A Montalcino Vigna del Suolo 2016 di Argiano entra nel metaverso grazie agli Nft

Quello degli NFT è un mondo che mi affascina ma del quale, fino alla mattina del 9 marzo scorso, ero completamente ignaro. È stata la curiosità a spingermi verso la presentazione del progetto di Italian Wine Crypto Bank e Argiano nella storica cantina di Montalcino. Una opera digitale unica unita all’unicità di ognuna della 22 magnum di Vigna del Suolo 2016 a essa collegate. Una nuova frontiera per i collezionisti che può sembrare povera di quel romanticismo enoico che tanto conta nel raccontare e nel vivere il vino ma che, proprio nella possibilità di legare arte, vino e metaverso, nonché di portare lo stesso vino in una dimensione tanto astratta quanto sempre più concreta e attuale, vede la sua spiccata componente emozionale.

nft vino

Nello specifico quello che è stato lanciato è un Nft della Collezione Catch22 di Italian Wine Crypto Bank dedicato Vigna del Suolo 2016. Ma cos’è un Nft? Nft è l’acronimo di non fungible token che in italiano significa gettone non copiabile ossia qualcosa di unico che non può essere sostituito da altro. Ad esempio, una criptovaluta può essere scambiata con un’altra criptovaluta mentre un’opera d’arte è unica e quindi “non fungible”.
Un Nft è un contenuto digitale che rappresenta oggetti del mondo reale come opere d’arte, musica, giochi e collezioni di qualsiasi tipo. Nel caso di Catch 22, la collezione ideata da ltalian Wine Crypto Bank, gli Nft contengono un artwork, la chiave per riscattare un grande vino, e altre utility (benefici) a vantaggio di chi li compra. Il Non Fungible Token, attraverso la digitalizzazione, crea un nuovo modo di collezionare esperienze immateriali e nel mondo del vino e della ristorazione è ormai un trend.

VignadelSuolo16 è anche il primo firmato dall’artista Gianluca Biscalchin, noto per le sue creazioni di peculiari microcosmi di città, ingredienti, vini e chef. Coniato in sole 22 copie da Crypto DineWineArt, l’Nft sarà in vendita a 0,4 Ethereum.

Ogni bottiglia riscattata con gli Nft è dotata di un tag Nfc di autenticazione univoca che, una volta scansionato, consente di risalire alle transazioni del corrispondente Nft (acquisto, riscatto del vino, cessione ecc), creando sulla blockchain una prova immutabile di autenticità e trasparenza.

Gli acquirenti del Nft hanno diritto a far parte dell’esclusivo Argiano Exceptional Club (ingresso solo per invito) e riceveranno un voucher di euro 500 riscattabili dalla quota associativa. L’Nft sarà in OpenSea e la chiave in essa contenuta consentirà il riscatto della Magnum dal 9 aprile.”

Oltre al Vigna del Suolo di Argiano sono altri 5 i vini toscani selezionati per questo progetto:

“Siepi” Toscana Rosso IGT di Marchesi Mazzei
“Marianova” Bolgheri Superiore DOC di Michele Satta
“Il Caberlot” Toscana Rosso IGT di Podere Il Carnasciale
“Oreno” Toscana Rosso IGT di Tenuta Sette Ponti
“Redigaffi 7” Toscana Rosso IGT di Tua Rita

Ammetto di dover/voler approfondire il tema per comprendere bene le potenzialità future della connessione fra Nft e vino. Di certo c’è che anche un contesto come quello enoico, che pensavo distante anni luce da questo “mondo”, si sta mostrando interessato ad esplorare certe dinamiche comunicative e commerciali. Da par mio, ciò che mi convince di più è la tracciabilità dell’Nft e il valore aggiunto che le opere collegate al vino possono dare. Ovviamente, questi aspetti interessano molto più i collezionisti che gli appassionati di vino che le bottiglie amano stapparle, ma un approccio enoico laico deve necessariamente contemplare anche la conoscenza e la condivisione di novità di questo genere.

Detto questo, il protagonista resta il vino e il Vigna del Suolo 2016 (come avevo già avuto modo di asserire) rappresenta uno degli apici espressivi del Brunello in un’annata in cui la competizione era assai elevata. Eleganza classica come non se ne sentiva da tempo, grande profondità e trama tannica cesellata. Per una realtà che fino a pochi anni fa, nonostante la sua storicità, era riconosciuta quasi più per vini IGT che per il Brunello, arrivare a produrre un Sangiovese di tale eleganza e rispondenza varietale e territoriale è un segnale importante, che sancisce il cambio di rotta avvenuto con la nuova proprietà, l’AD Bernardino Sani e il giovane enologo Roberto Caporossi. In assoluto il miglior vino di Argiano mai assaggiato!

Quindi con o senza Nft il mio consiglio è quello di metterne qualche bottiglia in cantina prima che non ce ne siano più in giro.

F.S.R.

#WineIsSharing

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