E’ appena arrivata la primavera e con essa arriva uno dei momenti più suggestivi ed evocativi del ciclo vegetativo della vite: il pianto.
In un periodo come quello che stiamo vivendo, in cui sgomento e preoccupazione si fanno strada nei nostri animi, la vite sembra manifestare la sua solidarietà versando lacrime dalle proprie ferite.

Nonostante la siccità invernale, che ha limitato e rallentato il processo, il pianto della vite si sta comunque manifestando.
Un fenomeno tanto suggestivo quanto fondamentale e utile per le viti che, in prossimità dei tagli di potatura, lasciano fuoriuscire delle piccole gocce di liquido trasparente… delle lacrime.
Una fase che precede quella fondamentale del germogliamento e non è altro che l’emissione di liquido dai vasi xilematici dei tralci tagliati in potatura, grazie alla riattivazione del metabolismo degli zuccheri (trasformazione di amido in zuccheri semplici) e alla ripresa della respirazione cellulare da un lato e per l’elevato livello di assorbimento che caratterizza le radici, che tocca il massimo proprio in questa fase, dall’altro.
Il pianto della vite indica, dunque, una fine – quella del periodo della potatura invernale – e una rinascita che vede nell’inizio della primavera un risveglio dell’attività della pianta e in particolare dell’assorbimento radicale per la reidratazione e della mobilizzazione delle sostanze nutritive stipate come preziosa riserva nel tronco e redistribuite a tutti gli organi che da ora in poi andranno a lavorare, insieme al vignaiolo, al fine di portare a casa uve sane e mature.
Il pianto come gesto che accomuna vite e uomo, quindi.
Pianto che rappresenta la prima cosa che facciamo appena venuti al mondo, una sorta di liberazione, di urlo che sembra voler dire al mondo che finalmente vivremo anche noi! Per la vite avviene in un momento di rinascita, di ripartenza dell’attività delle radici proprio in questo periodo, come un risveglio da un lungo sonno (per quanto negli ultimi anni la vite riposi sempre meno nel periodo invernale…).
Dunque il pianto è un gesto che contraddistingue momenti di grande sconforto ma anche di nascita e rinascita, nuovi inizi, nuova vita. Che questo momento così ricco di suggestioni sia di buon auspicio, in un momento storico in cui le lacrime, purtroppo, hanno connotazioni ben più negative di quelle della vite.
F.S.R.
#WineIsSharing
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