PoderNuovo a Palazzone e l’identità preziosa del suo Sangiovese Sotirio

Oggi vi porto di nuovo in Toscana, a confine con Lazio e Umbria, e non vi parlerò di un vignaiolo, come di consueto, bensì di una nota famiglia di illustri esponenti del made in Italy che ha deciso di dare un seguito alla propria passione per il vino realizzando una cantina che ha il merito di aver attirato l’attenzione su questo piccolo areale, tra i meno conosciuti della regione. 

cantina podernuovo palazzone
Parlo di Paolo e Giovanni Bulgari e della Tenuta Podernuovo a Palazzone di San Casciano dei Bagni (SI). 


E’ nel 2004 che Paolo e Giovanni scoprono Palazzone e affascinati da questo autentico e genuino territorio, decidono di acquistarlo e di iniziare a produrre vino in maniera rispettosa, puntando all’eleganza, la genuinità e la territorialità. 

vigneti chiusi vino
Ciò che mi ha colpito di più di questa realtà è la ferma volontà di integrare struttura e conduzione vitivinicola nel massimo rispetto del contesto naturale, con il fine di valorizzare il territorio con un impatto ambientale prossimo allo “0”, recuperando inoltre i vecchi vigneti pressoché abbandonati dalla precedente proprietà.
Ad avermi incuriosito maggiormente, tra i vini prodotti è stato sicuramente il Sangiovese in purezza Sotirio (annata 2013), un vino che mostra ancora una volta quanto sia poliedrico questo meraviglioso vitigno: un vino che mostra uno spettro olfattivo/aromatico coerente col varietale dal fiore al frutto, integro nella sua armonia fra potenza e finezza con una nota balsamica distintiva che sfuma di tonalità prettamente mediterranee il naso di questo Sangiovese per nulla intaccato dall’affinamento; il sorso entra ampio e avvolgente, per poi distendersi con buono slancio, agevolato dall’assenza di particolari ostacoli e dalla finezza dei tannini. Un vino lungo e di buono impeto espressivo, capace di coniugare territorio e varietale, forza e classe in un risultato piacevole. 
sotirio sangiovese vino
Capita sovente di imbattersi in realtà fondate “quasi per gioco” da industriali di altri settori o da personaggi “famosi” e di ritrovarsi nel bicchiere vini costruiti, privi di anima e di personalità se non quella meramente enologica, che poco ha a che fare con il territorio e il varietale, ma il Sangiovese è una cartina di tornasole per valutare l’approccio in vigna e in cantina di un’azienda toscana e con questo vino Podernuovo ha meritato, non solo la mia attenzione, bensì un plauso per il rispetto avuto nei confronti del varietale e della sua identità.
sala degustazione
Per me che parlo per lo più di piccole realtà e di vignaioli coinvolti in prima persona in tutti gli aspetti della produzione dei propri vini, approfondire la conoscenza di aziende come questa, senza pregiudizio alcuno, è importante! Lo è perché è fondamentale fare degli opportuni distinguo fra chi investe senza cognizione di causa e chi lo fa con profondo rispetto del territorio e un progetto lungimirante a lungo termine.

F.S.R.
#WineIsSharing

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