Io Servo – Il libro di Vincenzo Donatiello Maître e Sommelier tristellato del Ristorante Piazza Duomo

Da pochi giorni è uscito un libro che coniuga competenza ed empatia, orgoglio ed emozione e che, sono certo, diventerà un volano per la passione di molti/ futuri/e ragazzi/e di sala e sommelier.

Parlo di “Io servo” dizionario moderno per camerieri dell’amico nonché grande professionista Vincenzo Donatiello.

Io Servo libro Vincenzo Donatiello

Vincenzo Donatiello, classe 1985, dal 2013 al Ristorante Piazza Duomo di Alba, della famiglia Ceretto e dello chef Enrico Crippa. Arriva qui nel 2013 come sommelier e dal 2015 è Restaurant Manager. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti come Miglior Sommelier Junior d’Italia nel 2004, Maître dell’anno per la Guida ai Ristoranti d’Italia de L’Espresso e Premio Ospitalità Le Soste 2020.

Vincenzo Donatiello Piazza Duomo
Foto di Lido Vannucchi

– Come mai hai deciso di scrivere questo libro?

Nella bibliografia mancava un libro motivazionale per chi decide di intraprendere il lavoro dell’accoglienza, siamo pieni di libri che ci spiegano le tecniche e le regole di servizio mentre mancava uno scritto che mettesse in luce tutta la parte emozionale del nostro ruolo.

– Qual è l’obiettivo di “Io servo”? 

L’obiettivo è quello di mostrare il lato umanistico ed emozionale del lavoro del cameriere, portarlo agli occhi delle nuove generazioni, del cliente e del grande pubblico.

– Sei un uomo di sala completo in quanto Maître e Sommelier, ma è arrivato prima l’amore per la sala o quello per il vino? Quanto reputi complementari i due aspetti del tuo lavoro? 

Il primo amore è arrivato per la sala quando avevo 14 anni, quello per il vino è arrivato qualche anno dopo ma è stato dirompente. Queste due facce vivono contemporaneamente in me perché rendono completa la mia esperienza nelle possibilità di accogliere l’ospite.

– Stiamo vivendo un periodo difficile, di grande incertezza, e la ristorazione rappresenta uno dei comparti più colpiti dall’emergenza legata al covid-19. Come stai vivendo questo periodo? Come credi ne uscirà la ristorazione italiana dalla trattoria al ristorante gourmet?

Credo ci sarà una crisi che ci porteremo avanti per i prossimi due-tre anni e credo in un forte taglio di tante attività, quelle senza identità in primis.

– Cosa farai in questo periodo? A quali progetti ti stai dedicando? 

Mi concentrerò sullo studio, sulla formazione mia e del team di Piazza Duomo, se si potrà viaggiare dovrò recuperare le presentazioni annullate e comincerò a scrivere il mio secondo libro, questa volta sul vino.

– Come nel caso del lancio dei miei calici, anche per la presentazione del tuo libro immagino tu abbia dovuto rinunciare agli eventi “de visu”. Come vivi la conversione al digitale e al virtuale di questo aspetto?

Il digitale oggi è un’esigenza, quando tutto questo sarà passato dovremo valutarlo come un’opportunità, pensa a quanto hanno cambiato la nostra vita il telefono cellulare prima e lo smartphone poi. Bisognerà integrare in maniera massiva il digitale in molte professioni.

. Dove si può acquistare il tuo libro?

Il libro è disponibile su sulle piattaforme Amazon di tutto il mondo.

– Cosa consiglieresti ai giovani che vogliono avvicinarsi al mondo della Sommellerie e della sala?

Un dogma che mi porto dietro nel corso degli anni: carta, ovvero lo studio, chilometri, il viaggio, e bicchiere, quindi l’assaggio. Da condire con una grandissima dose di curiosità.

ristorante piazza duomo
Foto di Marco Varoli

Ringrazio Vincenzo e mi invito ad acquistare il suo libro su: https://www.amazon.it/Io-servo-Dizionario-moderno-Camerieri.


F.S.R.

#WineIsSharing

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