“Alice atterra in un lungo corridoio.
Bianconiglio non si vede più, ma sul pavimento c’è una bottiglietta
con un biglietto che dice “BEVIMI”. Alice lo sa: assaggiare cose
che non si conoscono può essere molto pericoloso. Ma è sempre più
incuriosita e alla fine… beve. Un attimo dopo, meraviglia! Diventa
piccolissima. Ora la bottiglia le sembra enorme!”
Bianconiglio non si vede più, ma sul pavimento c’è una bottiglietta
con un biglietto che dice “BEVIMI”. Alice lo sa: assaggiare cose
che non si conoscono può essere molto pericoloso. Ma è sempre più
incuriosita e alla fine… beve. Un attimo dopo, meraviglia! Diventa
piccolissima. Ora la bottiglia le sembra enorme!”
Stavo leggendo la favola di Alice nel
paese delle meraviglie e non ho potuto fare a meno di trovare un
parallelismo fra questo passaggio e ciò che ho provato tante volte
di fronte ad una nuova bottiglia, ad un Vino a me sconosciuto, magari
prodotto con un varietale a me ignoto e/o da un produttore che non ho
ancora avuto modo di conoscere personalmente e del quale non ho
alcuna informazione.
Assaggiare Vini che non si conoscono può
essere molto “pericoloso”, ma per un winelover ed un wineblogger la curiosità è
tutto ed alla fine, non si può resistere… si beve! Un attimo dopo,
se si è estremamente fortunati e si è muniti della sensibilità
atta a concepire il Vino come fonte di emozioni uniche ed
indimenticabili, l’assaggio può sfociare in meraviglia! E sì, poi
ci si sente piccolissimi di fronte a bottiglie immense, grandi non
per dimensioni materiali, ma perché grande è la loro capacità di
contenere un liquido che sa di buono, che sa di cuore, che sa della
terra da cui proviene e della persona che lo ha portato ad essere ciò
che è, ma che nel momento stesso in cui l’abbiamo assaggiato è già
mutato e muta ancora ed ancora, ad ogni respiro, suo… e nostro.
paese delle meraviglie e non ho potuto fare a meno di trovare un
parallelismo fra questo passaggio e ciò che ho provato tante volte
di fronte ad una nuova bottiglia, ad un Vino a me sconosciuto, magari
prodotto con un varietale a me ignoto e/o da un produttore che non ho
ancora avuto modo di conoscere personalmente e del quale non ho
alcuna informazione.
Assaggiare Vini che non si conoscono può
essere molto “pericoloso”, ma per un winelover ed un wineblogger la curiosità è
tutto ed alla fine, non si può resistere… si beve! Un attimo dopo,
se si è estremamente fortunati e si è muniti della sensibilità
atta a concepire il Vino come fonte di emozioni uniche ed
indimenticabili, l’assaggio può sfociare in meraviglia! E sì, poi
ci si sente piccolissimi di fronte a bottiglie immense, grandi non
per dimensioni materiali, ma perché grande è la loro capacità di
contenere un liquido che sa di buono, che sa di cuore, che sa della
terra da cui proviene e della persona che lo ha portato ad essere ciò
che è, ma che nel momento stesso in cui l’abbiamo assaggiato è già
mutato e muta ancora ed ancora, ad ogni respiro, suo… e nostro.
Il Vino è una favola meravigliosa,
il mio paese delle meraviglie, ma nulla ha a che fare con
l’assuefazione, il vizio, l’eccesso, perché quando il Vino lo Ami,
lo conosci, lo senti, ti è impossibile non rispettarlo e se rispetti
il Vino automaticamente rispetti te stesso.
il mio paese delle meraviglie, ma nulla ha a che fare con
l’assuefazione, il vizio, l’eccesso, perché quando il Vino lo Ami,
lo conosci, lo senti, ti è impossibile non rispettarlo e se rispetti
il Vino automaticamente rispetti te stesso.
Non chiedetemi il senso di questo post, perché non lo so, mi sento un po’ il cappellaio matto in preda alla Danza della Deliranza di Johnny Depp (lo so non è il massimo citare uno che si definisce ossessionato dal Vino in un articolo del genere, ma è un caso che sia lui l’attore in questione!) oggi, ma avevo bisogno di ricordare a tutti quanto si possa avere passione per il Vino, si possa godere di tutto ciò che può e sa donarci, senza abusarne. Mi è capitato davvero poche volte di vedere ubriaco nella forma più negativa e molesta del termine un vero winelover, ma mi è capitato sin troppo spesso di imbattermi in gente che veda il Vino solo come un mezzo per sballarsi arrivare a perdere il controllo.
Io scrivo di Vino e chi non ama il Vino quanto noi, a volte critica il fatto che le mie parole possano invogliare al bere ed io rispondo di sì… ma a bere meglio e quando si beve per il gusto di farlo, quando si assaggiano storie, si degustano emozioni, si apprezza la cultura che c’è dietro al Vino non ci si può ridurre come degli alcolizzati!
Torno alle favole… che è meglio, anche se forse Alice nel paese delle meraviglie non è che sia stata proprio la scelta più azzeccata per un articolo contro l’assuefazione! :-p
F.S.R.
#WineIsSharing
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