Cortonesi – A Montalcino vini di famiglia intrisi di identità e rispetto

Torno a Montalcino per andare a trovare un giovane vignaiolo che seguo da diversi anni con grande attenzione e che ha impresso un importante cambio di marcia alla propria azienda di famiglia.
Parlo di Tommaso Cortonesi dell’azienda agricola La Mannella, realtà familiare che dispone di poco meno di 10ha di vigneto specializzato iscritto a Brunello di Montalcino.
L’azienda La Mannella – questo era il suo nome originale – ha iniziato la propria attività vitivinicola nei primi anni ’70 e vanta vigneti nelle zone più pregiate del comprensorio, situati sia a nord che a sud-est di Montalcino. Come per molte aziende ilcinesi anche quella della famiglia Cortonesi è da considerarsi ufficialmente giovane, in quanto la prima annata imbottigliata risale al 1990, ma è dal 1975 che qui si fa vigna.
cantina la mannella cortonesi montalcino
Vigna che è il fulcro dell’attività di questa piccola realtà orientata esclusivamente alla produzione di vini rossi quali, ovviamente, il Brunello di Montalcino (anche Riserva), nelle espressioni territoriali “La Mannella” e “Poggiarelli”, il Rosso di Montalcino e un IGT Toscana, con qualche novità in arrivo nei prossimi anni.
terroir montalcino cortonesi
L’equilibrio è tutto in casa Cortonesi e lo comprendo sin dai primi passi fatti in vigna con Tommaso che non ci tiene a rimarcare quanto al rispetto della tradizione ci sia il bisogno di affiancare una rinnovata consapevolezza, un approccio capace di ottimizzare le lavorazioni e di ridurre l’impatto umano sull’ambiente in senso lato e sulla vite e l’uva in senso stretto.
Lavorare con cognizione di causa in ogni ambito delle lavorazioni in campo utilizzando ciò che l’era contemporanea ci mette a disposizione in termini di tecnologia per poter ridurre l’uso di chimica di sintesi. E’ solo con la conoscenza e la competenza tecnica che si può lavorare davvero in sottrazione, andando ad ottimizzare ogni operazione.
In cantina l’approccio è il medesimo, con grande attenzione e controllo in fase di vinificazione e rispetto pedissequo della tradizione nei lunghi affinamenti, per lo più, in legno grande.
botte grande brunello
L’obiettivo di Tommaso e della sua famiglia è chiaro: portare in bottiglia dei Sangiovese nitidi ed armonici, capaci di parlare di territorio in maniera sincera e mai fuorviante.
E sapete meglio di me che i principali modi per rendere l’espressività di un vino “fuorviante” sono palesi difetti organolettici dovuti a negligenza da un lato e/o l’abuso di tecniche omologanti quali l’uso di legni con un’incidenza oltre la soglia di rispetto del varietale, senza scomodare le forzate “correzioni chimiche”. Ecco, questo non è ciò che la famiglia Cortonesi vuole per i propri vini.

Una famiglia che ha fatto dell’identità dei propri vigneti il proprio biglietto da visita in Italia e nel mondo, senza meri voli pindarici ma con una grande attitudine al lavoro che si traduce in coerenza e costanza nel tempo. Dotì, queste ultime, sempre più rare e preziose.

Per quanto concerne la degustazione, ho avuto modo di assaggiare:
vini la mannella montalcino

Rosso di Montalcino 2016 – Cortonesi: a mio modo di vedere, l’annata più felice per il Sangiovese del nuovo millennio, specie a Montalcino. Se per il Brunello dovremo aspettare ancora un anno, i Rossi continuano a stupire per equilibrio ed eleganza, proprio come questa interpretazione della cantina della famiglia Cortonesi intrisa di giovialità, luce e slancio. Un vino che nella maggior parte delle denominazioni italiane sarebbe un “primo vino” tanta è la sua predisposizione all’invecchiamento e tanto è il suo bilanciamento fra struttura e tensione, forza e finezza. Un grande rosso di Montalcino.

Brunello di Montalcino La Mannella 2015 – Cortonesi: l’esposizione e le peculiarità pedoclimatiche dei vigneti dai quali vengono prodotte le uve atte a produrre questo Brunello agevolano molto l’equilibrio, anche,  in un’annata tendenzialmente calda e muscolare come la 2015. “La Mannella” ha intensità e sostanza, ma non lesina slancio e una buona percezione fresca e minerale. Un vino materico che chiude con una tessitura tannica fitta e disegnata senza calzare troppo il tratto, senza sbavature di sorta. 

Brunello di Montalcino Poggiarelli 2015 – Cortonesi: anche in questo ideale “cru” lo spettro varietale è pienamente rispettato e non ci hanno accenni di stanchezza, bensì un’evoluzione balsamica fresca e decisamente mediterranea. Un vino armonico, fiero nel suo incedere sicuro ma garbato. Buona la profondità di sorso e cesellato il tannico che assieme alla chiosa ematica da inerzia al sorso.

Ho atteso qualche anno prima di visitare l’azienda di Tommaso, in quanto, di anteprima in anteprima, di degustazione in degustazione, notavo un potenziale ancora solo parzialmente espresso. Oggi, però, sono lieto di aver atteso il momento più opportuno per andare a trovare la famiglia Cortonesi, perché ho avuto modo di entrare, finalmente, in piena empatia con dei vini che non mancano di nulla e si sono dimostrati pienamente in linea con ciò che mi aspetto da queste vocatissime terre.


F.S.R.
#WineIsSharing

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