Dopo più di un anno in cui il verbo più coniugato dagli organizzatori di eventi del vino è stato “procrastinare”, arrivano segnali di forte resilienza e di grande prospettiva da alcune realtà, ormai, divenute fondamentali nel calendario delle manifestazioni enoiche in Italia. Proprio in quest’ambito, avendo colto con grande solidarietà e comune visione alcune esternazioni del Patron della Milano Wine Week, ho ritenuto opportuno dar spazio a Federico Gordini e al suo punto di vista riguardo la situazione attuale, il mondo degli eventi del vino e la sua Milano Wine Week, confermata per ottobre 2021. Con tale conferma la MMW resta l’unico evento di caratura nazionale che non ha subito cambi di data a causa del covid-19 né nel 2020 né nel 2021.
Ho letto con interesse la tua lettera aperta e ne ho compreso e condiviso i principi. Il mondo del vino dovrebbe mostrarsi ancor più coeso in questo particolare momento storico-economico-sociale ma a quanto pare non è sempre così. Tu cosa intendi fare? Confermerai la Milano Wine Week?
Certamente. L’abbiamo annunciata l’11 ottobre 2020 a chiusura della scorsa edizione. Le date della Milano Wine Week 2021 sono confermate da tempo e visibili sul nostro sito e sui nostri social: non ci siamo mai spostati dalle tempistiche previste, perché rispettare il calendario della promozione vinicola italiana ed internazionale è prima di tutto un dovere nei confronti dei produttori e dei consorzi. A Milano, in autunno, la Milano Wine Week si inserisce in un calendario ricco di appuntamenti trasversali come la Fashion Week, la Design Week e successivamente Tutto Food e Host. Milano è il fulcro della ripartenza delle eccellenze italiane, che possono fare rete in maniera più ampia, creando un dialogo tra realtà produttive che hanno avuto in questo periodo problematiche diverse ma simili. È il momento di dimostrare di saper fare sistema, dare una mano alla filiera vitivinicola, aiutare il più possibile i produttori in questa fase così delicata. Noi che organizziamo eventi, fiere e manifestazioni dobbiamo dimostrare di essere uniti e al servizio della ripartenza della promozione.
– L’anno scorso ho avuto modo di partecipare ad uno degli appuntamenti della MWW da relatore e ho colto l’essenza di un evento che pur essendo sviluppato in una metropoli come Milano permette di entrare in stretto contatto con il mondo del vino in maniera viscerale e mai scontata. Quali saranno le novità della Milano Wine Week 2021?
Sarà una Milano Wine Week in evoluzione come ogni anno, ma sempre più ampia e ricca di contenuti ed eventi. La settimana si svilupperà come sempre in tre direzioni e aree d’azione: operatori, consumatori e formazione, oggi più che mai di grande importanza in ogni settore. Ovviamente quest’anno, vista la grande evoluzione dei comportamenti di consumo a cui stiamo assistendo avremo un grande focus sul coinvolgimento del consumatore finale. In questo periodo storico è cambiata molto la consapevolezza dell’end consumer, essendo venuto meno l’acquisto mediato dalla consulenza degli addetti ai lavori (enotecari, ristoratori etc etc). Oggi il mondo del vino si trova di fronte a clienti sempre più preparati, che si informano e “studiano” prima di effettuare l’acquisto di una bottiglia. La Milano Wine Week 2021 tiene conto di questi cambiamenti e ha studiato nuovi modi per comunicare a questo tipo di utente informato con iniziative mirate che sappiano mettere le aziende vinicole in rapporto diretto con gli acquirenti. Non solo, quest’anno la Milano Wine Week avrà un respiro ancora più internazionale grazie al coinvolgimento di 11 città in paesi nel mondo con location connesse in diretta alle masterclass organizzate su Milano. Questo ricco calendario permetterà a milioni di operatori del settore, stampa e altri di poter seguire gli eventi in maniera professionale e non limitando l’esperienza e l’ospitalità, un elemento fondamentale per promuovere l’Italia nel mondo. Un’opportunità indispensabile in quest’epoca in cui, nonostante la fiducia nel piano vaccinale che – per paradosso – farà ripartire l’incoming da alcuni Paesi prima del nostro, le trasferte all’estero dei nostri produttori saranno ancora centellinate e gli operatori – soprattutto quelli della ristorazione – avranno un focus sulla ripartenza delle loro attività che non consentirà grandi spostamenti. Si amplierà anche l’area dedicata alla formazione con l’aggiunta di nuovi appuntamenti agli ormai rituali Wine Business Forum, Wine Generation Forum e Shaping Wine, che renderanno Milano per 9 giorni il più grande osservatorio e luogo di confronto sull’evoluzione del settore vinicolo internazionale.
– Come pensi cambierà il mondo degli eventi enoici e quello della comunicazione del vino dopo questo lungo e nefasto periodo in cui, però, abbiamo tutti avuto modo di riflettere come mai prima d’ora?
Ovviamente tutti quanti hanno il desiderio di ritornare a una forma in presenza degli eventi. Il mondo del vino – così come altri settori strategici – è fatto di esperienza, di relazioni e contatti diretti, di confronto e sinergie tra tutti gli attori del comparto: produttori, importatori, divulgatori, giornalisti, tutta la filiera nel suo insieme. Nessun evento digitale è in grado di sostituire in toto un evento fisico. Quando si tornerà nuovamente a organizzare fiere e appuntamenti in presenza, questi si porteranno dietro un’importante eredità da questo difficile periodo: un maggior ricorso alle tecnologie per ottimizzare e razionalizzare i contatti, ampliandoli anche attraverso gli strumenti a disposizione del pubblico di riferimento (vedi appunto la possibilità di collegarsi dall’estero che mette in campo la Milano Wine Week). Noi dobbiamo pensare al bene della filiera e cercare di razionalizzare al meglio il calendario di momenti dedicati al mondo del vino, in modo che i produttori possano fruire al meglio degli strumenti che offriamo. L’evento deve essere al servizio della filiera e non il contrario: quindi noi dobbiamo essere in grado di costruire un sistema in cui i produttori abbiano a disposizione un calendario di appuntamenti che li aiuti a sostenere la loro attività e il loro business, senza metterli in difficoltà, aggiungendo avvenimenti in un periodo che storicamente è già ricco. Tra ottobre e novembre, ormai già da anni, si tengono tre importanti appuntamenti all’interno del mondo vitivinicolo: la Milano Wine Week, il Wine2Wine e il Merano Wine Festival. C’è quindi già un’agenda ricca e fissata da tempo che va necessariamente rispettata: non solo per gli eventi in sé, ma soprattutto perché creare sovrapposizione danneggia anche tutto il sistema che c’è dietro l’evento stesso (come la connessione con la città che lo ospita e tutte le sinergie che vengono messe in campo), oltre a mettere in difficoltà i produttori che si trovano davanti a proposte ravvicinate, in un momento in cui hanno sì bisogno di comunicare e interagire, ma al tempo stesso in cui hanno anche la necessità di focalizzarsi sulle priorità quotidiane. Il nostro sogno è quello di avere all’interno di una manifestazione dedicata al mondo del vino il massimo numero di persone legate alla filiera, un mondo del vino riunito e sinergico, come già avviene per altre eccellenze italiane, vedi moda e design.
Ci rendiamo conto di quale impatto negativo abbia il rinvio di una grande manifestazione e siamo vicini non solo agli organizzatori ma a tutto il sistema che viene attivato, dall’enorme filiera che sta dietro l’evento agli albergatori, ai ristoratori, a tutto il personale che viene privato di un’occasione di lavoro.
Riteniamo indispensabile un sostegno concreto alle attività fieristiche ma anche un’assoluta equiparazione nel sostegno e nel ristoro delle manifestazioni come la nostra che – pur non essendo tecnicamente organizzate all’interno di un quartiere fieristico – rappresentano per struttura, servizi, visione ed opportunità garantite alla filiera un interlocutore di pari importanza strategica per la crescita del sistema della promozione in Italia e all’Estero.
Federico Gordini
Presidente
Milano Wine Week
Ringrazio Federico per la sua consueta grande disponibilità e per la professionalità e l’equilibrio con cui ha approcciato ogni risposta alle mie domande. La speranza è davvero quella che il mondo del vino torni a raccontarsi attraverso eventi in presenza e che l’intera filiera lavori in maniera coesa e rispettosa per il raggiungimento di obiettivi comuni. Abbiamo bisogno di manifestazioni sempre più orientate verso le reali necessità del comparto, che possano fungere da leva e da slancio importante per i produttori martoriati dagli esiti della pandemia. Sono certo che la Milano Wine Week sarà in grado di esprimere un evento di grande interesse con rinnovata consapevolezza e profonda attenzione ai valori del mondo del vino italiano e non solo.
Ci vediamo ad ottobre a Milano!
F.S.R.
#WineIsSharing
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