Vi presento le 20 cantine dell’Associazione dei produttori del Ruchè di Castagnole Monferrato

Del Ruchè vi ho già detto molto in termini storici e ampelografici ma attorno al Ruchè gravitano cantine, produttori e vignaioli che nel giro di pochi anni hanno reso grande questa varietà e il vino da essa prodotto facendolo conoscere nel mondo. Sì, perché il Ruchè – purtroppo – sembra essere più conosciuto e riconosciuto (come un grande vino) all’estero che nel nostro paese. “Nemo profeta in patria” direte, ma non credo sia questo il punto! Il “problema” del Ruchè è che con meno di 1 milione di bottiglie prodotte la loro commercializzazione è appannaggio di estero e mercato locale, con il resto d’Italia che vorrei davvero approcciasse sempre più frequentemente e consapevolmente i vini dei produttori dell’areale di questa prestigiosa ma piccola DOCG.
territorio ruché cantine
Il mio obiettivo è quello di valorizzare territorio, varietale e vino nel nostro paese cercando di dare a tutti voi lo spettro più ampio possibile di conoscenza e consapevolezza nei riguardi di ciò che il Ruchè è stato, è oggi e potrà essere in un futuro molto prossimo anche e soprattutto grazie ai media, ai distributori, ai ristoratori, ai sommelier e agli enotecari italiani.
grappolo ruchè
Se nelle scorse settimane abbiamo parlato delle origini storiche del vitigno e del vino Ruchè, nonché delle sue peculiarità genetiche e ampelografiche, oggi vorrei accompagnarvi alla scoperta delle realtà che io stesso ho avuto modo di scoprire e approfondire durante la mia ultima full immersion sul territorio.
Realtà che fanno capo all’Associazione produttori del Ruchè di Castagnole Monferrato Docg che vi presento in ordine rigorosamente alfabetico.

L’Amelio Livio è una piccola realtà a conduzione familiare, nata agli inizi del’900, ma è solo con l’avvento di Livio, nel 1984, che si passò dalla produzione di bottiglie di vino da tavola alla produzione di vini DOC. Oggi sono Livio, sua moglie e le loro figlie a portare avanti l’azienda con grande passione, nel rispetto della tradizione e del territorio. Sono proprio Arianna e Daniela (dal 2017 titolari dell’azienda) a farmi conoscere la loro realtà di ca. 7 ettari di vigneti nel Comune di Grana in cui vengono prodotti vini base Ruchè, Barbera (con diverse tipologie) e Grignolino, oltre ad un rosato da uve di Freisa (in futuro verrà prodotto anche un bianco base Viognier). L’avvicendarsi di nuove generazioni porta sempre a dei passi in avanti in termini di consapevolezza agronomica ed enologica ed è quello che ho riscontrato nella cantina Amelio Livio, in particolare nel Ruchè che, sono certo, qui raggiungerà apici importanti. Il Ruchè Primordio 2019 è il giusto mix di artigianalità e consapevolezza tecnica: armonico nel varietale giustamente maturo e piacevolmente al sorso di buona struttura, ma in grado di distendersi con piglio sicuro. Il finale saporito invoglia alla beva.

amelio livio cantina

Bersano Vini rappresenta uno dei simboli storici della produzione di vino in Piemonte e in particolare del Monferrato. Una realtà che, da sempre, ha voluto affiancare alle proprie produzioni locali una cascina che potesse fungere da riferimento per quella determinata denominazione. E’ così che, attratti dall’attuale appeal del Ruchè, è stata recentemente acquisita la Cascina San Pietro che comprende una estesa tenuta di cinquantatre ettari sui quali sorge una villa padronale circondata da edifici agricoli e da un imponente parco secolare. Alcune tra le vigne più alte dell’intera denominazione con dei picchi di oltre 350m slm. Terreno franco argilloso. Esposizione Sud, Sud-Ovest. Ad oggi sono stati vitati circa trentadue ettari dedicati alla produzione di Ruchè e Grignolino per il quale la tenuta, situata a pochi chilometri da Portacomaro, gode di un terreno particolarmente vocato. Il Ruchè dell’azienda Bersano è preciso, dinamico ed equilibrato nella sua suadenza mai noiosa.

bersano vini

L’Az. Agr. Bosco Tommaso è una realtà nata di recente grazie alla ristrutturazione della vecchia azienda di famiglia ormai inattiva da parte dell’intraprendente giovane dalla quale prende il nome. Tommaso crede fortemente nelle potenzialità del Ruchè e del suo territorio d’elezione ed è proprio a Castagnole Monferrato che ha deciso di produrre i suoi vini. Vini che parlano di Barbera, Grignolino, ma soprattutto di Ruchè che, oltre ad essere il vino più importante per l’azienda, è il vitigno sul quale Tommaso vuole investire lavorando sulle singole parcelle di vigna e sul concetto di cru. Il suo Ruchè di Castagnole Monferrato Docg Oltrevalle è intenso, pieno, ma per nulla opulento! In grado di giocare su sfumature balsamiche e minerali per dare freschezza ad un Ruchè che non manca di integrità e struttura. Buono l’allungo e saporito il finale.

tommaso bosco

L’Azienda Agricola Caldera vanta una storia ultracentenaria, ma ciò che mi ha colpito di più visitando questa longeva realtà è il perfetto connubio fra attaccamento alla tradizione e un’evoluta e attuale visione enoica, specie per quanto riguarda il Ruchè. Visione contemporanea e rispettosa merito della quarta generazione della famiglia rappresentata da Fabrizia Caldera,  affiancata dal marito Roberto Rossi e dal figlio Fabio alla guida dell’azienda. I due Ruchè prodotti la dicono lunga sulla consapevolezza di una cantina che non si è mai seduta sugli allori ma ha sempre cercato di elevare la qualità dei propri vini e la loro identità. Quindi avremo il Ruchè Xenio più fresco, floreale, speziato e dalla dinamica di beva agile, senza alcun ostacolo. Il finale è asciutto e piacevole. Mentre il Prevost mostra una maggior tonicità muscolare in cui il frutto predomina sul fiore e la speziatura si fa balsamica. Il sorso è pieno, intenso ma anch’esso slanciato. Il finale è saporito, lungo. Due interpretazioni dalla marcata personalità.

caldera ruchè

La particolarità della Cantina Sociale di Castagnole Monferrato è che per dimensioni è più piccola di altre realtà del territorio e che, quindi, può essere gestita con l’attenzione e con dinamiche proprie di una cantina privata. Nata nel 1954 per iniziativa di più di duecento viticoltori del paese è stata per anni una delle realtà associative più qualificate e significative del Monferrato. Da sempre orientata verso la ricerca della qualità, la Cantina ha saputo ammordernarsi nelle strutture e nelle tecnologie al fine di lavorare le uve in maniera più garbata e di garantire una vinificazione ad hoc per ogni singolo varietale. Altro fattore fondamentale è la remunerazione delle uve che viene fortemente diversificata per motivare i Soci conferenti a produrre uve sempre migliori. A questo segue la vinificazione separata delle singole parcelle in modo da poter valorizzare, in annata in annata, i vigneti con le uve qualitativamente superiore. La produzione aziendale è quella tipica della zona: Barbera d’Asti, Barbera del Monferrato, Grignolino d’Asti, Ruchè di Castagnole Monferrato. Per alcuni di questi vini e, in particole, per il Ruchè vengono prodotte una linea classica e una selezione denominata “Terre dei Roggeri” con obiettivi enologici e di mercato differenti. Se la linea classica è, infatti, più floreale, fresca e snella il Ruchè selezione Terre dei Roggeri e più complesso, ma ugualmente fresco nel fiore e nel frutto, con una delicata speziatura naturale e un sorso ampio ed equamente profondo.

cantina sociale castagnole monferrato

Le Cantine Bava hanno fuori dall’areale della denominazione, ma godono di una deroga che permette loro di vinificare il Ruchè della loro “Vigna del Presidente” nelle loro cantine storiche di Cocconato. La famiglia Bava ha dimostrato negli ultimi anni di credere fortemente nel Ruchè e a testimoniarlo è la qualità delle annate degustate in verticale, impeccabili per identità varietale e per nitidezza interpretativa. I fratelli Bava rappresentano la vera sintesi dell’azienda familiare di qualità, con ruoli ben distinti ma complementari e un apporto fondamentale di ciascun membro alla valorizzazione continua della realtà produttiva in toto, in Italia e all’estero, guardando al futuro senza mai dimenticare il passato.

bava ruchp

Le Cantine Sant’Agata, oggi guidate da Franco Cavallero, rappresentano uno dei punti di riferimento storici per il Ruchè.  Dalle vigne sulle splendide colline di Scurzolengo nascono interpretazioni di Ruchè che hanno contribuito fortemente a far conoscere questo vitigno e questo vino nel mondo. E’ proprio il Ruchè il principe di una gamma produttiva che abbraccia tutti i principali vitigni autoctoni del territorio: Nebbiolo, Grignolino e Barbera. Un approccio agronomico rispettoso unito ad un’attenzione artigiana nella vinificazione mette in risalto l’identità varietale e territoriale dei vini base Ruchè prodotti da Cantine Sant’Agata: Na’ Vota più fresco e profumato; Pro Nobis armonico, elegante, strutturato e profondo; Genesi che in virtù di una quota di appassimento propone un Ruchè maturo nel frutto e potente nel sorso, di notevole lunghezza.

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Cascina Terra Felice è il coronamento del sogno degli svizzeri Felix e Monica Binggeli, innamorati di queste terre e del loro potenziale vitivinicolo. Siamo a Castagnole Monferrato e l’azienda dispone di 8ha vitati. Il nome “Terra Felice”, oltre a rappresentare un gioco di parole con il nome del fondatore, vuole comunicare un profondo rispetto per la natura e un legame viscerale con essa. E’ proprio questa esigenza di rispetto e sostenibilità che ha portato la coppia a vivere la propria vita e il proprio fare vino secondo principi saldi che guidano la conduzione agronomica e l’approccio di cantina dell’azienda, che coincidono con quelli dell’agricoltura biologica. L’azienda coltiva i vitigni classici del territorio unitamente ad alcune varietà internazionali, ma è il Ruchè, allevato nel vocato Bricco della Rosa ad esprimere al meglio le peculiarità di queste terre: un vino integro nel frutto, vellutato nel sorso, morbido nella chiusura, senza alcun ostacolo alla beva.

cascina terra felice

Ferraris Agricola è, senza tema di smentita, una delle aziende più rappresentative in quanto azienda agricola familiare più grande dell’area Ruché e seconda per numero di ettari (Montalbera ha, Ferraris 18ha e Bersano 12ha). La storia dell’azienda ha inizio con il bisnonno dell’attuale proprietario Luca Ferraris che partì per l’America, per la Golden Rush. Trovò abbastanza oro per permettere a sua moglie di realizzare il sogno di comprarsi un’azienda con la cascina in Monferrato. All’epoca erano due ettari con un cascinale nel centro del paese. L’azienda andò avanti ancora per una generazione ma poi si fermò con il padre di Luca che preferì – come molti all’epoca – trasferirsi nella vicina Torino. Per fortuna, però, i 2ha di vigna non furono abbandonati. Fu un giovanissimo Luca Ferraris a voler tornare alla vita di campagna e a voler investire tempo e denaro in un nuovo sogno che avrebbe avuto come protagonista indiscusso il Ruchè. Oggi l’azienda agricola Ferraris dispone di 33ha vitati e in 4 Comuni: Scurzolengo, con il Bricco della Gioia, Castagnole Monferrato anche sede aziendale, con 10 ettari nella collina di Sant’Eufemia, Grana, con 5 ettari di Viognier (maggior superficie di una singola azienda coltivata con quest’uva in Piemonte) e Montemagno, con i 6ha di Castelletto di Montemagno. Da queste vigne vengono prodotte le 4 referenze base Ruchè dell’azienda: Sant’Eufemia più fresco e dinamico, il Vigna del Parroco dalla storica vigna di Don Giacomo Cauda  che porta in dote complessità e profondità uniche e l’Opera Prima, estrema interpretazione del varietale concepita per elevare la sua complessità e durare nel tempo. In mezzo c’è il Clàsic, ovvero il Ruchè della tradizione, frutto di un’attenta selezione delle uve e affinamento in botte grande. Naso in linea con lo spettro varietale, spezia sottile e intrigate e sorso armonico, deciso ma agile. Il finale ematico chiude il cerchio organolettico con grande coerenza.

ferraris agricola ruchè

L’azienda Garrone Evasio e Figlio è una piccole realtà a gestione strettamente familiare, oggi condotta da Marco e Dante Garrone con l’aiuto della moglie di Marco, Cinzia. Una storia di oltre cento anni che parte dal commercio di vino per arrivare all’imbottigliamento di vini prodotti con le sole proprie uve. Nei dodici ettari di di vigneto adagiati sulle dolci colline del Monferrato astigiano, nei comuni di Grana, Montemagno e Castagnole Monferrato, vengono coltivati i principali vitigni tipici dell’areale e, ovviamente, anche il Ruchè. Nonostante il Ruchè rappresenti solo ca. 1ha dei 12 totali l’attenzione e la fiducia riposte in questo vitigno sono forti ed è proprio Dante Garrone a parlarmene con orgoglio facendomi assaggiare il suo vino. Un Ruchè frutto di una viticoltura rispettosa ed un altrettanto accorta vinificazione che mira alla più nitida espressione del varietale. Per questo si opta per il solo acciaio dalla fermentazione all’affinamento, portando in bottiglia un Ruchè con frutto e fiore in perfetta armonia e la sua speziatura naturale a rendere più interessante e intrigante il preludio al sorso agile e saporito, di grande piacevolezza. Nonostante il Ruchè non riposi nelle antiche cantine dell’azienda vi consiglio di fare un salto a vedere le storiche botti (una vanta addirittura 130 anni) di Garrone Evasio & Figlio.

garrone evasio ruchè

L’Azienda Agricola Gatto Pierfrancesco, fondata nel ’900, è da anni un riferimento nella produzione di vini di qualità nella provincia di Asti e non solo. La sede aziendale si trova a Castagnole Monferrato e i vigneti si estendono tra i Comuni di Castagnole Monferrato e Montemagno e le varietà principalmente coltivate sono Barbera, Grignolino e, ovviamente, il Ruchè. Dal 1993 è Pierfrancesco Gatto ad occuparsi dell’azienda ed è proprio grazie a lui che l’azienda, nel giro di pochi anni, vede la percezione della qualità dei propri vini aumentare in maniera importante. Un territorio vocato storicamente in cui il Ruchè da il meglio di sé grazie, anche, ad interpretazioni come quella offerta dal Caresana di Pierfrancesco Gatto spinta su una buona maturità di frutto reso elegante dal fiore e da una spezia lieve e ben integrata. Il sorso è pieno ma dinamico, il tannino soft e la chiusura è ematica con una buona lunghezza.

gatto pierfrancesco ruchè

L’azienda a conduzione familiare Goggiano, nata nel 1951 grazie a Giuseppe Goggiano, è situata a Refrancore, a pochi chilometri da Asti.  Oggi sono i Fratelli Andrea e Stefano Scassa a portare avanti con orgoglio e continuo aggiornamento tecnico e tecnologico la cantina che produce vini di riconosciuta qualità. Essendo sita in uno dei comuni del Ruchè non poteva esimersi dal produrne un’etichetta che rende onore al vitigno più importante del territorio. Il Ruchè “Fiurin” ha un piglio tipico al naso, con frutto, fiore e spezia in gradevole armonia. Il sorso entra ampio prima di distendersi con buona agilità. 

goggiano

La Cascinetta è probabilmente la più piccola realtà del Ruchè. Nasce nel 2008 quando la famiglia Bortolin decide di ripristinare e rivalorizzare un vigneto abbandonato, attiguo al casolare da tutti conosciuto come, appunto, “La Cascinetta”. Siamo ai piedi di Viarigi, uno dei 7 comuni del Ruchè, dominato dalla sua bellissima torre. A gestire l’azienda Valentina ed il compagno Giancarlo, che si occupano di tutta la filiera dalla vigna alla bottiglia. La conduzione agronomica è totalmente biologica e l’approccio enologico è quello di una sottrazione consapevole. Il Ruchè assaggiato ha lo spirito artigiano del vignaiolo/produttore ma al contempo vanta una pulizia di frutto e di fiore rara. Il sorso è pieno, intenso ma non manca di slancio. La trama tannica è lieve, come si confà al Ruchè, ma percettibile e il finale saporito.

la cascinetta ruchè

La Miraja è un luogo davvero particolare in cui Eugenio Gatti e sua moglie accolgono i propri ospiti in una casa patronale seicentesca nel cuore del centro storico di Castagnole Monferrato. Una casa in cui si respira la tipicità della cucina monferrina e, soprattutto, si sentono nell’aria i profumi dei vini del territorio: Barbera, Grignolino e Ruchè. Eugenio è un enologo di grande esperienza che vede nel Ruchè una sfida continua che di annata in annata lo ha portato a maturare una conoscenza del vitigno davvero profonda. Questo si traduce in vini completi nel profilo aromatico e nella struttura, con il varietale sempre in bella vista e un sorso intenso ed elegante.

la miraja

La Cantina Marengo Massimo si trova nel cuore di Castagnole Monferrato. Sin dalla prima metà dell’800 la famiglia Marengo lavora nelle campagne monferrine, arrivando ad acquistare l’attuale casa e parte dei vigneti ancora oggi coltivati. La volta arriva negli ’60, quando Aldo decide di orientare l’azienda totalmente verso la vitivinicoltura, acquistando nuovi vigneti e migliorando e rimodernando la cantina. Nel 1986 si affianca il figlio Massimo che ancora oggi segue l’azienda dalla vigna alla cantina portando avanti con orgoglio e dedizione il lavoro della famiglia. Dai 10ha vitati posizionati nelle migliori posizioni collinari di Castagnole vengono prodotti vini tipici del territorio con un occhio di riguardo nei confronti del Ruchè (prodotto anche da alcune delle vigne più vecchie in assoluto dell’areale) al quale sono dedicate due etichette: l’etichetta “Nera” e l’etichetta “Bianca”. Entrambi lavorati con grande garbo e rispetto offrono uno spettro organolettico tradizionale nell’espressività varietale e giocano su tensioni di sorso differenti ma complementari: la nera più fresca e dinamica, la bianca più profonda ed elegante.

marengo massimo

Se parliamo di Ruchè l’azienda Montalbera è la più grande in termini di ettaraggio e di numero di bottiglie prodotte e da anni è il riferimento commerciale in Italia e all’estero per questo vino. Una realtà quella di Franco Morando che crede così fortemente nel Ruchè da aver investito più di ogni altra nella sperimentazione agronomica (maturando diverse tecniche di potatura e di gestione della parete fogliare al fine di ottenere la migliore qualità delle uve possibile in base all’annata) ed enologica (proponendo differenti tipologie di vinificazione), ma anche in termini genetici cercando di tracciare la patente genetica di un vitigno dalla origini incerte e spesso collocato accanto ad altre varietà in realtà molto distanti per terroir ed espressione. Tutte le analisi effettuate hanno confermato che il Ruchè possiede un suo assetto genetico caratteristico e diverso dalle altre varietà di vite presenti nei database. L’unica varietà che si avvicina ad essa è risultata il nobile Pinot Nero. Oggi l’azienda produce 3 referenze base Ruchè: la Tradizione che, come si evince dal nome, mira ad esprimere un concetto più in linea con la classicità dei Ruchè più tipici; Laccento più votato alla maturità di frutto e al calore di un sorso morbido e suadente; Limpronta rappresenta la versione più internazionale in cui potenza e struttura vanno di pari passo con la ricerca di una lunghezza di sorso inedita per li Ruchè, tanto quanto la longevità potenziale di questo vino.

montalbera ruchè

Poggio Ridente è una realtà che pur avendo sede a Cocconato, fuori dall’areale della Docg del Ruchè, fa parte del novero delle realtà facenti parte dell’Associazione Produttori del Ruchè di Castagnole Monferrato. Cantina a conduzione biologica che coltiva nel vigneto dal quale prende il nome l’azienda stessa: Barbera, Albarossa e Bonarda ai quali si è aggiunto di recente un impianto di 3ha di nuovi filari di Pinot Nero, Viognier e Riesling.  In tutto l’azienda conta 20 ettari di cui 13 ettari vitati, circondati da boschi e siepi, posti ad oltre 450 metri di altitudine. Per quanto concerne il Ruchè, Cecilia Zucca titolare dell’azienda, ha deciso di affittare 1 ettaro circa nel comune di Viarigi condotto in modo biologico. Da quel vigneto viene prodotto il Ruchè di Castagnole Monferrato Docg “San Marziano” che rappresenta una delle interpretazioni più verticali e fini assaggiate: fresco, sottile nei profumi che vedono la rosa e la viola spiccare sul frutto e la speziatura virare su note tipiche di pepe nero in maniera spiccata. Il sorso è vibrante e di grande finezza gustativa. Pur essendo prodotto da un vigneto diverso da quello di Poggio Ridente la coerenza con lo spettro organolettico degli altri vini prodotti dall’azienda è rimarchevole.

poggioridente ruchè

Prediomagno è la più recente delle cantine dell’areale del Ruchè e, in quanto tale, è anche quella che sta portando una ventata di innovazione in termini di interpretazione del Ruchè. Conoscere Emanuela Novello e il marito Giovanni, che tra Montemagno e Grana hanno scelto di dar vita al proprio sogno di fare vino, è stato molto interessante per comprendere quali saranno le prospettive di una cantina che può dire e dare molto al mondo del Ruchè. Una visione contemporanea del vino che ha portato sin da subito a voler sperimentare con la produzione di un Rosato fermo base Ruchè che nel colore si rifà ai noti rosati provenzali ma al naso e nel sorso evidenzia la vocazione del vitigno alla produzione di questa tipologia di vino grazie all’integrità di frutto e di fiore al naso e ad un sorso snello, fresco e piacevolmente salino.

prediomagno cantina

Tenuta dei Re, storica realtà di Castagnole Monferrato, produce da 150 anni vini di pregio con particolare attenzione nei confronti dei due varietali tipici di questo areale: il Grignolino e il Ruchè. Basta affacciarsi dalla terrazza dell’ampio giardino della tenuta per comprendere quanto quell’anfiteatro di 10 ettari di vigna, con una notevole presenza di sabbia, esposta a sud e protetta dalle colline circostanti goda di un pedoclima particolare. Qui, infatti, viene prodotto un Ruchè di grande finezza ed eleganza, capace di manifestare una freschezza e un’agilità di beva non comuni. Una struttura molto equilibrata, un ottimo slancio e una sapidità spiccata rendono il Ruchè della Tenuta dei Re un esempio di quanto questo vitigno (se trattato con garbo e cognizione di causa) sia capace di adattarsi a diverse condizioni pedoclimatiche esprimendo sempre grande identità e qualità.

tenuta dei re

Tenuta Montemagno è una testimonianza di quanto questo territorio e il Ruchè possano attrarre l’attenzione di imprenditori illuminati, come lo è stato Tiziano Barea. Amante di queste terre ha sognato, cercato, voluto e restaurato la Tenuta Montemagno trasformandola in una struttura capace di produrre vini di pregio e di offrire uno standard di accoglienza che solo un Relais di questo livello può e sa proporre. Cosa che mancava all’interno dell’areale del Ruchè.  Una conduzione che punta su una viticoltura biologica e un approccio enologico attento e rispettoso, punti fondamentali per la famiglia Barea che controlla tutta la filiera produttiva. Nonostante la coltivazione di molti dei vitigni tipici del territorio il Ruchè rappresenta la punta di diamante dell’azienda che ci tiene particolarmente alla valorizzazione del vino più rappresentativo di questo territorio che alla Tenuta Montemagno viene raccontato e proposto come esperienza enoturistica a 360° dalla vigna al bicchiere. Il Ruchè, nelle cantine di Tenuta Montemagno, viene interpretato in due versioni: il Nobilis più elegante, slanciato e fine nonostante la struttura importante e l’Invictus, frutto di una raccolta tardiva, più votato alla maturità di frutto, alla potenza muscolare ma senza mai perdere la consueta suadenza e bevibilità del Ruchè.

tenuta montemagno relais wine

Questo è il report che mi ero ripromesso di pubblicare al ritorno dal mio ultimo viaggio nelle terre del Ruchè. Il primo in qualità di Ambasciatore, riconoscimento che ho molto apprezzato perché arrivato in periodo di lockdown dalla volontà dei membri di un’associazione coerente e caparbia, capace di porsi obiettivi concreti e di perseguirli fino al loro raggiungimento, senza vacillare.

verticale ruchè

Il mio invito è quello di andare a scoprire queste realtà e il Ruchè personalmente, in un territorio di grande integrità e, ancora, molto ricco di biodiversità. Inoltre, visitando molte di queste realtà potrete avere accesso ai crotin (crutin) o infernot divenuti, nel 2014, patrimonio mondiale dell’umanità per l’Unesco. Ex ghiacciaie, dispense o cantine scavate nella locale Pietra da Cantoni, prive di areazione e luce, oggi usate per affinare il vino in bottiglia o come luoghi di attrazione per gli enoturisti. Un territorio che sa dare tanto, chiedendo solo la vostra attenzione. Credo molto in questo areale e nelle potenzialità del Ruchè ma è proprio in questo ultimo viaggio che ho capito ancor di più quanto sia fondamentale conoscerne tutte le sfumature interpretative, gli ideali cru, il sorprendente (e per me inaspettato) potenziale evolutivo e, soprattutto, la voglia di fare dei produttori di questo vino dalla personalità unica.

F.S.R.

#WineIsSharing

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