L’annata 2016 – Andamento e previsioni meteo in vista della vendemmia

Come già scritto e descritto più volte, il bello ed il brutto di fare Vino è che non si può vendemmiare due volte la stessa annata, o meglio, si può può scaglionare la vendemmia in diverse epoche, ma l’annata sarà sempre una per ogni Vino prodotto.
Questo rende la viticoltura la pratica agricola e l’attività più incerta, di certo quella più dipendente dai capricci meteorologici o climatici che dir si voglia. Le condizioni atmosferiche possono regalarci annate straordinarie o distruggere interi raccolti e nel mezzo incidere con sfumature più o meno nette su quello che sarà il Vino che verrà prodotto e che andremo ad assaggiare.

annata vino 2016 previsioni



Ho sempre stimato i vignaioli ed i produttori di Vino per il coraggio che hanno nel affrontare ogni annata, all’insegna di queste variabili, ma non li ho mai invidiati, consapevole dell’ansia che avrei provato nell’impari confronto con la sempre più umorale Madre Natura. Scrivere di Vino (al netto delle baggianate che posso aver scritto in questi anni) è facile e stappare una bottiglia lo è ancor di più, ma nonostante la paura e lo stress che sapevo avrei sperimentato, ho deciso di provare anch’io quelle incertezze sulla mia pelle, se pur in via del tutto privilegiata e con un coinvolgimento economico che nulla ha a che vedere con gli investimenti dei produttori veri. Sì, ho pensato che provare (e sottolineo provare) a fare un “mio” Vino potesse essere il modo più giusto per identificarmi ancor di più nei produttori e per poter comprendere in maniera diretta, per quanto (ripeto) in forma ridotta e privilegiata, le difficoltà, gli sforzi e spero le emozioni che chi fa Vino provi ogni anno.
L’ansia del produttore è la prima cosa che ho sperimentato, visionando costantemente l’andamento climatico dell’annata e nel rendermi conto di quanto la vite sia forte ed allo stesso tempo fragile rispetto ad una miriade di problematiche legate al clima: da quelle che in un istante possono decimare un raccolto come la grandine ed il gelo, fino a quelle maledette patologie funginee solo in parte contrastabili, ma sempre in agguato, come l’oidio, il mal dell’esca, i marciumi, la peronospora per non parlare della tignola e degli altri insetti, per i quali confidi che la confusione sessuale dia i suoi risultati.
Se poi ci mettiamo un approccio più rispettoso, a tutti gli effetti biologico, le difficoltà e le ansie aumentano.

Per avere un’idea dell’annata nella sua totalità ed un’idea di previsione da qui alla vendemmia ho chiesto l’aiuto del Centro Meteo Italiano, nella persona del Dott. Roberto Schiaroli, che ha così sintetizzato il 2016:

L’andamento climatico dell’annata 2016 e le previsioni in vista della Vendemmia

“Partendo dal periodo dell’ annata 2016 che stiamo vivendo, è palese che si stia manifestando una fase piuttosto complicata per la gestione
vitivinicola in quanto abbiamo condizioni favorevoli per lo sviluppo
di malattie, in primis la Peronospora.

Ma cerchiamo di tracciare
un’ analisi sintetica sul clima medio ( in quanto non mi ha
specificato le aree di interesse ) in Italia da Settembre 2015 ad
oggi:

Trattiamo innanzitutto le precipitazioni in quanto tra le
principali variabili climatiche nel settore vitivinicolo; deficit
negativo al nord italia nei mesi autunnali e invernali ( fino a
febbraio compreso) 50% in meno sulle regioni nord-occidentali, più
in linea con la media il meridione e il versante adriatico centrale.
Mesi primaverili più piovosi su tutta la penisola fatta eccezione
per il mese di Aprile con l’ Anticiclone subtropicale africano
prevalente, Maggio e prima metà di Giugno con piogge sopra la media
su tutte le regioni eccetto Liguria di ponente, basso Piemonte,
Sardegna e Sicilia meridionale. Siamo sull’ ordine del 60% di pioggia
in più considerando la media nazionale con le regioni meridionali
peninsulari (Puglia Basilicata e Calabria ) che registrano un
sopra-media fino al 200%.

Riguardo le Temperature se consideriamo
i mesi autunnali e invernali fino ad Aprile compreso siamo oltre la
media di più di 1°C con punte vicine ai 2°C in alcune regioni
centro-meridionali, Maggio e prima parte di Giugno totalmente in
media con il periodo di riferimento ( ± 0,5°C in base alle zone d’
Italia).

Anche nelle prossime 1-2 settimane
avremo condizioni di tempo variabile sull’ Italia senza la presenza
stabile dell’ Anticiclone, ma con alternanza di fasi instabili specie
al centro-nord con brevi periodi più soleggiati e miti.
In merito alla previsione a lungo termine nei mesi estivi si fa riferimento ad un articolo pubblicato dal Centro Meteo Italiano sull’estate 2016 dal quale si può evincere che l’estate vedrà temperature al di sopra delle media su tutta la penisola con dei picchi di calore a luglio nel Centro-Nord e ad agosto al Sud.

meteo vino 2016
Nello specifico avremo luglio ed Agosto con anticiclone delle Azzorre prima e subrtopicale poi protagonisti sullo scenario meteo Europeo centro-occidentale, con tempo stabile e soleggiato salvo brevi episodi perturbati specie al Nord Italia.”

In somma non sarà una 2014, ma di certo non ho scelto l’annata più semplice per sperimentare almeno dal punto di vista psico-emotivo la vita di chi fa Vino e credo sia giusto così.
Sta di fatto che, mi piaccia pensare alla positività come tutto ciò che possa controbilanciare le incertezze e le preoccupazioni, il più delle volte materialmente tangibili e quantificabili, dei vignaioli e dei produttori, quindi per quanto poco razionale possa sembrare a chi fa Vino non resta che vivere di giorno in giorno, provando rispondere agli accadimenti, positivi o negativi che siano, nella speranza di poter tirar fuori il meglio dall’uva che si potrà portare in cantina, cercando di far esprimere l’annata così com’è stata e di interpretarla secondo la propria esperienza, infondendo, in ciò che finirà in bottiglia, la propria personalità.
Pensavo che i vignaioli fossero sognatori… perché li vedevo sempre con lo sguardo rivolto al cielo e spesso durante le degustazioni mi sono sentito quasi snobbato quando alcuni, mentre parlavo, continuavano a guardar fuori dalla finestra più vicina. Ora so che i vignaioli oltre ad essere sognatori, hanno dei buonissimo motivi per dedicare la propria attenzione al cielo piuttosto che alle mie, spesso, ripetitive parole. Io non sono un vignaiolo, forse un giorno… chissà… ma è bastato calarmi un istante nei loro panni per comprendere quanto meravigliosamente difficile e stressante sia questo lavoro (forse qualcuno di noi a volte dimentica che si tratti di un lavoro!), soprattutto se lo si faccia eticamente e rispettosamente.

Concludo ribadendo che per me quella di fare Vino è un’occasione nata quasi per caso qualche mese fa, che non ho preso come una sfida o un progetto professionale, bensì come la possibilità reale di potermi trovare finalmente dall’altra parte della barricaia…ops barricata, in modo da ampliare il mio punto di vista di wine blogger e di uomo.

Il mio pensiero, però, va a chi fa questo lavoro da anni e lo farà negli anni a venire ed in particolare a chi ha subito danni durante le recenti grandinate e i nubifragi che, ironia della sorte, fanno sempre più male a chi lavora in modo più rispettoso. Non ci resta che attendere… 


F.S.R.
#WineIsSharing

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