può essere ancor più approfondita leggendo le “case histories” specifiche relative all’enosfera nel suo libro: Instagram Marketing.
Concludo dandovi qualche dritta riguardo gli Food & Wine hashtag più popolari nel mondo del Vino ed il food & beverage, appunto, compresi quelli che, io stesso, utilizzo tramite il mio profilo instagram, davvero molto seguito (con il minimo sforzo e senza averdi mai comprato un like o dei followers… quindi chiunque può farlo!)
#winelover #wine #vino #wineissharing #igersitalia #igers #italia
#madeinitaly #foodporn #wineporn #gastrovictim #yummy
Vi basterà copiare ed incollare questi hashtag di seguito alla descrizione delle vostre immagini (foto o video) condivise su instagram (e sugli altri social networks) per avere una visibilità diretta al vostro target di riferimento, ovvero i profili interessati a Cibo ed al Vino… vedrete che in poco tempo vi renderete conto di quanto possa essere importante questo social per la vostra azienda, ma anche per il vostro profilo personale, in termini di contatti sia dall’Italia, che, soprattutto, dall’estero.
Usarlo è semplice, scattate, riprendete, e condividete!
Ci vediamo su Instagram e ricordate… “Wine is sharing!”… anzi #wineissharing!
www.instagram.com/italianwinelover/ |
F.S.R.
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